di Gi Elle

Come è purtroppo noto, l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha avuto un pesante contraccolpo anche nel settore vitivinicolo, dove molte aziende pure del Friuli Venezia Giulia guardano con preoccupazione alla nuova vendemmia, considerato l’invenduto che giace ancora in cantina. E una delle misure – per esempio, abbiamo già parlato della richiesta di stoccaggio per il Pinot grigio – adottabili è quella della cosiddetta “vendemmia verde”, cioè lo stacco dei grappoli quando sono ancora appunto verdi, prima dell’inizio dell’invaiatura, il cambio di colore. Ecco allora come muoversi, con l’aiuto di una nota tecnica rilevata da Il Punto Coldiretti, giornale di informazione per le imprese del sistema agroalimentare.

«Le domande di aiuto per la misura “vendemmia verde” Inserita nel Pns vino e per le Regioni che hanno deciso di attivarla, relativa alla campagna 2019/2020 devono essere presentate entro il 25 giugno prossimo. L’11 giugno l’Agea ha pubblicato la circolare “Ocm unica regolamento (Ce) 1308/2013 art. 47 “Istruzioni operative relative alle modalità e condizioni per l’accesso all’aiuto Vendemmia verde”.

Possono accedere alla misura le persone fisiche o giuridiche che conducono unità vitate che rispettano i seguenti requisiti:
a) sono coltivate con varietà di uve da vino, classificate dalle regioni (’accordo del 25 luglio 2002 tra Mipaaf, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano);
b) sono in buone condizioni vegetative;
c) sono impiantate da almeno quattro campagne;
d) hanno formato oggetto di dichiarazione di raccolta di Vendemmia e Produzione nella campagna 2018/2019 e 2019/2020;
e) non ricadano nelle zone vinicole eventualmente escluse dalla misura;
f) rientrino nella superficie minima e/o massima ammissibili alla misura, stabilita dalle Regioni/Province autonome;
g) non hanno beneficiato di un aiuto alla vendemmia verde nella precedente campagna 2018/2019.

Per il 2019/2020 scattano alcune deroghe rispetto alla normativa: per “vendemmia verde” si intende la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione sull’intera azienda o su parte di essa, purché la vendemmia verde sia effettuata su intere parcelle vitate; la stessa superficie vitata ammessa all’aiuto nella campagna 2019/2020, può accedere alla misura anche in quella 2020/2021.
Le domande sono presentate all’OP Agea per le superfici ubicate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.
I viticoltori le cui domande risulteranno ammesse devono effettuare le operazioni entro il 25 luglio.
I controlli saranno effettuati nel periodo tra il 26 luglio e il 15 settembre.
La Coldiretti sottolinea che i produttori restano in attesa dell’altra misura nazionale di riduzione delle rese che è stata inserita del Dl “Rilancio” e che è stata finanziata con fondi nazionali. C’è molto interesse da parte dei produttori di vini Do e Ig per questo intervento, ma il decreto applicativo non è stato ancora definito dal Mipaaf».

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In copertina, grappoli allo stato verde, prima dell’invaiatura.

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