L’Associazione Italiana Allevatori – alla quale aderiscono anche le aziende riunite nella omonima organizzazione del Friuli Venezia Giulia -, a proposito di quanto sollevato da una recente inchiesta pubblicata dal quotidiano olandese “De Telegraaf” su un presunto uso fraudolento di fondi europei, che sarebbero stati distratti dal loro scopo, ritiene di fare alcune considerazioni: nel mirino l’ex vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. «Innanzitutto appare quantomeno sospetto – si legge in una nota – che un commissario europeo possa macchiarsi di un finanziamento occulto in favore di alcune associazioni ambientaliste se l’unico scopo fosse stato quello di sostenere in modo limpido e trasparente un progetto ed un ideale politico. A questo punto c’è da chiedersi: cosa c’è veramente dietro una vicenda così torbida e poco trasparente? Quali potenti ed enormi interessi potrebbero aver sostenuto e forse finanziato sottobanco Frans Timmermans, commissario per il clima, ed il Green Deal europeo nella precedente legislatura?».
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Confagricoltura Fvg, webinar
sulla Legge di Bilancio 2025
Per lunedì 27 gennaio, alle ore 16.30, in collaborazione con Agrisoluzioni srl e Regione Friuli Venezia Giulia, Confagricoltura Fvg ha organizzato un webinar su Google Meet. L’incontro avrà come relatore Daniele Hoffer, responsabile fiscale di Confagricoltura Vicenza, e si concentrerà sulle novità per il settore agricolo contenute nel Decreto per la riforma fiscale delle imposte sui redditi e nella Legge di Bilancio per il 2025. La partecipazione degli interessati è gratuita, ma con prenotazione obbligatoria rivolgendosi a: assistenzatecnicafvg@confagricoltura.it; telefono 0432.507013.
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«Se il progetto di Timmermans sul Green Deal europeo – prosegue l’Aia – fosse passato integralmente, così come concepito dall’allora influente politico olandese, i danni per l’Europa sarebbero stati irreparabili ed i primi settori a pagare un conto salatissimo sarebbero stati la zootecnia e l’agricoltura. Un simile disegno avrebbe assestato un colpo mortale al sistema produttivo agricolo europeo, rendendo di fatto l’Unione Europea dipendente dal resto del mondo per l’approvvigionamento di cibo. O forse, più maliziosamente, qualcuno potrebbe pensare che l’azione di Timmermans fosse tesa a favorire quel ristrettissimo numero di potentati economico-finanziari che a livello globale stanno tentando di mettere le mani e di controllare la produzione di cibo. I riferimenti ai cibi sintetici prodotti in laboratorio, oppure agli alimenti iper-processati, sono fin troppo scontati».
«La mancanza di trasparenza nel comportamento dell’ex vicepresidente Ue – conclude il comunicato degli Allevatori italiani – è un fatto di assoluta gravità e ci si augura che la presidente Ursula von der Leyen possa svelare e chiarire quanto accaduto. Quando si parla di soldi pubblici sottratti per essere indirizzati ed utilizzati con modalità e finalità non dichiarate, è necessario fare chiarezza verso i cittadini, se non altro per restituire un po’ di credibilità alle istituzioni europee».
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In copertina, un allevamento bovino condotto in Friuli Venezia Giulia.
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