di Gi Elle

Dopo la bellissima serata con lo scrittore Beppe Severgnini, che ha presentato il suo ultimo libro, ecco un altro invitante appuntamento a Rosazzo. Domani, 9 ottobre, alle 18, nell’ambito della rassegna “I colloqui dell’Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga”, andrà in scena infatti, nella sala della Palma, l’incredibile storia, ma vera, di Nellie Bly, giornalista d’assalto e di cuore. L’incontro, coordinato da Margherita Reguitti,  vedrà protagonisti Valerio Marchi (ideatore e narratore) e Alessandra Pergolese (letture), con gli intermezzi musicali di Diego Perotti. Saranno loro a raccontare l’avventuroso percorso di Elizabeth Jane Cochran, in arte Nellie Bly, pioniera del giornalismo d’inchiesta e investigativo sotto copertura e simbolo dell’emancipazione femminile.

Ecco l’incontro con lo scrittore Beppe Severgnini a Rosazzo.

Dall’epopea di sei mesi in Messico ai viaggi fra gli inferni dei manicomi, dalle carceri alle case per donne perdute e alle dolenti corrispondenze dal fronte russo e serbo nella Grande Guerra: la vita e il lavoro di Nellie Bly, convinta che la stampa dovesse sempre rendere nota ogni ingiustizia a difesa dei deboli, hanno avuto un unico riferimento etico riassunto così dalle sue stesse parole: «Non ho mai scritto una parola che non provenisse dal mio cuore, e mai lo farò». L’appuntamento si concluderà, come al solito, con un brindisi con i vini Livio Felluga, la cui etichetta, rappresentata da un’antica mappa del territorio, viaggia in oltre ottanta Paesi nel mondo.

Nellie Bly


Ma dicevamo di Severgnini. Il famoso giornalista e scrittore ha proposto nel precedente “colloquio” tra i suggestivi vigneti dell’Abbazia di Rosazzo, sulle colline di Manzano, un viaggio nel suo cambiamento professionale e personale attraverso le pagine di “Italiani si rimane”, edito da Solferino Libri. Un viaggio ironico, sentimentale e istruttivo: dalla scuola di Montanelli al Corriere della Sera, dal primo articolo per La Provincia di Cremona al New York Times, dai libri alla radio, da Twitter al teatro (entrambi utili, il secondo più moderno). In Italia e in Europa, in America e in Australia, in televisione e sui treni del mondo. In ogni esperienza si nasconde una lezione. Beppe Severgnini prova a capire quale sia, e condivide con noi le sue scoperte. Una narrazione intima e sorprendente, una scrittura nuova e appassionata. “Italiani si rimane” non spiega solo le trasformazioni nei media a cavallo tra due secoli: parla del tempo che passa, del legame con la terra e la famiglia, del piacere di insegnare e veder crescere nuovi talenti. Un racconto utile ai più giovani per progettare e ai meno giovani per ricordare.
Alla fine Beppe Severgnini, ascoltato da una folta platea, ha brindato assieme ad Elda Felluga, “anima” della prestigiosa manifestazione culturale, con i vini della storica azienda fondata dal padre Livio, il patriarca del Vigneto Fvg che si spense ultracentenario poco meno di tre anni fa.

La suggestiva Abbazia tra i vigneti vista dall’obiettivo Luigi Vitale.

La rassegna, promossa dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo e dall’azienda Livio Felluga, è realizzata in collaborazione con MiBAC, Biblioteca Statale Isontina, Associazione culturale Vigne Museum e il Comune di Manzano.

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In copertina, Elda Felluga brinda con Beppe Severgnini ricordando il padre Livio, patriarca del Vigneto Fvg.

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