“Valorizzare un patrimonio naturale che rischiava di essere abbandonato, perché fin da tempi antichi era connesso alle attività rurali, per mantenerne l’unicità, ma, nel contempo, fare sì che esso diventi un’occasione di remuneratività per il territorio: è l’obiettivo, oggi raggiunto, che la Regione si era prefissata adottando e sostenendo il progetto LIFE Magredi Grasslands, giunto alla conclusione e ora in lizza, unico in Italia, per entrare tra i cinque vincitori dell’iniziativa European Natura 2000 Award. Per questo va sostenuto, come sta già accadendo, attraverso il voto online espresso da parte di chi lo saprà apprezzare”. Lo ha evidenziato a Udine l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, nel presentare gli esiti del progetto Magredi Grasslands, frutto dell’iniziativa comunitaria LIFE, ideata dalla Ue per rendere attuale la Direttiva Habitat, emanata nel 1992, che sostiene la manutenzione, il miglioramento, la salvaguardia e il ripristino degli habitat riconosciuti di “interesse comunitario”. Magredi Grasslands è risultato primo tra 27 progetti presentati in Europa e concorre, nell’European Natura 2000 Award, a una delle cinque categorie previste dal Premio. Il progetto, ma siamo all’avvio dell’iniziativa, ha già ottenuto oltre 2 mila consensi.

Il Friuli Venezia Giulia – come informa una nota Arc -, aveva già partecipato al progetto LIFE con le zone umide, come le torbiere ma anche le aree lagunari, mentre, una decina d’anni fa, aveva deciso di inserire nel progetto una tipologia di habitat che fa parte della storia del territorio: i prati, che da essere parte predominante del nostro paesaggio sono divenuti nel tempo una rarità. Fino al ‘900, costituivano infatti assieme all’acqua l’unica fonte di energia, perché assicuravano l’alimentazione agli animali utilizzati per la lavorazione delle campagne e per gli spostamenti.
Nel 2005, la Regione ha prodotto una legge di tutela dei prati stabili e, successivamente, il progetto LIFE ha accorpato, basandosi su tale provvedimento, i terreni occupati, ovvero quelli di proprietà pubblica (demaniali) e dell’Amministrazione regionale. Nel progetto LIFE sono stati compresi terreni del demanio idrico, quali le golene fluviali e il ripristino dei prati esistenti. Prati, che sono minacciati dai cambiamenti delle attività rurali e dall’abbandono dell’agricoltura di tipo tradizionale, che privilegiava la fienagione per l’alimentazione animale e i pascoli. Nello specifico, la Regione ha recuperato 500 ettari di praterie situate su aree protette. Una scelta, che è stata selezionata quale miglior buona prassi a livello europeo, tanto da essere inserita nell’European Natura 2000 Award, unica tra le Regioni italiane.

Il progetto, ha ricordato Zannier, “ha avuto anche obiettivi divulgativi e formativi, attraverso il coinvolgimento di oltre 3 mila alunni delle scuole primarie e secondarie”. “Ma il progetto Magredi Grasslands – ha soggiunto l’esponente della Giunta Fedriga – ha attivato anche una prassi esemplare, coinvolgendo gli agricoltori, e dando la possibilità di accedere ai contributi per la gestione dei prati stabili alle aziende autrici di buone prassi nell’area interessata e in quelle limitrofe, quali l’attività zootecnica non intensiva, l’adozione di metodi biologici, l’allevamento di capre e pecore che si nutrono con il foraggio”. “Nel contempo – ha anticipato l’assessore – la Regione intende dare continuità all’iniziativa europea LIFE, con un nuovo progetto che sarà dedicato ai prati stabili e agli insetti impollinatori e che consentirà di valorizzare e preservare altre aree di elevato pregio naturalistico presenti nel Friuli Venezia Giulia. Non solo – ha concluso -, ma l’Amministrazione regionale intende sostenere anche le filiere destinate ad assicurare un valore aggiunto a quanti sapranno prendersi cura dei prati stabili con attività compatibili con l’habitat esistente e mi riferisco in particolare alla filiera del latte e del fieno”.

Gli interessati possono esprimere il loro supporto al progetto del Friuli Venezia Giulia cliccando sul sito https://www.magredinatura2000.it/

In copertina, i “magredi” friulani; qui sopra, l’incontro a Udine.

(Foto Arc Morandini)

 

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