Il Consorzio Doc delle Venezie ha chiuso, sotto la guida del presidente Albino Armani, il 2024 con un bilancio positivo, confermandosi un punto di riferimento per il Pinot grigio nel panorama enologico internazionale. In un contesto di mercato mondiale che vede i consumi di vino in tendenziale calo, la denominazione d’origine delle Venezie – oggi il più grande modello di integrazione interregionale che include in un’unica denominazione d’origine le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e la provincia autonoma di Trento – continua a distinguersi con performance in controtendenza grazie alla qualità, al sistema di controllo finalizzato alla certificazione e allo stile fresco e moderatamente alcolico del suo prodotto di punta. Rispetto al volume imbottigliato, il 2024 ha segnato un incremento del +3% in confronto al periodo gennaio-dicembre 2023, con un totale di 1.706.466 ettolitri confezionati e, rispetto al totale, un incremento della domanda di Pinot grigio Doc delle Venezie ottenuto nell’ultima annata.
Albino Armani
«Se analizziamo i dati degli ultimi anni solari dalla nascita della Doc, il 2024 si colloca al terzo posto per performance, escludendo chiaramente i due anni di forte crescita legati al periodo della pandemia che vide un’eccezionale richiesta di Doc delle Venezie da parte del mercato – sottolinea Stefano Sequino, direttore del Consorzio –. I numeri riflettono lo stato di salute della Doc e in particolare la crescita del prodotto imbottigliato è un risultato che parla da sé, dimostrando come il Pinot grigio delle Venezie sia in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori».
Il 2024 segna, poi, un incremento significativo anche sul fronte delle certificazioni: il totale è cresciuto del +8% rispetto al 2023, con dicembre 2024 che ha visto un picco straordinario del +16% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Secondo i dati forniti da Triveneta Certificazioni, la media mensile delle certificazioni è aumentata da 134.420 ettolitri/mese nel 2023 a 146.112 ettolitri/mese nel 2024, confermando un buon utilizzo del sistema da parte dei produttori.
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Al via la promozione all’estero
Al via l’attività promozionale per il Consorzio Doc delle Venezie che inaugurerà il calendario internazionale 2025 con Wine Paris&Vinexpo, in programma dal 10 al 12 febbraio a Parigi. La kermesse d’Oltrape, giunta alla sua sesta edizione, segna per il Consorzio un momento strategico di incontro con professionisti del settore, buyer, appassionati di vino, media e opinion leader di tutto il mondo. Il Consorzio sarà nuovamente il punto di riferimento per conoscere da vicino il Pinot grigio Doc delle Venezie, con la possibilità di ricevere informazioni sulla denominazione e sull’ubicazione delle imprese associate presenti in fiera, in numero sempre maggiore di anno in anno, che per la prima volta potranno sfruttare lo spazio espositivo consortile per organizzare incontri con clienti, partner o stampa.
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«Questo incremento nelle certificazioni e nell’impiego di prodotto ottenuto nell’ultima vendemmia è significativo di una domanda di mercato che si mantiene stabile e vivace. Inoltre, il passaggio da una media mensile di 134.420 ettolitri certificati nel 2023 a 146.112 ettolitri nel 2024 evidenzia non solo un buon utilizzo del sistema di certificazione, ma anche una pianificazione produttiva efficace da parte dei nostri associati. Occorre qui sottolineare – ha concluso il direttore Sequino – come sia di fondamentale importanza l’applicazione delle misure di gestione dell’offerta promosse dal Consorzio, strumenti che concorrono a mantenere una condizione di stabilità che rappresenta un grande valore per i nostri mercati».
Stefano Sequino
L’attività di controllo, affidata a Triveneta Certificazioni, si conferma centrale per il successo della Doc delle Venezie. Grazie a un rigoroso sistema di verifica dei requisiti di conformità al disciplinare di produzione e all’impiego del contrassegno di Stato apposto sull’intera produzione annua, pari a circa 230 milioni di bottiglie, i vini certificati assicurano alti standard di conformità e di tracciabilità a garanzia dei consumatori e degli operatori commerciali.
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