Come già annunciato, stamane a Villa Nachini Cabassi, a Corno di Rosazzo, c’è un incontro tecnico dedicato alla viticoltura biologica, aperto a viticoltori e tecnici, con lo scopo di analizzare assieme l’andamento della stagione e fare tesoro di quanto appreso in un’annata difficile come quella appena conclusa.
«Nonostante le tante voci sulle estreme difficoltà in cui la viticoltura bio verserebbe causa andamento meteo particolarmente sfidante, i dati veri – si legge in un comunicato dell’Aiab Fvg – dicono qualcosa di ben diverso: sia nella gestione della peronospora, quest’anno particolarmente aggressiva a causa delle frequenti piogge, che nei casi di recrudescenza della flavescenza, il biologico si è difeso molto bene! Ciò, dove la viticoltura ha una chiara vocazionalità… ma il biologico è proprio il metodo in grado di esaltarne valenze e qualità… e dove i viticoltori sono preparati, soprattutto nella gestione agronomica del vigneto. Se lo scorso anno – prosegue Aiab – c’è stata evidente dimostrazione di come una razionale gestione “biologica” del suolo possa fare la differenza quando l’acqua è scarsa, quest’anno abbiamo palesi dimostrazioni di come la stessa gestione lungimirante del suolo faccia la differenza quando l’acqua è troppa, quando i patogeni sono favoriti dal clima e non si possa solo fare affidamento sulle molecole di fitofarmaci».
«La viticoltura biologica di successo – aggiunge la nota – considera l’intero sistema e ragiona sul lungo periodo: temi come la già citata gestione del suolo o la presenza di elevata biodiversità all’interno e attorno al vigneto sono parte integrante della strategia per la difesa e non possono essere considerate in modo disgiunto. Proprio di fronte alle difficoltà o a situazioni nuove, la viticoltura biologica usa e produce molta conoscenza, consapevole della rapida evoluzione del contesto legata al clima e alla necessità di essere preparati per l’imprevedibile».
Pertanto, a chiusura di un’altra “annata difficile”, oggi a Corno di Rosazzo saranno condivise osservazioni, esperienze ed evidenze scientifiche di chi fa viticoltura biologica con competenza e visione di sistema, producendo “nuova conoscenza”, l’input di cui il biologico è davvero “intensivo”. Un’approfondita analisi della stagione prenderà spunto, come già riferito ieri, dall’introduzione di Enzo Mescalchin, ricercatore ben noto anche in regione e già coordinatore dell’Unità Agricoltura Biologica presso la Fondazione Mach. Ad ampliare la sfera delle esperienze contribuirà Stephane Becquet, responsabile viticoltura biologica di Itab. A seguire le esperienze di Davide Mosetti, Federico Tacoli e Antonio Noacco ed interventi programmati, assieme a quelli di tutti i viticoltori presenti, di Francesco Degano e Gianluca Gori.

L’evento è organizzato da Edilador srl con il supporto scientifico di AIAB FVG e grazie al sostegno economico di ERSA FVG. La partecipazione è libera e gratuita.

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