di Claudio Fabbro

Anche l’approfondita e appassionata ricerca della neo-dottoressa Silvia Tirel sarà un prezioso sostegno al Collio e alla contermine Brda, l’area vitivinicola slovena, che aspirano a ottenere il prestigioso marchio Unesco. Martedì 24 marzo, infatti, la giovane caprivese, iscritta al corso di Laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi dell’Università degli Studi di Udine, ha discusso (in modalità streaming vista la nota situazione di emergenza sanitaria) la sua tesi intitolata “Candidatura Unesco del territorio transfrontaliero Collio-Brda” ottenendo il punteggio massimo di 110 e Lode.
Il lavoro di tesi ha come oggetto l’imminente candidatura del sito transfrontaliero Collio-Brda alla prestigiosa lista del Patrimonio mondiale Unesco; l’obiettivo è fornire un’analisi del territorio attraverso lo studio delle sue caratteristiche peculiari: sono infatti state fatte delle osservazioni riguardo gli aspetti paesaggistici, il clima, le diversità linguistiche, l’agricoltura e la gastronomia. Successivamente, è stata effettuata una ricerca circa le attività transfrontaliere volte a mantenere i rapporti, le tradizioni e gli scambi culturali tra le due aree storicamente unite e separate da un confine politico solamente in epoca recente, dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il sindaco Daniele Sergon.


L’Amministrazione comunale di Capriva del Friuli, tra gli enti promotori della candidatura, ha accolto con grande entusiasmo e prospettiva questo percorso di studi con tesi finale di Silvia. “Un simile lavoro di tesi, infatti, è certamente rilevante per il nostro territorio ed è verso la consapevolezza della popolazione, tutta nei confronti di un progetto così importante, che si deve lavorare”, le parole del sindaco Daniele Sergon. Se poi a farlo sono giovani, preparati, e così professionali nel loro iter di studio intrapreso, crediamo che sia una occasione importante per tutti.
La tesi ha proposto un ulteriore studio delle attività turistiche esclusive dell’area del Collio e degli eventi tradizionali tipici del Brda. Infine, dopo aver presentato l’organizzazione Unesco e illustrato i criteri necessari per candidare un sito e il relativo iter da seguire, il territorio è stato posto a confronto con altri siti già parte del Patrimonio Mondiale, al fine di evidenziarne eventuali similitudini ed elementi di unicità.
I criteri scelti per la selezione dei siti da porre a confronto sono quelli fondamentali per la candidatura di Collio-Brda, ovvero i criteri di selezione, la caratteristica transfrontaliera e la definizione di paesaggio culturale; sono quindi stati scelti rispettivamente il sito di Stari Grad in Croazia, il territorio transfrontaliero di Ferto/Neusiedlersee tra Austria e Ungheria ed infine il paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato. Ricordare infine l’importanza del “Prosecco” nella prestigiosa famiglia Unesco è “atto dovuto”.
“È per noi fondamentale che i cittadini siano consapevoli del valore del nostro territorio mostrandosi interessati a tali iniziative. Il marchio Unesco – ricorda infine Sergon – è sinonimo di valore e garanzia per il turista, pertanto è una potenziale risorsa per l’incremento turistico e la valorizzazione dell’area Collio-Brda, sapere che anche i giovani credono nel nostro territorio ci stimola a mantenere alto l’impegno verso tale progetto, auspicandoci che il lavoro della nostra concittadina Silvia possa essere d’aiuto alla candidatura“.

Ecco la zona vitivinicola collinare e il Castello di Spessa a Capriva.

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In copertina, la neo-dottoressa Silvia Tirel brinda alla sua laurea dedicata al Collio italiano sloveno.

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