di Giuseppe Longo

Nemas è l’antico nome di Nimis. E’ di origine latino-celtica e con molta probabilità significa “bosco sacro”: è citato da Paolo Diacono nella sua monumentale “Historia Langobardorum” nella quale si menziona il fortilizio che sorgeva in epoca pre-romana sulle alture orientali del paese e che formava il “Castrum Nemas”. Ed è proprio questo storico toponimo che la Distilleria Giacomo Ceschia, la più vecchia del Friuli poiché fondata nel 1886, ha utilizzato per denominare una sua grappa prestigiosa, lanciata l’anno del centenario,  affiancandola alla ben più famosa Grappa di Ramandolo. Ma in trentaquattro anni anche questo prodotto ha conquistato una sua fama, sia nella versione di grappa classica bianca che stagionata in barriques di legni pregiati. Una notoriètà così consistente che oggi la Nemas fa coppia con il Gambero Rosso, tanto da figurare come sponsor della “Guida ai Ristoranti d’Italia 2021” che sarà presentata in diretta web domani, 23 novembre, alle 11.30, sul profilo Facebook dello stesso editore.

 

“Grande attenzione – anticipa a tale riguardo il Gambero Rosso, facendo riferimento ai gravi problemi causati dall’emergenza sanitaria – sarà riservata a coloro che negli ultimi mesi sono riusciti a reinventarsi con coerenza e originalità, per raggiungere i propri clienti anche in periodo di restrizioni e chiusure, elaborando convincenti proposte di food delivery o mettendosi in gioco davanti alla continua necessità di ripensare la propria offerta e le modalità di servizio”.
Una bella soddisfazione, dunque, oltre che un punto d’orgoglio, per la storica azienda di Nimis fondata proprio da Giacomo Ceschia 134 anni fa e che ideò la mitica fiaschetta impagliata della ricordata Grappa di Ramandolo, ottenuta distillando le vinacce di Verduzzo friulano, varietà autoctona che dà origine al Ramandolo Docg. Ceschia, ancora giovanissimo, aveva infatti intuito le potenzialità racchiuse in quei sottoprodotti della vinificazione e per trasformarli girava di casa in casa con un rudimentale alambicco. Quindi dette vita a una piccola distilleria che registrò una progressiva crescita, non solo come strutture ma anche come produzione di qualità, e che ricevette particolare impulso dalla conduzione di Guido Barchiesi, che aveva sposato Maria Ceschia, figlia di Giacomo. Poi, l’inserimento dei figli che ne hanno continuato l’attività nel ricordo del grande nonno. Ma nell’azienda si è registrato un eccezionale salto di qualità in seguito al suo ingresso nel Gruppo Molinari, la famosa azienda di Civitavecchia nota in tutto il mondo per la Sambuca e che, tra i suoi prodotti, da quasi una decina d’anni vanta proprio questi distillati. Come appunto la storica Grappa di Ramandolo e la ormai storica Nemas la cui notorietà si consolida ulteriormente anche grazie a questa importante intesa con il Gambero Rosso per presentare i migliori ristoranti del Belpaese. Proprio nel ricordo dell’antico nome di Nimis.

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In copertina, le barriques di invecchiamento della grappa e qui sopra Giacomo Ceschia, fondatore della distilelleria nel 1886.

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