(f.s.) Un nuovo incontro pubblico a sostegno della candidatura all’Unesco del “Rito del Caffè Espresso italiano quale patrimonio immateriale dell’umanità”, campagna iniziata a livello nazionale nell’autunno scorso e che si concluderà a fine marzo col “verdetto” (di ammissione o meno) della Commissione italiana della stessa Unesco, avrà luogo martedì prossimo 28 febbraio, a Trieste, con inizio alle ore 15.30, alla Sala “Bazlen” di Palazzo Gopcevic (via Rossini 4) e sarà aperto a tutti i cittadini, istituzioni e realtà associative interessate.

Gianni Pistrini


L’incontro, organizzato in quest’occasione dall’associazione Museo del Caffè di Trieste che fin dall’inizio ha convintamente aderito a questa iniziativa di valorizzazione e promozione del caffè italiano, pur nel rispetto delle diverse peculiarità territoriali nel modo di fare e di “vivere” la “nera bevanda” (esempio classico Napoli e Trieste!), si svolgerà con la partecipazione delle maggiori realtà caffeicole triestine e del Club Unesco di Udine, nonché con il supporto del Comune di Trieste che ha concesso la prestigiosa sala sul Canal Grande.
Interverranno per l’Amdc il presidente Gianni Pistrini con il “vice”, l’imprenditore Doriano Simonato, la scrittrice e promotrice culturale Renata Capria d’Aronco, presidente del Club Unesco friulano, il presidente dell’Associazione Caffè Trieste Fabrizio Polojaz che è anche il coordinatore della cosiddetta “comunità emblematica” che riunisce tutte le realtà caffeicole cittadine che partecipano allo sforzo comune per la candidatura, Omar Zidarich, presidente del Gruppo Italiano Torrefattori di Caffè (che raccoglie i ben 743 torrefattori d’Italia), e Federica Suban, presidente provinciale della Fipe. A livello istituzionale hanno dato finora la loro adesione l’assessore agli Affari generali e Innovazione tecnologica del Comune di Trieste Michele Lobianco, il presidente del Consiglio comunale di Trieste Francesco Di Paola Panteca e l’omologo presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro Zanin.
La finalità dell’incontro, oltre a ribadire la nostra visione, triestina e italiana, secondo la quale il caffè non è solo una bevanda, pur pregiata, ma è prima di tutto un’arte, un modo di essere, un’occasione per stare assieme, un simbolo insomma dell’”italian way of life”, sarà quella di mantenere un’elevata attenzione sull’argomento e far formalizzare adeguatamente l’appoggio istituzionale pubblico alla candidatura del “Rito del Caffè Espresso Italiano” che, come detto, sarà innanzitutto valutata dalla Commissione nazionale, anche con la partecipazione dei Ministeri competenti, per poi, in caso positivo, venir presentata a Parigi per la scelta finale.
L’associazione Museo del Caffè – il cui prioritario fine sociale, lo ricordiamo, è la costituzione, in accordo con le Istituzioni cittadine, di un Museo degno di questo nome, dedicato alle testimonianze, oggetti, reperti e molteplici connessioni che da secoli legano la nobile bevanda alla storia, cultura ed economia di questa città emporiale – non poteva non essere in prima linea anche in questa azione coordinata con le più importanti realtà caffeicole, nell’intento di fare di Trieste, ancora una volta – e in questo caso nell’ambito della più ampia “candidatura nazionale” all’Unesco – un “centro” di primaria importanza per tutto ciò che ruota attorno al “prezioso chicco”.

Per maggiori informazioni tel. 368-435343, www.amdctrieste.it

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