In replica al convegno svoltosi pochi giorni fa alla Fondazione Mach di San Michele all’Adige, in Trentino, domani 12 giugno alle ore 9.30, a San Vito al Tagliamento, precisamente al Teatro Arrigoni, in Piazza del Popolo, si terrà il secondo dei due appuntamenti tecnici e di mercato, organizzati dal Consorzio Tutela Vini delle Venezie Doc intitolati “Delle Venezie Doc: maturi per crescere. Origine, stili e mercati del Pinot grigio”. Si tratta di un ciclo di incontri dedicati in prima battuta ai produttori della Denominazione, ma anche a media, tecnici e studenti, nel contesto di un percorso di intensificazione delle attività di sviluppo a livello nazionale che intende partire proprio dal territorio di origine.

Pinot grigio, un fenomeno produttivo.

Nel pieno dell’attività promozionale del Consorzio – che in queste settimane vede lo stile iconico del Pinot grigio delle Venezie (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino) raccontato a un pubblico di esperti ed operatori di Stati Uniti, Canada, Giappone, Regno Unito e Germania – una particolare attenzione viene riservata alle aziende socie e al rafforzamento del legame con il territorio, attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale comune, il rafforzamento dell’unità territoriale, la consapevolezza di condividere un Denominazione d’Origine fortemente apprezzata nei mercati mondiali.
A moderare l’appuntamento sanvitese Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario. Dopo i saluti di apertura del presidente del Consorzio Albino Armani, si passerà ad illustrare origini e virtù del Pinot grigio coltivato nell’area delle Venezie, con una relazione a cura di Mauro Pizzuto dei Vivai Cooperativi Rauscedo, fino ad arrivare a valutazioni delle attitudini agronomiche di 17 cloni di Pinot grigio nell’areale illustrate da Nicola Belfiore, ricercatore Crea-Ve, che racconterà lo studio comparativo, condotto nel triennio 2019-2021, su appunto 17 cloni di Pinot grigio presenti in un vigneto-collezione situato nel territorio pianeggiante della Doc delle Venezie in località Cimadolmo (Treviso). “Si tratta di una varietà internazionale diffusa in tutto il mondo e una delle più importanti in Italia dove, soprattutto nelle regioni settentrionali, si coltiva poco meno della metà della superficie totale mondiale. L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare le attitudini agronomiche, la suscettibilità delle uve alla botrite e ai marciumi del grappolo, la resistenza meccanica della buccia, la fertilità delle gemme e la vigoria”.
Dopo un’analisi sugli andamenti delle certificazioni dei vini delle Venezie Doc a cura del direttore di Triveneta Certificazioni, Denis Giorgiutti, che anticipa come “oggi l’Organismo di controllo gestisca annualmente volumi di quasi 2 milioni di ettolitri imbottigliati e oltre 200 milioni di contrassegni di Stato apposti su ogni singola bottiglia, con una base produttiva di 6.141 viticoltori, 574 vinificatori, 363 imbottigliatori, di cui una trentina esteri”, si passerà alle dinamiche del mercato internazionale, tendenze e opportunità che verranno prese in esame da Luca Rossetto, professore Associato dell’Università di Padova, che esplorerà i cambiamenti in atto a livello globale nei segmenti fermi e spumanti, le prospettive di crescita nonché le opportunità e le minacce nei mercati dei paesi importatori, sia tradizionali sia emergenti. Seguirà un focus sul mercato dei vini bianchi: consumi e prospettive per il Pinot grigio, in cui Denis Pantini, responsabile Business Unit Agrifood and Wine di Nomisma, spiegherà come “nell’ultimo decennio, l’export di vini italiani imbottigliati – oltre agli spumanti – ha visto crescere quello di vini bianchi fermi, rispetto ad un leggero arretramento dei vini rossi. Tra i principali mercati di destinazione figurano gli Stati Uniti, dove il Pinot grigio delle Venezie Doc rappresenta uno dei vini bianchi italiani più consumati”. Numeri e percentuali collegati alla Denominazione verranno illustrati nel corso del convegno.
Per finire si prenderanno in esame sia lo scenario Fmcg sia le opportunità di crescita per il Pinot grigio delle Venezie attraverso un intervento di Daniela Granata, commercial director di GfK Italia. A chiusura lavori, light lunch e una degustazione dei 17 cloni di Pinot grigio vinificati in purezza del progetto sopraccitato in collaborazione con Crea-Ve e Regione del Veneto.

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E dal Pinot grigio,  ecco un altro grande bianco del Vigneto Fvg che nei giorni scorsi ha tenuto banco a San Vito al Tagliamento. Buona, infatti, la prima per il Ribolla Gialla Wine Festival, manifestazione che ha fatto registrare un molto positivo accesso di pubblico al suo esordio. La visuale di Piazza del Popolo gremita di migliaia di persone per l’evento finale, il concerto del grande chitarrista britannico Phil Palmer, è stata il culmine di una due giorni che tra il 3 e 4 giugno ha visto numerose persone frequentare i numerosi eventi collaterali e la “cittadella del gusto” allestita in centro storico con due punti enoteca, un chiosco, il mercatino dei sapori e la novità delle dieci casette. Le quali hanno funzionato talmente bene che sono rimaste anche per questo weekend in cui si svolge Piazza in fiore.

Il sindaco Bernava e l’assessore Bruscia.


“Da un anno – commenta l’assessore alla vitalità, Andrea Bruscia – lavoravamo a questo progetto che attraverso la valorizzazione della Ribolla gialla, vino simbolo del Friuli Venezia Giulia, ha anche promosso San Vito al Tagliamento come punto di attrazione attraverso un concetto per noi vincente, ovvero quello del vino e cibo come cultura. Infatti, abbiamo creato un festival incentrato sulla qualità e la ricercatezza dell’offerta sia enogastronomica che culturale. Un nuovo format, fresco come un calice di Ribolla gialla, che è stato molto apprezzato dal pubblico. E anche l’investimento fatto come amministrazione comunale per acquistare le casette è già stato messo a frutto visto che dopo un weekend di grandi numeri siamo già pronti a continuare con la Piazza in fiore della Pro Loco, che come Comune sosteniamo. Un grazie di cuore a tutta la squadra che ha contribuito a questo successo, a partire dalla Regione che ha sempre creduto nel progetto, sostenendolo”.
Uno sguardo ai numeri: sono stati serviti oltre 15 mila calici da bottiglie di una trentina di cantine, accompagnate da una settantina di specialità gastronomiche del territorio. Posti esauriti nelle degustazioni guidate e tanta partecipazione a tutti gli eventi collaterali. “Numeri – conclude Bruscia – da cui ripartiamo in vista del prossimo anno, per una seconda edizione che inizieremo a breve a progettare”.
C’è stato anche spazio per la solidarietà: il torneo di burraco ha visto raccogliere fondi da parte degli organizzatori di Sorsi e Percorsi, Associazione APS Tagliamento Lemene e UTE di San Vito al Tagliamento. Fondi che sono stati consegnati all’amministrazione comunale per donarli all’associazione sanvitese Noi uniti per l’Autismo. Molto apprezzate anche le mostre “Altre forme” di Valter Trevisiol, allestita negli spazi del Castello a cura di Franca Benvenuti in collaborazione con Sorsi e Percorsi e con il patrocinio della Fondazione Giovanni Santin Onlus e a Palazzo Rota l’esposizione della collezione di oltre 180 etichette dal titolo “Ribolla Gialla e Art” accompagnata dalla mostra del maestro Gianni Borta. La mostra di Trevisiol si concluderà oggi, 11 giugno.
Ribolla Gialla Wine Festival è stato organizzato dal Comune di San Vito al Tagliamento insieme a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e PromoturismoFVG. Collaborazioni con Città del Vino coordinamento FVG, Sorsi e Percorsi, UNI.DOC FVG, C’entro anch’io – Associazione Sviluppo e Territorio, Pro San Vito, ConCentro – Azienda Speciale della CCIAA Pordenone-Udine con il brand Pordenone With Love e Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom – Pordenone.

Phil Palmer (al centro) in concerto.

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In copertina, piazza del Popolo con le magiche casette invasa per il primo festival della Ribolla gialla.

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