di Giuseppe Longo
Saranno i Castelli Romani la sede della prossima Città italiana del vino. Titolo che due anni fa era appartenuto alla nostra Duino Aurisina e in questo 2024 – con l’aggiunta della specificazione “europea”, riconoscimento ricevuto direttamente da Bruxelles – all’Alto Piemonte e Gran Monferrato, con i loro meravigliosi distretti vitivinicoli. «Il 2025 sarà un anno all’insegna dei Castelli Romani come Città del vino italiana. Un territorio di grande valore, con una candidatura vincente che coinvolge 10 Comuni», ha commentato Angelo Radica, confermato per un altro triennio presidente dell’Associazione nazionale Città del vino. «Questo territorio – ha aggiunto – esprime grandi potenzialità non solo nel settore enologico, ma anche dal punto di vista socio-economico, turistico e ambientale, sempre alla ricerca della sostenibilità».
La rielezione dell’abruzzese Radica, sindaco di Tollo, è avvenuta nella bellissima Stresa, sul Lago Maggiore, dove l’Associazione ha rinnovato le proprie cariche durante la Convention d’Autunno appena conclusa. Nell’occasione, neo vicepresidente nazionale è stato eletto Tiziano Venturini, che era stato confermato un mese fa per acclamazione e quindi all’unanimità – durante l’assemblea generale tenutasi a Dolegna del Collio – coordinatore delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia. Il vicesindaco di Buttrio rappresenterà la macroarea del Nord Italia.
La delegazione Fvg a Stresa.
«Per un sindaco di piccolo Comune come Tollo – ha commentato Radica – è grande prestigio poter guidare nuovamente l’Associazione nazionale dei Comuni del vino. È una nomina che darà ancora visibilità alla regione Abruzzo, ai 31 Comuni soci. Per quanto mi concerne, continuerò a lavorare per tutti i Comuni italiani e per l’Abruzzo, sui temi della sburocratizzazione, dei nuovi reimpianti, di vino e salute, nonché della promozione in Italia e all’estero. I lavori di Stresa sono stati un momento importante per Città del Vino – ha sottolineato il presidente confermato all’unanimità – con una grande partecipazione e condivisione del lavoro fatto e di quello che c’è da fare. In questi tre anni abbiamo dato una maggiore visibilità e riconoscibilità dell’associazione, nei confronti delle istituzioni di tutti i livelli, dalla Presidenza del Consiglio ai Ministeri, dalle Regioni all’Ispettorato del lavoro. Abbiamo fatto rete e sinergie importanti, scuola di alta formazione, Ais, Assoenologi, la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile; potenziato la rete alleanza consumo sostenibile».
Passando, invece, all’elezione di Venturini, si tratta di un riconoscimento che rende merito al grande lavoro di crescita e promozione del sodalizio svolto dal Coordinamento del Friuli Venezia Giulia delle Città del Vino in questi anni, anche attraverso l’organizzazione di importanti e riuscitissime iniziative come quelle più recenti delle Grandi Verticali e delle Notti del vino. Ma sono arrivati anche altri riconoscimenti per l’Associazione regionale in ambito nazionale. Così, Maurizio D’Osualdo, vicecoordinatore regionale e vicesindaco di Corno di Rosazzo, è stato riconfermato come componente del consiglio dove rappresenterà proprio la nostra regione. Gianpietro Colecchia è stato eletto, invece, nel consiglio nazionale degli “ambasciatori” delle Città del vino e rappresenterà il Fvg raccogliendo il testimone dal collega Venanzio Francescutti.
Valter Pezzarini, già presidente delle Pro Loco del Friuli Venezia Giulia (veste nella quale fu fautore del protocollo d’intesa nazionale tra Città del vino e Unpli) e attuale assessore del Comune di Buttrio, è stato nominato infine nuovo “ambasciatore” delle Città del vino per il suo importante contributo assicurato negli anni a sostegno all’associazione. Ai lavori a Stresa ha partecipato una folta delegazione delle Cdv del Friuli Venezia Giulia che sono espresse da 39 Comuni e da 6 Pro Loco attive in alcune di queste località.
L’assemblea a Dolegna del Collio.
Ma dicevamo dell’assemblea regionale. Infatti, a inizio ottobre il Coordinamento Fvg a Dolegna del Collio – ospiti nella prestigiosa Tenuta Jermann – aveva provveduto al rinnovo cariche. Oltre alla conferma quale coordinatore di Tiziano Venturini e quale vicecoordinatore Maurizio D’Osualdo, c’era stata l’elezione nel Coordinamento di Silvia Parmiani vicesindaco di Manzano, Giorgio Cattarin consigliere comunale di Cormons, Massimo Romita consigliere comunale di Duino Aurisina-Devin Nabrežina, Antonio Deganutti consigliere comunale di Casarsa della Delizia e Giampiero Colecchia, appunto “ambasciatore” delle Città del vino. Delegato per i rapporti tra Cdv e Pro Loco era stato nominato invece Antonio Tesolin, presidente della Pro Casarsa della Delizia.
«Arriviamo – aveva detto nell’occasione Tiziano Venturini – da un’estate ricca di soddisfazioni, con il nostro nuovo format Le Notti del vino che ha visto partecipare oltre 6 mila persone le quali hanno potuto degustare le proposte di oltre 300 cantine del territorio e di un centinaio di ristoratori. Il legame con i produttori, attraverso i Consorzi, e il resto del mondo associativo locale, a partire dalle Pro Loco, è fondamentale nella nostra attività di promozione del territorio attraverso l’enoturismo, come dimostrato anche negli altri progetti di eventi Le grandi verticali delle Città del Vino e il Festival Vini gusti in musica. Abbiamo registrato pure un grande riscontro in termini comunicativi e di attenzione sui social. Da non dimenticare poi i progetti della vendemmia didattica turistica e del regolamento di polizia rurale seguiti dal nostro vicecoordinatore Maurizio D’Osualdo, all’opera lungo questi mesi insieme al resto dei membri del Coordinamento sui vari progetti intrapresi. Strategico il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Promoturismo Fvg come anche del mondo delle aziende private, a partire dal nostro top sponsor Banca 360 Fvg, come accaduto a Gorizia dove abbiamo ospitato tra fine maggio e inizio giugno le selezioni del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino e Grappa Award con oltre mille 300 campioni in gara e 60 giudici provenienti da 12 Paesi che in quelle giornate hanno potuto anche apprezzare l’unicità della nostra regione visitando borghi e degustando varie specialità. Stiamo continuando ad attirare interesse, tanto che i 39 Comuni aderenti hanno rappresentate nel loro territorio tutte le zone Doc nonché, oramai, il 15% di residenti del Friuli Venezia Giulia vive in una Città del vino».
«Le Città del vino – gli aveva fatto eco il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin – rappresentano un tassello fondamentale nella promozione e valorizzazione del patrimonio enologico, culturale e paesaggistico della nostra regione. In un’epoca in cui la sostenibilità e il turismo responsabile diventano sempre più rilevanti, questa rete si pone come modello virtuoso di sviluppo territoriale equilibrato, che unisce tradizione e innovazione. Far parte di questo sodalizio significa non solo poter contare su un marchio di qualità riconosciuto, ma anche sviluppare iniziative comuni volte a promuovere il turismo enogastronomico e sostenibile. L’Associazione offre, inoltre, un’opportunità preziosa di confronto e crescita per le amministrazioni locali, permettendo di condividere strategie per la tutela del paesaggio, l’innovazione nel settore vitivinicolo e la promozione turistica. In particolare, il contributo delle Pro Loco, con il loro radicamento sul territorio, è essenziale per la riuscita di manifestazioni ed eventi di grande richiamo».
E ora, chiusa la stagione dei rinnovi proprio con la ricordata Convention d’Autunno, per le Città del vino del Friuli Venezia Giulia, e di tutt’Italia, si apre dunque una nuova fase di lavoro a beneficio del vino italiano e del mondo che ruota attorno a questo importante e affascinante settore. Saranno altri tre anni di impegno e di nuove iniziative per la grande “famiglia” guidata da Angelo Radica e in regione da Tiziano Venturini.
Foto-ricordo da Jermann.
In totale i Comuni aderenti alle Città del Vino in Friuli Venezia Giulia sono 39: Aquileia, Bertiolo, Buttrio, Camino al Tagliamento, Capriva del Friuli, Casarsa della Delizia, Cividale del Friuli, Cervignano del Friuli, Codroipo, Cormòns, Corno di Rosazzo, Dolegna del Collio, Duino Aurisina – Devin Nabrežina, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Latisana, Manzano, Mariano del Friuli, Moraro, Nimis, Monrupino – Repentabor, Muggia, Palazzolo dello Stella, Povoletto, Pocenia, Premariacco, Prepotto, Ronchi dei Legionari, San Dorligo della Valle-Dolina, San Floriano del Collio – Števerjan, San Giorgio della Richinvelda, San Giovanni al Natisone, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sequals, Sesto al Reghena, Sgonico – Zgonik, Torreano. Aderiscono anche 6 Pro Loco attive in altrettanti Comuni già Città del Vino: Casarsa della Delizia, Buri Buttrio, Mitreo Duino Aurisina, Risorgive Medio Friuli Bertiolo, Manzano e Latisana.
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In copertina, il confermato presidente nazionale delle Città del vino Angelo Radica.
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