Quali sono i fattori viticoli che hanno influenza diretta sulla qualità del vino? Sono, senza dubbio, produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, nonché età del vigneto. Ma i nostri vitivinicoltori li conoscono bene e ne tengono conto, oppure no? A dare loro una mano arriva un tecnico di chiara fama, molto noto dell’ambiente della vite e del vino di casa nostra, e non solo: è l’agronomo Giovanni Bigot, di Cormons, che, dopo anni di studi ed osservazioni, ha messo a punto e brevettato un metodo di valutazione, scientifico e assolutamente innovativo, del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione proprio gli elementi citati.
Tutti sostengono, infatti, che un grande vino si fa in vigna, ma sulla possibilità di misurare la qualità del suo terreno le risposte più comuni sono vaghe e poco quantificabili. Perché si parla del vigneto senza mai entrare troppo nello specifico o al massimo ci si sofferma in modo molto accurato e preciso su un unico fattore, come se fosse quello determinante, dimenticandosi di tutti gli altri. Certo, la difficoltà è reale in quanto l’uva sana, concentrata e al giusto grado di maturazione deriva da un complesso equilibrio tra i fattori, alcuni dei quali non controllabili, come l’andamento meteorologico, altri non modificabili (o minimamente) come il suolo e altri invece che possono essere gestiti correttamente attraverso scelte e pratiche agronomiche calibrate, corrette ed eseguite al momento giusto.
Ecco, allora, la “chiave di lettura” trovata proprio da Giovanni Bigot, una soluzione che ha denominato “Indice” e che ha presentato in anteprima durante un incontro tecnico al Castello di Cigognola, nell’Oltrepò Pavese, durante il quale si sono succeduti interessanti interventi, fra i quali quello del noto produttore Angelo Gaja e di Stefano Poni, docente all’Università Cattolica di Piacenza, ateneo che i viticoltori friulani associano subito al nome di Mario Fregoni. Un Indice che ora Bigot porta all’attenzione anche di tutti gli operatori del Vigneto Fvg, siano essi produttori, e quindi coltivatori dei suoli, o tecnici. E ora vi illustriamo, in dettaglio, come è articolato il brevetto, con l’aiuto dello stesso agronomo cormonese.

Ecco Giovanni Bigot con Gian Matteo Baldi, Angelo Gaja e Stefano Poni.

Obiettivo dell’Indice

L’obiettivo principale dell’Indice Bigot è quello di dare ai viticoltori un metodo oggettivo per la valutazione sintetica del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione appunto i 9 parametri agronomici più importanti e singolarmente riconosciuti a livello internazionale come fattori di qualità.
La determinazione dell’Indice si pone anche come obiettivo quello di avvicinare i consumatori a comprendere l’importanza che il vigneto riveste nel determinare la qualità di un vino, dandogli una valutazione ottenuta da osservazioni oggettive e semplice da comprendere.
Questo metodo (basato su una valutazione numerica e oggettiva) intende anche rimettere il vigneto al centro (riportando un’attenzione concreta ai fattori che determinano la qualità) e promuovere i rilievi e le valutazioni eseguite da persone, considerando l’osservazione dell’uomo alla base di ogni deduzione che porta ad una azione (OSSERVARE – DEDURRE – AGIRE).

Caratteristiche

È un metodo di valutazione dei vigneti basato su osservazioni oggettive ed è la più concreta combinazione tra facilità di osservazione e valore ottenuto dall’informazione misurata.
È il più sintetico possibile e racchiude tutti gli elementi principali. Le misure per poterlo calcolare sono tutte semplici e veloci (al massimo 60 minuti totali per stagione per vigneto), non servono attrezzature o strumenti particolari, al massimo una bilancia da campo e l’applicazione 4grapes per registrare i dati (creata proprio per fare un monitoraggio intelligente del vigneto).
Il peso dei diversi fattori e la loro valutazione sono stati determinati dall’esperienza ventennale di osservazioni sistematica nei vigneti combinata con i risultati della ricerca vitivinicola internazionale. L’Indice mostra la strada migliore da percorrere per raggiungere la valutazione massima, in quanto risulteranno evidenti i parametri ancora da migliorare.
Le misure possono essere fatte da chiunque frequenti con attenzione (e passione) il vigneto, in quanto sono sì precise, ma anche facili da eseguire.
Il valore finale dell’Indice è espresso in centesimi.

Utilizzo pratico

L’Indice Bigot è uno strumento di autovalutazione aziendale: serve a fissare un livello/risultato per poter migliorare nelle annate successive (“Se mi pongo degli obiettivi da raggiungere riesco a consolidare i risultati ottenuti e a migliorarli”).
Permette di ottenere una classificazione dei vigneti.
È fondamentale per organizzare la scelta vendemmiale, per la programmazione e organizzazione del ricevimento uve.
Collega direttamente il vino con il vigneto e quindi è importante nella valutazione dei vini che si fa in cantina assieme all’enologo, un ottimo momento per ridefinire le operazioni colturali per l’anno successivo.
È fondamentale nella determinazione del valore economico del vigneto, dato che valori di indice elevati segnalano un valore e un potenziale maggiore del vigneto e quindi anche del suo prezzo.

I parametri utilizzati

L’originalità dell’Indice Bigot sta proprio nel tipo di parametri considerati e nella loro combinazione:

1. Sono stati presi in considerazioni gli aspetti legati alla qualità delle uve, alla produttività della singola pianta, alla sanità dei grappoli e agli aspetti ambientali in cui la pianta e i grappoli si sono sviluppati e hanno interagito e che influiscono direttamente sulla qualità del vino finale

2. Ognuno di questi è riconosciuto a livello scientifico come relazionato con la qualità

3. Sono stati uniti e correlati tra loro per ottenere un valore unico.

La scelta di questi parametri si basa sulla contemporanea presenza di tre fattori: 1) la conoscenza dei risultati descritti dalla ricerca viticola internazionale, 2) il metodo nelle osservazioni di qualità in vigneto, 3) la valutazione critica dei vini condivisa con lo staff aziendale.

Su cosa si basa

Numero di osservazioni: nell’arco degli ultimi vent’anni sono state eseguite più di 80.000 osservazioni in vigneto, tutte georiferite e archiviate su un database attraverso la app 4grapes, gran parte corredate di foto, in più di 250 aziende e su più di 2000 vigneti, in Italia e all’estero; sono stati utilizzati, inoltre, circa 1000 risultati di valutazioni di vini fatte assieme al titolare o enologo aziendale e ricondotte ad un singolo e distinto vigneto.

Parole chiave: 20 anni, 80.000 osservazioni; 250 aziende in Italia ed estero; 2000 vigneti; 1000 vini

Algoritmo di calcolo: ad ogni singolo fattore è stato attribuito un punteggio parametrato con la qualità delle uve e del vino, prendendo come base di partenza i dati dalle principali ricerche scientifiche internazionali e unite ai risultati della propria esperienza; dall’analisi di tutti i risultati per ogni parametro è stata ricavata l’equazione polinomiale che meglio rappresenta questa correlazione tra la misura di campo e il punteggio.

Parole chiave: correlazioni di base dalla ricerca + risultati della propria esperienza = equazione polinomiale

Analisi statistica: i fattori utilizzati nel calcolo dell’indice non contribuiscono allo stesso modo (peso) nel determinare il punteggio finale, quindi per poter dare il peso ponderale relativo di ogni parametro (t ratio) è stata fatta un’analisi statistica utilizzando la regressione multipla, sono stati utilizzati i risultati delle valutazioni di circa mille vigneti e rispettivi vini, l’analisi ha determinato il peso percentuale di ognuno dei fattori come contributo al risultato finale dell’indice. Si è potuto così definire, come era da attendersi, che ogni fattore contribuisce con un peso diverso al valore finale dell’indice: alcuni parametri “pesano” il 30 % altri hanno pesi intermedi e infine alcuni il 5%.

Parole chiave: regressione multipla per la determinazione dei diversi pesi dei singoli fattori.

L’App 4grapes

Lo strumento ideale per la raccolta e registrazione dei dati è l’App 4Grapes. Si tratta del più qualificato, approfondito, professionale strumento di monitoraggio basato su un metodo innovativo che permette osservazioni georeferenziate, basato su più di 20 anni di esperienza e raccolta dati di Giovanni Bigot nella gestione della difesa, della qualità e della produttività del vigneto. L’applicazione, di facile utilizzazione, consente di avere sotto controllo la situazione fitopatologica, fenologica e produttiva in ogni momento, ovunque ci si trovi grazie all’utilizzo di soluzioni innovative, funzionalità basate su standard europei e un protocollo di monitoraggio ottimizzato per ogni area.
E’ stata pensata per tutte le persone coinvolte nella filiera vitivinicola: titolare, responsabile vigneti, operaio viticolo, ricercatore universitario, consulente agronomo, enologo… Le informazioni rilevate non andranno più “perse”, come spesso oggi avviene, bensì archiviate e condivise in tempo reale nella rete aziendale, così da avere una visione globale del vigneto in ogni momento.
E per chi non è ancora capace di riconoscere i sintomi delle malattie della vite, nella app 4grapes è completamente integrata la rete neurale/intelligenza artificiale per il riconoscimento da immagine.

Aspetti pratici

Sono previste due modalità operative per la determinazione dell’indice:

1. La raccolta dati in campo secondo le linee guida per il monitoraggio del vigneto (che verrà inviato all’azienda nel momento in cui si richiede il calcolo dell’Indice) può essere fatta dal personale aziendale e inviata alla mail indicebigot@gmail.com, o essere condivisi direttamente dall’applicazione 4grapes all’utente indicebigot@gmail.com.

2. Si può richiedere alla stessa mail un sopralluogo aziendale che verrà concordato secondo le disponibilità e i tempi necessari.

Invio dei risultati all’azienda

I dati ricevuti verranno elaborati entro 48 ore. Verrà poi inviata una scheda descrittiva dei risultati con il dettaglio dei singoli valori e il punteggio finale per ogni vigneto.

Vigneti sui colli di Rosazzo.

Per ulteriori informazioni:
indicebigot@gmail.com
telefono 3409740159
Via Isonzo 23 – Cormons (Gorizia)

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In copertina e all’interno Giovanni Bigot mentre elabora il suo Indice.

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