Kellermann Editore sarà presente anche quest’anno al Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma fino al 13 maggio, nella cornice del Lingotto Fiere. Un’importante occasione per presentare tutte le novità editoriali, con particolare attenzione alle pubblicazioni della collana “Grado Babo”, nata per promuovere la conoscenza di vini che hanno fatto la storia vitivinicola di diversi territori. Domani, sarà la volta di “Borgogna. Storie di grandi vini francesi”, il libro di Francesco Piccat, con prefazione di Alicia Dorey, giornalista di Le Figaro, che sarà presentato dallo stesso autore alle 18.30, nello stand dell’Associazione Editori Veneti (padiglione Oval V125-U126), assieme a Elisabetta Tiveron.
I Borgogna sono i grandi vini, bianchi e rossi, prodotti nella regione francese da cui prendono il nome. La loro è una storia appassionante che si sviluppa nel corso di duemila anni: il vino in Borgogna appare nell’epoca preromana, con gli scambi commerciali tra celti e greci. Si sviluppa con la colonizzazione romana e viene normato dalla legge dei Burgundi. Con l’avvento del monachesimo, specialmente con Cluny e Citeaux, la vigna si struttura e nascono vigneti ancora esistenti, dal clos de Vougeot al clos de Tart. Partendo dalla storia, la pubblicazione evidenzia come i vini di Borgogna abbiano raggiunto la fama mondiale, fino ad arrivare alle denominazioni d’origine controllata di oggi. Nell’800 alcune varietà introdotte in Italia venivano chiamate proprio Blauburgunder e Weissburgunder, anzichè Pinot nero e Pinot bianco. L’autore ricorda pure che nel 1224 un poeta francese mise in risalto la maggior bontà di un vino dolce di Aquileia, rispetto a quelli della Borgogna, e cita un libro dal titolo “Le vigne ed il vino di Borgogna in Friuli” pubblicato a Venezia nel 1747 dal conte Ludovico Bertoli, proprietario di vigne a Biauzzo, piccolo paesino sulla riva sinistra del Tagliamento, che applicò al suo Refosco gli stessi procedimenti di viticoltura e vinificazione della Borgogna. Infine, non manca un approfondimento sul territorio e sulle eccellenze gastronomiche locali.
Francesco Piccat, attualmente analista di mercato per l’Ufficio dell’Istituto del Commercio Estero di Parigi, si è avvicinato al mondo del vino nel 2015 con una collaborazione con il portale romano “Gusto, Fine Living and Fare”, è referente per la Francia dell’Accademia Internazionale Epulae per cui pubblica articoli e interviste, ed organizza corsi di degustazione e seminari al Museo del Vino di Parigi e tour enogastronomici. A conclusione della presentazione, seguirà una degustazione di Pommard Domaine Coste-Caumartin, curata da Davide Debernardi, della delegazione di Torino dell’Associazione Italiana Sommelier. Al Salone, nello stand di Kellermann, sarà possibile scoprire anche gli ultimi due volumi della collana: “Vini dei monasteri. I monaci che salvarono la cultura della vite” di Sergio Tazzer, che spiega la rinascita della viticoltura nell’Alto Medioevo grazie ai monasteri e al Cristianesimo; e “Ribeira Sacra. Viticoltura eroica tra monasteri e nobili dinastie nella Galizia del Cammino di Santiago” degli autori Vicente Sotés, Angel Arnáiz e Alfonso Losada, che raccontano di un territorio straordinario, vertiginoso, in cui si intrecciano storie di nobiltà e di devozione, e una sapienza ineguagliabile nel coltivare la vite e fare grandi vini.

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