(g.l.) È appena calato, con successo, il sipario sulla “due giorni” di Cantine Aperte in versione autunnale. L’irresistibile richiamo delle visite nei luoghi di produzione dei vini, le golosità autoctone esaltate dalle raffinate etichette in abbinamento, gli appassionati vignaioli che accolgono gli ospiti per raccontare la loro storia e l’indissolubile legame con il territorio, sono gli elementi che infatti anche quest’anno hanno contraddistinto “Cantine Aperte a San Martino”, l’evento che ha aperto nel migliore dei modi la stagione delle degustazioni autunno-invernali. La manifestazione, organizzata come sempre dal Movimento Turismo del Vino Fvg, ha visto la partecipazione di 42 aziende vitivinicole che, tra ieri e oggi, hanno accolto gli enoturisti facendo loro conoscere le eccellenze e i vini delle migliori annate tra il profumo delle fermentazioni che si avviano alla loro conclusione.

Una storica cantina friulana.m

«L’evento – ha sottolineato la presidente di Mtv Fvg, Elda Felluga – ha confermato il trend positivo degli ultimi anni: la partecipazione è stata numerosa e calorosa, il pubblico si è dimostrato molto attento e curioso di vivere, attraverso l’incontro con appassionati vignaioli, l’enoturismo di qualità. A fare da cornice l’atmosfera autunnale dei vigneti che si tingono di giallo e arancio, trasformando il paesaggio in un suggestivo acquerello». Cantine Aperte a San Martino è stata anche l’occasione per celebrare il sempre apprezzato connubio tra vino e cibo declinato in diverse modalità. Con l’iniziativa “A Tavola con il Vignaiolo”, i numerosi appassionati hanno infatti apprezzato gli originali menù gourmet pensati per l’occasione, mentre con il Piatto Cantine Aperte a San Martino hanno assaporato delle pietanze create ad hoc per l’evento accompagnate sempre da un calice di vino.
Piccoli e grandi gruppi non hanno mancato l’appuntamento con le tradizionali visite alle cantine dove si è registrata una partecipazione entusiastica alle degustazioni guidate, a cui hanno preso parte anche molti giovani, animati dalla voglia di conoscere da vicino le particolarità dei vini friulani anche attraverso percorsi olfattivi e sensoriali. Il mondo del vino anche in quest’occasione si è sposato perfettamente con la storia e la cultura: molto apprezzate le iniziative di singoli produttori che hanno proposto visite a siti storici e frantoi, musica dal vivo, mostre d’arte… regalando autentiche emozioni a tutti i partecipanti.

Etichette di “Oro di Ramandolo”.

La manifestazione, come si era anticipato, si è incrociata con quella di “Oro di Ramandolo – Vini, cibi, incontri tra colline e cantine” che si è tenuta con successo a Nimis nella giornata di ieri, in vista della quale era stato raggiunto il “sold out”, cioè il tutto esaurito, nella quindicina di aziende aderenti e che operano nella zona della prestigiosa denominazione Ramandolo Docg, la prima concessa al Friuli Venezia Giulia. Un bel modo, insomma, per festeggiare il ritorno della festa dopo la sospensione dovuta alla emergenza pandemica. Indubbiamente soddisfatti, dunque, i produttori che aderiscono all’associazione Oro di Ramandolo e che hanno beneficiato della collaborazione anche della Pro Torlano.
Ricordiamo che per l‘edizione autunnale di Cantine Aperte è stata rinnovata la partnership con Io Sono Friuli Venezia Giulia, il marchio che garantisce l’origine e la sostenibilità del settore agroalimentare regionale. La manifestazione, come detto, è stata organizzata dal Movimento Turismo del Vino Fvg con il supporto di PromoTurismo Fvg e il sostegno di Civibank, del quale ha beneficiato anche la stessa “Oro di Ramandolo” unitamente a quello del Consorzio tutela vini Friuli Colli orientali Ramandolo.

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In copertina, un gruppo di giovani enoturisti in una delle aziende del Vigneto Fvg.

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