(g.l.) La primavera avanza con passo spedito, boschi e campagne sono sempre più verdi e pieni di fiori, che offrono una vera e propria occasione di “festa” per le api, preziose sentinelle della salute del nostro ambiente naturale. Anche il regno animale, infatti, si sta risvegliando. Per cui pure i rettili si rimettono in moto: non solo le “domestiche” lucertole, che rappresentano una abituale e simpatica presenza sui muri delle nostre case, ma anche bisce e serpenti, innocui e  velenosi. Un mondo che, proprio per questo, va conosciuto meglio. E questo sarà possibile anche grazie a una importante realizzazione che oggi prende corpo a Tarcento.
Alle 18, nell’edificio delle Scuole medie di via Giovanni Pascoli, ci sarà infatti l’inaugurazione della nuova sala espositiva “I nostri serpenti”, con ingresso libero. L’iniziativa è dovuta all’Associazione naturalistica friulana con il sostegno della Città di Tarcento.
«La collezione del Museum di Tarcento – si legge in una nota che presenta la importante realizzazione – si arricchisce di una nuova sala tutta dedicata ai serpenti del Friuli Venezia Giulia. Esemplari di natrici, biacchi, saettoni e vipere, recuperati e accuratamente conservati nel corso degli anni da Giordano Marsiglio – il Vecchio Venerando che scruta l’andamento del fumo del “Pignarûl Grant” la sera dell’Epifania tarcentina, ndr -, ci permetteranno di conoscere una realtà spesso ingiustamente temuta e comprenderne l’importanza ecologica e ambientale».

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In copertina, Giordano Marsiglio presidente dell’Associazione naturalistica friulana.

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