“Mini-invasi” in Fvg contro la siccità – “Con l’assestamento di bilancio di luglio la Giunta regionale aveva destinato 18 milioni di euro per la realizzazione o il completamento di interventi per la raccolta e gestione delle acque, i cosiddetti “mini-invasi”. Oggi siamo in grado di approvare un piano di nove interventi che verrà realizzato dai Consorzi di bonifica e che ci consentirà di affrontare meglio periodi di lunga siccità come quelli sempre più frequenti degli ultimi anni”. È quanto ha annunciato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, rendendo noti i contenuti di una delibera dell’Esecutivo con cui è stato approvato il programma straordinario di interventi a tutela del fabbisogno idrico da realizzare a cura dei Consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di invasi di raccolta o per il ripristino della funzionalità di quelli esistenti. Il programma vale 18 milioni di euro che saranno trasferiti direttamente ai Consorzi per il compimento delle opere.
Tiramisù tra dolce e amaro – “La cucina, i suoi prodotti, i suoi sapori esprimono anche la storia, le tradizioni e l’identità di una comunità. E in questo caso il tiramisù che è entrato a pieno titolo nell’immaginario delle “specialità” del Friuli Venezia Giulia. Sono anche queste le cose che la Regione intende promuovere, tutelare e valorizzare anche rafforzando proprio l’identificazione tra prodotti e territorio e garantendo allo stesso tempo l’eccellenza degli stessi”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, intervenuto all’incontro-degustazione “Il Dolce e l’amaro: metafore di dolcezza” organizzato dall’associazione culturale Noria nella sala conferenze del ristorante “L’ultimo Mulino” a Bannia di Fiume Veneto (Pordenone). L’associazione, dopo aver organizzato in passato una serie di incontri sulla “Psicanalisi del pane” e sulla “Cultura del maiale” nella storia e nell’immaginario del Friuli Venezia Giulia stavolta ha messo sotto i riflettori il famoso dolce al cucchiaio sul quale molto si è dibattuto a proposito delle origini contese tra Friuli e Veneto.
Anbi Fvg, cent’anni di bonifica – Irrigazione e attività di difesa idraulica del territorio, energia elettrica da fonti rinnovabili, bonifica ambientale di siti inquinati, attività di dragaggio in aree lagunari e portuali, manutenzione della viabilità lagunare. Sono alcuni dei temi toccati nel corso del convegno che si è svolto nel Salone del popolo del Castello di Udine promosso dall’Anbi Fvg. L’evento, che in linea con le direttive di Anbi nazionale si ispira al tema “leggere il passato per immaginare il futuro”, celebra i cent’anni dal primo Congresso delle bonifiche venete di San Donà di Piave con cui si diede il via alle bonifiche integrali per la sanificazione del territorio. In questo contesto è intervenuto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, che davanti alla numerosa platea dei rappresentanti dei consorzi di bonifica regionali, di comuni e di enti di tutela, ha rivolto un appello all’unità di intenti ed azioni. “Per riuscire a garantire un sistema irriguo che dia risposte alle esigenze attuali, a partire dalle emergenze come la siccità e l’approvvigionamento idrico – ha detto Zannier – è necessaria una visione corale. La relazione tra Amministrazione regionale, Consorzi ed enti è paritaria, perché siamo consapevoli che solo un’azione comune ci consente di far fronte a queste crescenti difficoltà. Visioni diverse sulle azioni da perseguire, addirittura sulle soluzioni tecniche da attuare, vanno superate. Non possiamo permetterci di dividerci”, ha concluso l’assessore.
Prospettive per i giovani all’Itas di Cividale – “La figura dell’agricoltore e il lavoro nel settore primario sono stati spesso sminuiti; niente di più sbagliato, non solo perché dall’attività agricola ricaviamo il nostro sostentamento, ma anche perché il grande apporto che tecnologia e innovazione hanno fornito al comparto, ha messo in luce un fabbisogno occupazionale rilevante non solo di laureati ma soprattutto di profili tecnici. Le prospettive, dunque, per i nostri giovani che vorranno intraprendere questo percorso saranno positive e probabilmente più solide di altri settori”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Risorse agricole, Stefano Zannier, alla presentazione del 49° convegno regionale dei Maestri del Lavoro del Friuli Venezia Giulia, a Cividale, nell’aula magna dell’Istituto tecnico agrario statale di istruzione superiore Paolino d’Aquileia dedicato a “Il Friuli Venezia Giulia ed il vino. Una storia destinata a durare”.
Un grande Gewürztraminer in Alto Adige – Ottobre 2022 segna il ritorno di Epokale Gewürztraminer Spätlese, vino culto di Cantina Tramin e dell’Alto Adige. Un momento che appassionati e collezionisti aspettavano con impazienza, dopo un anno di assenza dovuta al non rilascio degli esemplari 2014. L’attesa era ancor più alimentata dalle premesse eccellenti che l’annata 2015 ha riservato alla varietà, confermate dai 98 punti assegnati da Michael Garner per Decanter, tra le più importanti pubblicazioni per il mondo enologico a livello internazionale. Il nuovo Epokale testimonia l’evoluzione stilistica di questo vino. Gli anni successivi al 2009 sono stati caratterizzati dall’obiettivo di raggiungere maggiore eleganza e armonia, attraverso meno concentrazione e minor dolcezza residua. Ma il lungo affinamento delle bottiglie in miniera ha sorpreso Cantina Tramin: con il passare del tempo, una più elevata concentrazione e presenza di zuccheri hanno dato prova di grande integrazione nel Gewürztraminer, donando una sorprendente finezza. Con la 2015, quindi, si ripropone un profilo più abboccato e intenso. Il residuo zuccherino va oltre i 50 g, ben superiori rispetto alle precedenti annate che si attestavano tra i 20 e i 45 g. I grappoli selezionati provengono da due dei migliori e più vecchi vigneti prossimi al maso Nussbaumer, sulla fascia collinare ai piedi del massiccio della Mendola, con esposizione a sud-est. La resa in vigneto si attesta sui 28 ettolitri per ettaro. Dopo la vinificazione con pressatura soffice, il vino ha sostato quasi 11 mesi sui lieviti prima di essere imbottigliato. Il Gewürztraminer Spätlese 2015 è disponibile nei migliori ristoranti e nelle enoteche più esclusive d’Italia.
Enoturismo, azienda modello a Verona – È Monte del Frà, tenuta della famiglia Bonomo a Sommacampagna, ad aggiudicarsi il titolo di migliore azienda vinicola veronese per l’accoglienza enoturistica innovativa e di qualità. Il premio è stato assegnato nell’ambito del Best of Wine Tourism 2023, annuale concorso indetto da Great Wine Capitals Global Network, rete delle Capitali mondiali del vino. A motivare l’attribuzione del riconoscimento, consegnato nella sede della Camera di Commercio di Verona, è stato “il ricco ventaglio di proposte all’insegna dello sport, della natura e della convivialità, che offrono all’enoturista l’opportunità di scoprire la cantina e il territorio di Custoza in modo autentico e sostenibile”. Monte del Frà offre infatti un’ampia scelta di esperienze da vivere in cantina o tra le vigne: e-bike tour, wine yoga, passeggiate a cavallo, picnic in vigna e degustazioni guidate, per apprezzare l’eccellenza dei vini dell’azienda, conoscerne il territorio e assaporare prodotti locali, favoriti da una posizione strategica a pochi chilometri sia dal lago di Garda che dalla città di Verona. Tra le attività si distinguono: la degustazione multisensoriale, esperienza stimolante ed evocativa che mette alla prova i sensi meno utilizzati, escludendo la vista grazie a calici in vetro nero; l’assaggio alla cieca, per scoprire il vino e ricondurlo al suo territorio di provenienza attraverso sentori e colore; la proposta del wine yoga, disciplina di cui Monte del Frà è ambasciatore in Italia dal 2019, che unisce i benefici rilassanti e destressanti dello yoga a quelli antiossidanti e antinfiammatori del vino rosso Bardolino Doc, definita dall’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo tra i nuovi trend del settore alla 6° Conferenza Mondiale dell’Enoturismo, tenutasi ad Alba dal 19 al 21 settembre scorsi. Per tutto il mese di ottobre le sale della cantina Monte del Frà ospiteranno inoltre un’esposizione temporanea per promuovere gli artisti italiani, creando un connubio tra arte e vino.
Una cantina efficiente e sostenibile – Il Conte Villa Prandone, azienda agricola di Ascoli Piceno, ha ufficialmente inaugurato l’ampliamento della cantina. Il progetto è stato realizzato in due anni grazie alla collaborazione con importanti imprese del luogo, a dimostrazione della volontà della famiglia De Angelis di investire sempre di più sul territorio e sulla qualità dei propri vini. L’ampliamento coniuga efficienza e sostenibilità, grazie a un impianto fotovoltaico posto sui tetti dell’azienda e volto all’autoconsumo elettrico, a un sistema di recupero delle acque piovane, alla predilezione per l’utilizzo di materiali locali e alla perfetta coibentazione che mantiene stabili le temperature degli ambienti durante tutto l’anno. Il progetto, inoltre, è stato concepito in un’ottica di tutela del paesaggio circostante, prevedendo una cantina in parte ipogea e in parte impreziosita da una terrazza con affaccio sulle vigne di proprietà, per apprezzare al meglio la bellezza del territorio. Il nuovo assetto riflette i valori e la sensibilità produttiva dell’azienda, che da tre generazioni si impegna a dare un contributo concreto alla crescita di una viticoltura marchigiana identitaria e responsabile. Il Conte Villa Prandone muove i primi passi negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando Amilcare De Angelis mette a dimora sette ettari di vigneto in mezzadria lungo Contrada Collenavicchio, area che gode delle benefiche influenze provenienti dal mare Adriatico a est e dai monti Sibillini a ovest. Oggi gli ettari vitati sono 50 e circondano la storica sede della cantina cui si è aggiunta la nuova opera architettonica di 1.000 metri quadri strutturata su due livelli.
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