(g.l.) «Economia e indotto: pensiamo sempre siano due parole collegate all’industria, invece possono essere associate anche a volontariato, territorio, produttori che vogliono far crescere il Friuli Venezia Giulia. E l’appuntamento che prende il via questa sera a Bertiolo ne è un esempio perfetto». Lo ha affermato il presidente del Consiglio Fvg, Mauro Bordin, prendendo parte, con i colleghi Mauro Di Bert, Alberto Budai, Roberto Novelli, Moreno Lirutti e Markus Maurmair, al taglio del nastro della 76ma Festa regionale del vino Friulano di Bertiolo, allestita all’enoteca di piazza Plebiscito, grazie alla collaborazione tra Pro Loco Risorgive Medio Friuli, guidata da Marino Zanchetta, e l’amministrazione comunale che fa capo a Eleonora Viscardis. La manifestazione enologica, cominciata il 15 marzo a pochi giorni della tradizionale ricorrenza bertiolese di San Giuseppe, continua anche in questo fine settimana e proseguirà nel prossimo per concludersi domenica 30 marzo.
Due immagini dell’inaugurazione.
La cerimonia nella famosa Città del vino Fvg è stata lo scenario anche delle premiazioni delle aziende vitivinicole partecipanti alla mostra concorso vini “Bertiûl tal Friûl 2025”, con la consegna del premio al vincitore dell’edizione 2024 (l’azienda Petrucco a cui è andato un mosaico realizzato dal maestro Alverio Savoia), e dell’assegnazione del premio 2025 “Vini Doc per un Friulano Doc”, dedicato alla memoria di Pietro Pittaro, il grande enologo e imprenditore vitivinicolo – nonché indimenticabile sindaco di Bertiolo – scomparso novantenne un anno fa.
Da Zanchetta i dettagli della manifestazione che «si snoda in tre settimane pensando a tutti, dai bambini ai meno giovani, nata allora dall’esigenza di barattare i prodotti della terra, mantenendo nel tempo lo spirito della tradizione avvolto, però, sempre in quello della qualità e del bere consapevole». A lui, è seguito il plauso del presidente del Comitato regionale delle Pro Loco del Fvg, Petro De Marchi. «Abbiamo la nomea di essere un paese ospitale e sono certa che lo registriate anche in questa occasione», ha quindi evidenziato la prima cittadina Viscardis, non mancando di ringraziare «il supporto che non manca mai del Consiglio regionale e dei tanti volontari che permettono lo svolgersi di questo evento e che gli hanno fatto guadagnare il riconoscimento di sagra di qualità a livello nazionale».
Un pensiero è, poi, andato, al giornalista Bruno Pizzul, recentemente scomparso, e soprattutto a Pietro Pittaro, a cui come detto è stato dedicato il premio 2025: «Chi più “Friulano Doc” di lui, ambasciatore dei nostri valori nel mondo», è stato commentato dai più, non ultimo dal presidente della commissione aggiudicatrice, Marco Lant. E alla memoria di Pittaro, anche il presidente Bordin ha rivolto alcune parole di grato ricordo: «Non è stato solo un grandissimo imprenditore vitivinicolo, ma un divulgatore delle nostre tradizioni, della nostra lingua, qui e nel mondo. Perciò la sua è una perdita che si fa sentire, ma è un uomo che non potremo mai dimenticare; a lui va il nostro doveroso tributo di affetto». «Il riconoscimento ricevuto alla sagra non è un caso, ma frutto di un lavoro costante, fatto di impegno e passione di giorni e giorni. Perciò siamo noi istituzioni che dobbiamo dirvi grazie. Grazie a tutti voi volontari e all’amministrazione comunale, e ovviamente ai produttori che si mettono in gioco, che hanno piacere di farsi conoscere e far conoscere il frutto del proprio lavoro», ha rimarcato infine il presidente regionale.
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In copertina, l’enologo Pietro Pittaro scomparso novantenne un anno fa.
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