L’annuncio era stato dato, come è tradizione, la sera di Capodanno: sarà la pastiera napoletana a sfidare quest’anno la gubana di Cividale e delle Valli del Natisone. E ora è arrivato il momento, in barba al Coronavirus, di dar vita alla competizione – l’appuntamento è nel fine settimana – che si annuncia come una fra le più “agguerrite” del Gubana Day-Premio Bepi Tosolini, manifestazione di fine inverno che si rinnova da ben quindici edizioni al Caffè San Marco 1793, macinando successi di anno in anno. Gli organizzatori dell’affermato concorso, la cui fama ha superato anche i confini nazionali, per festeggiare l’importante tappa hanno infatti voluto scegliere uno sfidante di prim’ordine, come appunto il dolce tipico campano molto conosciuto non solo in Italia ma anche nel mondo. Ecco, pertanto, le “formazioni” in campo che porranno in degustazione 7 gubane e 7 pastiere.

Gubana: Panificio Del Fabbro, Panificio del Foro, Panificio Cattarossi e Civiform di Cividale, gubanifici Giuditta Teresa, Dorbolò e Dall’Ava delle Valli del Natisone.
Pastiera: pasticcerie Di Rosa Antonio di Torre del Greco, Gabbiano Salvatore di Pompei, Di Rosa Giuseppe di Torre Annunziata, Somma Michele di Santa Maria la Carità, Past Dolce e Caffè di Boscoreale, Gerardo Di Dato di Angri e Bar Alba di Scafati.

Andrea Cecchini, agronomo, gastronauta e titolare con il figlio Marco dello storico Caffè – che si apre sotto l’antico palazzo municipale, davanti al maestoso Duomo e alla statua bronzea di Giulio Cesare – è il promotore del singolare evento assieme alle Distillerie Bepi Tosolini di Marsure di Povoletto. E ha appunto voluto esorcizzare il clima di austerità e di quarantena che si vive in queste settimane, a causa dell’emergenza sanitaria, riproponendo un evento che in tre lustri è diventato un vero e proprio “cult”.
Della giuria tecnica fanno parte i giornalisti Rossano Cattivello, Stefano Cosma, Giuseppe Longo, Gianni Pistrini, Mariarosa Rigotti, Fabiana Romanutti e Mariella Trimboli, la cuoca-docente Nicol Pisa e, di diritto, la rappresentante dello sponsor, Lisa Tosolini. A presiederla sarà, per ovvie ragioni di cortesia e ospitalità, la giovane cuoca napoletana Azzurra Califano.
La giuria tecnica si riunirà dunque a porte chiuse giovedì 5 marzo, in serata,  per procedere alla degustazione appunto di 7 gubane e di altrettante pastiere per poi assegnare un giudizio di merito che concorrerà, unitamente a quello della giuria popolare (gli avventori dello storico Caffè San Marco), al verdetto finale del dolce favorito. Sabato 7 e domenica 8 marzo, infatti, la degustazione sarà offerta a quanti vorranno partecipare alla sicuramente appassionante disfida.

Una giuria tecnica di alcuni anni fa.

Un particolare divertente sottende a questa sfida tra il Cividalese e il territorio partenopeo. Da 15 anni, ogni 1 gennaio, a Cividale si sforna la gubana più grande del mondo che ha raggiunto lo scorso Capodanno il ragguardevole perso di 103 chili. A Napoli, invece,  emuli forse inconsapevoli dell’iniziativa friulana, hanno sfornato una pastiera da Guinness del diametro di 2 metri. Ciò non poteva passare inosservato nella città patriarcale che nella sua lunga storia di sfide ne ha combattute tante.
Come dicevamo all’inizio, nel Capodanno ducale è stato presentato il nuovo concorso “Gubana Day-Premio Bepi Tosolini” che dunque vedrà in campo appunto la famosa pastiera napoletana. Negli anni passati la sfida aveva riguardato la Putizza goriziana (2009), il Presniz triestino (2010), il Kartner Reindling (2011), tipico dolce carinziano, l’Oreshaza istriana (2012), lo Strudel sappadino (2013), il Tiramisù carnico (2014), la Sacher Torte viennese (2015), il Panforte di Siena (2016), il Frustingo di Ascoli (2017), la Pinsa di Vittorio Veneto (2018) e il Pane di San Siro di Pavia (2019). Come si può notare, il concorso dolciario ha superato ben tre volte i confini nazionali, ma non si era mai spinto così al Sud dello Stivale, fermandosi appunto alla Toscana e alle Marche.

La gubana…

La gubana si ricava da un sapiente mix di ingredienti. Ma ogni produttore ha la sua ricetta così da rendere variegato il gusto di questa specialità dolciaria che ha origini medioevali per quanto ancora misteriose. Le Valli del Natisone e la stessa Cividale sono sicuramente la sua culla. La gubana viene, infatti, citata per la prima volta nel 1409 quando compare inserita tra le 72 vivande servite al banchetto in onore di Papa Gregorio XII giunto a Cividale per presiedere un burrascoso Concilio.
La pastiera napoletana ha anch’essa umili origini che la leggenda vuole attribuire a marinai naufraghi che nel XVI secolo avrebbero fatto ricorso a quanto rimaneva in dispensa per il proprio nutrimento. Simile alla crostata, è una specialità particolarmente apprezzata nelle festività pasquali.

… e la pastiera.

Per informazioni:
Dottor Andrea Cecchini
3355279130

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In copertina, una gubana presentata al concorso di un anno fa a Cividale.

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