(g.l.) Il mercato del vino, fortunatamente, è già in ripresa dai gravissimi danni inferti dall’emergenza sanitaria e dalle misure adottate per contrastarla, ma la ripartenza potrebbe avvenire ancora più efficacemente facendo leva maggiormente sui vini autoctoni e con l’obiettivo di un’Italia prima in Europa nel certificare bio tutte le proprie Doc o Dop: questo l’interessante spunto lanciato da Oscar Farinetti, fondatore di Eataly e Green Pea, ieri mattina a Buttrio nell’enotalkshow “Ce VINO di fâ? – Quale Futuro? – Pensieri e progetti del mondo del vino e dell’enoturismo nel dopo pandemia tra Friuli Venezia Giulia e Italia”, che ha aperto l’88ma Fiera Regionale dei Vini di Buttrio, certificata Sagra di Qualità dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia e inserita nella cittadina collinare facente parte dell’Associazione nazionale Città del vino. Manifestazione che si concluderà oggi con degustazioni e momenti d’intrattenimento.

Oscar Farinetti

Donatella Cinelli Colombini

Condotto magistralmente da Nicola Prudente, in arte Tinto, della nota trasmissione Decanter su RadioRai2, il talk show (trasmesso anche online) ha visto tra gli intervenuti pure quello di Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale Donne del vino, che ha ricordato come il turista debba essere preso per la gola e di come l’enoturismo possa essere il locomotore della ripartenza.
Mario Busso e Alessandro Scorsone, della guida Vinibuoni d’Italia, hanno delineato invece il quadro dei vini autoctoni selezionati nella loro opera, mentre Giuseppe Festa, curatore dell’Osservatorio del turismo del vino delle Cittá, ha indicato come i segnali della ripartenza siano solidi e promettenti.
Milena Pepe della Tenuta Cavalier Pepe (Campania) e Cecilia Zucca del Poggio Ridente (Piemonte) hanno, quindi, portato la propria esperienza di produttrici in altre zone d’Italia, mentre Matteo Bellotto, del Consorzio Colli orientali del Friuli e Ramandolo, ha illustrato il progetto Academy che permette di conoscere i vini dell’area Doc – cui appartiene pure Buttrio – anche a distanza.

Il pubblico.

Presente anche il direttore generale di PromoturismoFvg, Lucio Gomiero, che ha raccontato come adesso l’obiettivo sia quello di far stare i turisti sempre più in regione (e proprio l’offerta enogastronomica è la chiave per farlo) e due produttori della Strada del Vino e dei sapori della nostra regione, Andrej Skerlj della Bajta di Sgonico e Ippolito Di Martino di Modeano Vini, che hanno raccontato la loro realtà.
Saluto istituzionale, online, dell’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia al Turismo e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, che ha indicato come i numeri per il turismo regionale in questo inizio estate 2021 siano positivi. “Anche il mercato enologico del Friuli Venezia Giulia è in piena ripartenza sul traino della ripresa dell’intero comparto italiano. I dati odierni dell’export nazionale su base mensile con riferimento ad aprile registrano una crescita del 26 per cento sul mercato degli Stati Uniti e addirittura del 98 per cento sul mercato cinese. La ripresa è veloce anche in campo turistico, dove la nostra regione sta registrando in diverse zone il sold out tra luglio e settembre”. “Il Friuli Venezia Giulia sta ripartendo sia dal punto di vista delle attività economiche che del turismo”, ha confermato Bini, aggiungendo che “i numeri sono al di sopra delle nostre aspettative. Possiamo essere ottimisti perché in questa regione abbiamo tutto ciò che dopo la pandemia i turisti cercano, ovvero un turismo slow ed esperienziale in un territorio che unisce mare e montagna in poco più di un’ora di auto”.
Le destinazioni del turismo del vino, grazie alla loro diffusione sul territorio nazionale, alla disponibilità di spazi aperti, sono sempre di più una valida alternativa alle tradizionali destinazioni di viaggio. I turisti enogastronomici sono in crescita, scoprono l’entroterra partendo dal mare e appaiono sempre più consapevoli, attivi, esigenti, innovativi e attenti ai temi della sicurezza e della sostenibilità. In Italia la crescita del fenomeno enogastronomico è costante: nel 2020 e nel 2021 – nonostante l’impatto della crisi innescata dal Covid – l’interesse verso una vacanza di tipo enogastronomico pesa il 55 per cento rispetto alle altre proposte (dal Rapporto sul turismo enogastronomico 2020). Se la pandemia ha frenato la possibilità di vivere esperienze, la globalità dei dati mostra una crescente attenzione al tema enogastronomico e anche un nuovo profilo del turista. “Ho conferma che il turista del 2021 in Friuli Venezia Giulia è prevalentemente italiano e tra gli stranieri si profila una clientela sempre più alto spendente, ovvero propensa ad una maggiore spesa durante la vacanza. È un elemento che ci qualifica notevolmente”, ha sottolineato ancora Bini, che ha infine voluto ringraziare la Pro Loco Buri per l’organizzazione dell’evento.
Il gruppo organizzatore della Fiera, capitanato dal presidente della Pro Loco Buri di Buttrio Emilio Bardus e dal sindaco Eliano Bassi, assieme all’assessore alla promozione turistica e Città del vino Tiziano Venturini, ha dato il benvenuto a tutti nella manifestazione simbolo della cittadina collinare, ospitata a Villa di Toppo-Florio: dopo aver saltato l’edizione 2020 a causa dell’epidemia, il loro pensiero, era fondamentale ripartire quest’anno.

I premiati col sindaco Bassi.

Al termine, consegna alla Cantina produttori Cormòns del premio Eticork di Amorim e Vinibuoni d’Italia: un riconoscimento ottenuto per il Vino della Solidarietà, realizzato dalla importante cooperativa cormonese in tutte le sue fasi assieme agli utenti del centro disabili Anffas di Gorizia. Presente il presidente di questa realtà Mario Brancati assieme al direttore generale della Cantina, Alessandro Dal Zovo, che hanno ricevuto il premio da Carlos Veloso dos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia, e da Mario Busso, di Vinibuoni d’Italia. Busso ha poi consegnato a 30 cantine del territorio gli attestati Ecofriendly che ne testimoniano l’impegno ambientale. Il Vino della Solidarietà è stato degustato al termine del lavori al Cafè bistrot Le Fucine di Buttrio.

Oggi, dunque, gran finale della Fiera regionale dei vini di Buttrio. Dalle 11 alle 15 apertura all’esterno di Villa di Toppo-Florio del banco degustazioni dei vini autoctoni regionali premiati con le Corone della Guida Vinibuoni d’Italia 2021 e i vini di Buttrio, accompagnati da sfiziosità proposte da Le Fucine con l’intrattenimento musicale con il Dj Andj.
Alle 11.30 al via la Degustazione guidata Re di Coppe con i vini bianchi autoctoni nazionali a cura di Vinibuoni d’Italia, con partecipanti sia in presenza che a distanza, previa prenotazione. Dalle 18 alle 24 apertura all’esterno di Villa di Toppo-Florio del banco degustazioni dei vini autoctoni regionali premiati con le Corone della Guida Vinibuoni d’Italia 2021 e i vini di Buttrio, accompagnati ancora da sfiziosità delle Fucine e intrattenimento con Dj Andj.
Dalle 18.30 proseguono le degustazioni guidate: questa volta toccherà a Regina di Cuori con i vini rossi autoctoni nazionali a cura di Vinibuoni d’Italia con partecipanti sia in presenza che a distanza, previa prenotazione.
Alle 21 gran finale grazie allo spettacolo con musiche e parole “Il sentimento della terra”. Parole: Carlotta Del Bianco e Maurizio Mattiuzza. Musiche: Jacopo Casadio e Davide Sciacchitano.

Infine, la foto ricordo.

La Fiera regionale dei vini di Buttrio è organizzata da Pro Loco Buri e Comune di Buttrio, assieme a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, PromoturismoFvg Strada del Vino e dei Sapori, Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale tra le Pro Loco d’Italia e associazione nazionale Città del Vino. Con il supporto di Fondazione Friuli, CiviBank, Vitis Rauscedo, Le Fucine e in collaborazione con Camera di Commercio di Pordenone Udine. La rassegna enologica gode del marchio sagra di Qualità dell’Unpli.

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In copertina, un momento dell’enotalkshow condotto da Tinto mentre è collegato online l’assessore regionale Sergio Emidio Bini.

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