«Il frantoio del Consorzio produttori di olio Evo del Friuli Venezia Giulia è un progetto di filiera diventato realtà che ha potuto beneficiare delle linee contributive di sostegno regionale pensate per il comparto e per favorire l’aggregazione dei produttori. Un progetto del valore di circa 1 milione e 800mila euro di cui l’80% è stato oggetto di contributo regionale pari a 1 milione e 400mila euro; un supporto che si è dimostrato fondamentale per la nascita dell’attività permettendo anche di creare una filiera che auspichiamo cresca attraverso i prodotti di tutti: soci o semplici conferitori perché la rete e il lavoro assieme sono fondamentali per il futuro dei nostri produttori». Lo ha detto l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, all’inaugurazione del frantoio 4.0 nella sede del consorzio a Martignacco. Accanto a lui, fra gli altri, il sindaco della località Mauro Delendi, il tecnico Ersa Gianluca Gori e il presidente del Consorzio Bruno Della Vedova.

«L’Amministrazione regionale – ha spiegato l’esponente della Giunta Fedriga – incentiva le aggregazioni, non solo per la produzione dell’ulivo ma anche per la carne, per i formaggi e per il vino soprattutto. Siamo troppo piccoli per arrangiarci da soli ed è fondamentale riuscire a lavorare assieme per commercializzare e trasformare i prodotti su elevati standard qualitativi con la garanzia di una massa critica che consenta di affrontare il mercato. Quello odierno è un inizio positivo che deve diventare prassi per l’intera agricoltura regionale: aggregarsi, trasformare, aggredire il mercato, nella consapevolezza che tutti insieme siamo più forti».
Sul territorio regionale sono presenti 600 ettari dedicati all’olivicoltura con un incremento di 20, 30 ettari l’anno; l’espansione della coltura, come è emerso nell’incontro, è dovuta a diversi fattori fra i quali il cambiamento climatico e le esigue richieste irrigue. Partendo da queste considerazioni l’assessore ha sottolineato l’importanza della diversificazione in agricoltura. «In regione – ha osservato – abbiamo una superficie agricola destinata in prevalenza a vigneto seguita da un’importante percentuale dedicata ai cereali e ai frutteti; la diversificazione fa crescere le opportunità di reddito per le imprese agricole». Zannier ha espresso poi una considerazione sullo stato di salute del sistema produttivo agricolo: «È vivo e vitale: sa e deve cogliere gli stimoli dell’innovazione. La nostra regione ha potenzialità tali che può guardare il futuro con fiducia nonostante le emergenze che abbiamo dovuto affrontare».


Il centro di trasformazione del Friuli Venezia Giulia, come ha riferito il presidente Bruno Della Vedova, si traduce in sostenibilità, qualità, innovazione e tracciabilità. In circa 15 mesi, dall’idea progettuale al finanziamento regionale, ora si è pronti per fornire un servizio di qualità a tutti coloro che vogliono trasformare le loro olive in un eccellente olio Evo, seguendo tutte le fasi, dalla molitura, all’imbottigliamento fino alla commercializzazione. I conferitori non devono essere per forza soci. Con i suoi attuali 18 associati, il consorzio si pone come obiettivo il raggiungimento di elevati standard qualitativi di prodotto e punta a produrre un olio unico e ottenere anche la certificazione Igp.
L’avvio e collaudo del frantoio avverrà il 6-7 ottobre, mentre la prima giornata di operatività è prevista per l’8 ottobre, per quei produttori che vogliono raccogliere le olive in anticipo per fare un olio dai sentori e profumi più accentuati. Il frantoio continuerà la sua attività di questo primo anno fino a circa metà novembre.

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In copertina, rigogliosi uliveti allevati in Friuli nella zona di Torlano; all’interno, tre immagini della cerimonia inaugurale del frantoio di Martignacco presente l’assessore regionale Stefano Zannier.

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