Dopo un intenso anno di lavoro l’associazione Allevatori Fvg assieme alle Aziende sanitarie della Regione, all’Istituto zooprofilattico delle Venezie, all’Ersa, ad Agrifood e Ocse, ha pubblicato “Il manuale di buone prassi igieniche per le produzioni lattiero-casearie“, uno strumento che mira a guidare i caseifici medio-piccoli – un centinaio in Friuli Venezia Giulia – nel rispettare gli articolati parametri che l’Europa ha fissato in materia di igiene degli alimenti e di strutture di produzione del settore. Una “selva“ di norme fiorita negli ultimi 20 anni che, specie per le realtà lattiero-casearie più piccole, era di difficile interpretazione, onerosa dal punto di vista degli adempimenti burocratici, ragione di importanti investimenti in termini di tempo e risorse. Da qui la decisione, sostenuta e finanziata dalla Regione Fvg che è stata anche uno dei motori dell’iniziativa, di redigere un manuale ad hoc. Un lavoro che ha preso un anno intero e che ha fruttato un manuale pratico di 200 pagine in cui si affrontano in modo chiaro e semplice le procedure e i vari tipi di produzioni casearie della nostra regione. Il manuale è disponibile sul sito della stessa Regione Fvg e direttamente utilizzabile dalle latterie.


«Per le aziende più piccole – ha spiegato Fabiano Simsig di Allevatori Fvg –  è stato impegnativo adeguarsi alle normative comunitarie che sono entrate in vigore nel corso degli ultimi 20 anni. Questo ha fatto sì che nel tempo si siano creati confronti anche vivaci tra l’autorità di controllo e gli operatori del settore. Così, dopo anni di esperienza e di confronti fra gli enti che lavorano sul territorio si è deciso di dar vita a un gruppo di lavoro che realizzasse una sintesi facilmente accessibile di quei 20 anni di operatività e alleggerisse gli oneri burocratici per le aziende, senza in alcun modo fare sconti sulle prassi igieniche». Il gruppo di lavoro ha messo a punto una semplificazione delle procedure, individuato un piano di campionamento comune dei prodotti e ridotto le registrazioni a parità di pulizia, «che deve essere impeccabile» come lo dev’essere la gestione delle non conformità. «Nel caso si verifichino inconvenienti durante il processo di lavorazione – ha concluso Simsig -, questi vanno immediatamente individuati, risolti e registrati così che tutto sia trasparente all’arrivo dei controlli». Il lavoro del gruppo, confluito nel manuale, mira a rendere più flessibili e meno onerose le procedure andando incontro alle esigenze dei caseifici senza derogare in alcun modo agli indispensabili requisiti di igiene e qualità dei prodotti alimentari.

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In copertina, una bovina di razza Pezzata rossa italiana; all’interno, due immagini dell’incontro.

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