Mentre è partito il conto alla rovescia per l’avvio di Vinitaly 2022, si riparla anche di “Borderwine”. Torna, infatti, fra poco più di due mesi, il Salone Transfrontaliero del Vino Naturale: la 6a edizione dà appuntamento per domenica 19 e lunedì 20 giugno a tutti gli amanti del vino prodotto “secondo natura”. L’edizione 2022 segna un importante cambio di location: sarà il parco di Villa Manin, a Passariano di Codroipo, ad ospitare le cantine, le degustazioni, le proposte food, la musica e gli altri eventi. Saranno circa 80 i produttori presenti tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria e Slovenia. “Borderwine” entra così a far parte eventi del cartellone di Villa Manin Estate 2022, grazie alla collaborazione con l’Ente Regionale Patrimonio Culturale Fvg.
«Essere a Villa Manin, luogo eletto dei grandi eventi in Fvg, è una grande soddisfazione: attesta la crescita costante di “Borderwine” che era partito a Cividale del Friuli nel 2016 con 28 cantine», spiegano gli ideatori, Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti. Che aggiungono: «Villa Manin ha poi un duplice valore: è la prima tappa di un percorso “itinerante” che nei prossimi quattro anni porterà Borderwine a valorizzare i luoghi della cultura regionale, un progetto che vedrà il suo compimento nell’edizione 2025 che si svolgerà a Gorizia, l’anno speciale di GO!2025 Capitale della cultura assieme a Nova Gorica, suggellando la vocazione transfrontaliera che trae la sua forza dal confine come valore. Da sempre, infatti, Borderwine vuole essere un viaggio enogastronomico per celebrare il confine come portatore di valore e identità, proprio come è la nostra cultura regionale».
Grazie alla collaborazione con Regione Fvg, Promoturismo Fvg, Erpac e Camera di Commercio di Pordenone e Udine, la progettualità quadriennale di “Borderwine” sarà strettamente collegata all’offerta turistica alla scoperta del territorio regionale con speciali pacchetti di soggiorno e coinvolgendo di anno in anno il tessuto economico locale (strutture ricettive, trasporto pubblico, ristorazione, consorzi, associazioni, parchi ed Enti locali). I criteri per poter partecipare come produttori a Borderwine rimangono gli stessi: scelta dei terreni, rispetto della loro biodiversità, esclusione di qualsiasi tipo pesticidi, additivi o di manipolazione chimica o fisica. Produrre vino naturale per Borderwine significa guardare al futuro non solo dell’enologia, ma dell’agricoltura in genere, opponendosi alla logica che vuole una produzione continua e massiccia ad ogni costo.
Borderwine è organizzato grazie a Regione FVG, Promoturismo FVG, ERPAC, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Civibank, Gustai.it, Slowfood FVG, Ass. culturale Arsura, Ass. ReValpo, Biodynamic farmers of Italy, Natura delle Cose, Associazione Alberghi “Chiavi in Mano” di Udine, Ass. RicercArti, ASD E4RUN.

E i vini naturali avranno
un’enoteca a Verona

Dopo Milano e Genova, venerdì 8 aprile si inaugura a Verona la nuova enoteca del progetto Flor. Born to be wine. Nel centro storico scaligero, in Vicolo Stella 4A, gli appassionati di vino naturale troveranno un punto vendita informale e accogliente, che propone anche il servizio delivery in 30 minuti e a temperatura di tutte le bottiglie presenti in enoteca. Al suo interno un team esperto guiderà gli avventori tra oltre 600 referenze esclusivamente naturali, ovvero non sottoposte a trattamenti chimici, né in vigna né in cantina. La proposta di Flor. Enoteca comprende etichette nazionali ed estere, con una predilezione per i piccoli produttori locali capaci di unire territorialità e alta qualità produttiva. A curare la selezione sono i professionisti in loco assieme ai soci fondatori del progetto Giuseppe Rizzo e Federico Fiori. Due personalità e storie diverse, un passato nel digital marketing per Giuseppe e nella gestione dell’azienda agricola di famiglia per Federico, unite dalla dedizione per il «vino rispettoso di chi lo beve e di chi lo fa». In pochi anni la comune passione si è trasformata in un disegno imprenditoriale ambizioso e con un’impronta ben definita, che ha trovato forma concreta nelle due enoteche di Milano – Flor. Born to be wine in via Vigevano e Flor. Enoteca Bistrot in via Govone – e nella più recente apertura Flor. Enoteca in Galleria Mazzini a Genova. «Inserirsi nel tessuto enogastronomico veronese sarà una sfida – afferma Giuseppe Rizzo –, ma siamo pronti a vincerla grazie alle storie e alle esperienze di vignaioli sapienti che stupiranno il pubblico con vini schietti, provocatori e divertenti».L’apertura di Verona segna l’inizio di un 2022 ricco di novità e di obiettivi importanti, grazie all’inserimento di nuove figure professionali nel team, pronte a curare la comunicazione e la strategia di Flor. Born to be wine. «Il progetto continua a espandersi e all’inizio dell’estate apriremo una nuova sede a Bologna – commenta Federico Fiori –. Inoltre, ad aprile, lanceremo il nostro nuovo portale e-commerce: non un semplice shop online ma un collettore di informazioni, news e video-schede prodotto, dedicate al mondo del vino naturale».

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In copertina e all’interno immagini dell’ultima edizione di Borderwine. (Foto Alberto Blasetti)

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