di Claudio Soranzo

Ormai le panchine colorate, posizionate un po’ dappertutto, sono diventate il simbolo dell’incontro, della sosta e del pensiero che ne deriva in ottica ecologica, turistica ed esperenziale. Così anche i produttori della Ribolla di Oslavia hanno avuto la splendida idea di posizionarne alcune nei pressi dei loro poderi, per invitare il visitatore a sedersi per riposare un po’, ammirare il panorama e andare alla ricerca del vignaiolo di riferimento.  Sono sette le panchine arancione che sono state posizionate sulle alture di Oslavia, nei pressi delle sette cantine produttrici aderenti ad Apro, l’Associazione dei produttori della Ribolla di Oslavia, e dai primi di maggio faranno da punto di ritrovo, o di tappa, di un tour da percorrere a piedi, diviso in tre appuntamenti, per poter visitare anche le cantine e assaggiare il prelibato vino che si produce principalmente nel territorio vocato sulle alture di Gorizia.

I percorsi nei vigneti, che inizieranno sabato 8 maggio – Covid permettendo -, sono stati organizzati in collaborazione con Ecoturismo Friuli Venezia Giulia e coordinati dall’abile guida turistica Sabrina Pellizon, esperta locale di turismo esperenziale fatto di scoperte, incontri ed emozioni, che poi si mantengono nei ricordi più belli. Verranno organizzati dei piccoli gruppi di partecipanti, che in un pomeriggio saranno guidati verso un’esperienza da gestire in sicurezza, al punto da poter fornire a ogni wine lover la possibilità di immergersi, con i suoi tempi, nel racconto di Oslavia.

Ma vediamo ora quali sono le sette wineries riunite nell’Apro, per perseguire intenti comuni e fornire un prodotto di estrema qualità. Iniziamo da Dario Princic la cui cantina si trova in via Ossario, per continuare con Fiegl e Gravner, entrambi in via Lenzuolo Bianco; poi troviamo Il Carpino in località Sovenza a San Floriano del Collio, La Castellada in località Oslavia, Primosic in via Madonnina e Radikon in località Tre Buchi. Sette note realtà che danno vita alla coltivazione e alla successiva produzione della Ribolla gialla d’Oslavia, un vino spettacolare derivato da un vitigno autoctono grazie a un mix irripetibile di condizioni climatiche e impasto del terreno. Non solo: c’è dentro tutta l’esperienza e la conoscenza dei vignaioli, elevata ad arte, e la ricerca ostinata di affermare la propria identità. La sintesi che ne consegue è una straordinaria eleganza di aromi e profumi, sia nel corpo che nell’anima del vino, altrove irripetibili.
Così, in un ampio fazzoletto di terra sul colle di Oslavia, culla della viticolura del Collio, la zona vinicola più importante del Friuli Venezia Giulia, sono state installate le “7 sorelle”, le panchine “orange” del colore della Ribolla, che faranno da punto di partenza per le escursioni nei vigneti e nelle cantine attigue. Il loro significato è racchiuso anche nell’invito al visitatore a trovarle, a sedersi, ammirare il panorama e scoprire la storia e il futuro della terra che c’è sotto di esse. A sconfinare infine con lo sguardo verso la ridente pianura, cercando di scorgere, in lontananza, il mare.

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In copertina, una delle panchine arancione; all’interno, un’altra e alcune immagini delle prestigiosa viticoltura di Oslavia.

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