Il Coronavirus ferma anche i pescasportivi del Friuli Venezia Giulia. Con propria ordinanza, l’Ente tutela patrimonio ittico (Etpi) ha sospeso infatti da oggi 21 marzo, e sino al perdurare delle misure di emergenza per il contenimento del Covid-19 disposte dal Governo nazionale, l’attività di pesca sportiva in tutte le acque interne della nostra regione. Al momento, quindi, l’ordinanza è in vigore fino al 3 aprile, ma con possibilità di proroga nel caso in cui i termini di validità delle disposizioni nazionali venissero spostati in avanti. “Si è deciso di adottare questo provvedimento – ha spiegato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier – in quanto molti pescatori continuano a rivolgersi ai nostri uffici manifestando l’interesse a praticare l’attività, nonostante i ripetuti richiami alla necessità di non muoversi sul territorio se non per esigenze di lavoro, motivi di salute o stato di necessità. Questi pescatori, ciascuno con una propria interpretazione delle norme adottate, non si rendono probabilmente conto delle conseguenze che un comportamento errato può avere sulla salute di tutti i cittadini e anche sulla loro fedina penale”.

Il provvedimento – come si legge in una nota Arc – stabilisce in modo perentorio che ogni attività di pesca sportiva venga sospesa, prevedendo altresì di dare massima diffusione alla notizia, che interessa oltre 13mila pescatori residenti in regione, tramite la sua pubblicazione sul sito web dell’Etpi e l’invio di un’apposita comunicazione alle 144 associazioni di pescatori. Lo stop dell’Etpi arriva pochi giorni prima di quello che per la stragrande maggioranza dei pescatori regionali è vissuto come il momento clou dell’attività, ovvero l’avvio della stagione di pesca alla trota, in programma per il 29 marzo prossimo.
“Nonostante l’emanazione dell’ordinanza della Protezione civile del 19 marzo, che dispone il divieto di svolgere attività motorie o sportive, nonché di effettuare passeggiate o comunque di intrattenersi in aree frequentate da più persone contemporaneamente, si è preferito adottare un provvedimento che si basa sul divieto di spostamento del singolo, indipendentemente dalla presenza di altre persone, liberando tutti da qualsiasi dubbio interpretativo”, ha precisato Zannier. Come ha osservato ancora l’assessore, “questo provvedimento è stato richiesto anche da numerosi utenti e ha trovato approvazione da parte del Comitato ittico, l’organo consultivo della Regione per le questioni legate alla gestione ittica in cui sono rappresentate tutte le categorie di portatori di interesse coinvolti nei processi decisionali”.

L’adozione del divieto di pesca espone gli eventuali trasgressori non solo alle sanzioni amministrative legate alla violazione della normativa regionale, ma anche alla possibile applicazione delle sanzioni penali previste per l’inosservanza delle disposizioni emanate per il contrasto del Coronavirus. Ciò in quanto l’esercizio della pesca sportiva non rientra nel novero delle necessità che possano spingere il cittadino a spostarsi sul territorio. Il testo dell’ordinanza e tutte le informazioni relative alla successiva riapertura della pesca sono disponibili nel sito web www.etpi.fvg.it

Ecco un fiume friulano.

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In copertina, un pescasportivo nelle acque interne Fvg.

(Foto dal sito ufficiale Etpi)

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