(g.l.) Giornata importante per Assoenologi Fvg. Tutti gli aderenti, che attualmente sono più di 250, sono infatti invitati a partecipare all’assemblea sezionale che, in videoconferenza, si terrà alle 17 con all’ordine del giorno la prolusione del presidente della Sezione Friuli Venezia Giulia, Rodolfo Rizzi, e la relazione del presidente nazionale o di un suo delegato. Alle 18 seguirà l’assemblea sezionale separata. Gli incontri odierni faranno da apripista all’assemblea generale che si terrà martedì 22 giugno.


Anche i tecnici della vite e del vino del Friuli Venezia Giulia oggi faranno, dunque, il punto su un momento difficile per il settore che, a causa dell’emergenza pandemica e dei provvedimenti emessi per contrastarla, soffre molto anche a causa della pressoché completa chiusura della ristorazione. Sono riuniti nella loro associazione da ben 47 anni: l’anno di fondazione della sezione è infatti il 1974 ed il “battesimo” avvenne in concomitanza con il Congresso nazionale organizzato ad Udine. Primo presidente fu Pietro Pittaro e Giuseppe Ceschin fu nominato rappresentante nazionale. «Mentre a livello locale – si legge una nota Assoenologi – si tesseva con pazienza una rete di contatti atti a far crescere gli iscritti, non mancò chi contribuì allo sviluppo del settore apportando idee molto innovative. Doveroso in questo contesto ricordare il progetto realizzato a Carema (Torino) da Gaspare Buscemi che fu il primo “Enotecnico Condotto” d’Italia. Buscemi, dopo sei anni, assunse la presidenza della Sezione, mentre Pittaro passò al consiglio nazionale. Furono anni di intensa attività, si moltiplicarono i momenti di aggiornamento tecnico con relatori anche di fama mondiale e con viaggi all’estero, mentre notevole interesse iniziavano a riscuotere le degustazioni. Nel 1985 Pietro Pittaro, che aveva assunto la carica di presidente di Sezione e di consigliere nazionale, fu eletto presidente del Centro regionale vitivinicolo del Friuli Venezia Giulia e divenne vicepresidente nazionale dell’Assoenologi, per assumerne la presidenza nel 1987, mentre la presidenza della Sezione passò al collega Alvano Moreale. Il titolo di enologo approvato con la legge 129 del 1991 vide la Sezione Friuli Venezia Giulia gratificata in quanto un così importante traguardo era stato raggiunto sotto la presidenza nazionale di un suo associato».
E ancora: «Nel 1996 Pittaro lasciò la presidenza dell’Assoenologi per assumere quella dell’Union Internationale des Oenologues. Nel 1999 Alvano Monreale passò la presidenza della Sezione a Stefano Trinco, mentre a rappresentare la Sezione in consiglio nazionale vennero designati Adriano Teston e Paolo Valdesolo che, con entusiasmo e concretezza, si prodigarono per favorire una sempre migliore crescita associativa. Nel 2004 Trinco passò il testimone a Teston che con Rodolfo Rizzi rappresentò la Sezione Friuli Venezia Giulia a livello nazionale. Dal 2007 al 2010 Paolo Valdesolo affiancò Rizzi nel Consiglio nazionale. L’Assemblea del 9 aprile 2013 a Verona elesse in Consiglio nazionale, oltre a Rodolfo Rizzi, Daniele Calzavara. Nel 2018 venne organizzato a Trieste il 73° Congresso nazionale».
Si ricorda infine che l’assemblea, riunitasi alla Cantina di Bertiolo il 25 marzo 2019, ha eletto il Comitato di Sezione, che risulta così composto: Luca Belluzzo, Daniele Calzavara (consigliere nazionale), Robert Figelj, Matteo Lovo (vicepresidente), Roberto Marcolini, Ivan Molaro, Chiara Peresani (Assogiovani), Rodolfo Rizzi (presidente e consigliere nazionale), Sergio Schinella (vicepresidente), Egon Vazzoler (segretario) e Gino Vendrame. Come detto, oggi la Sezione conta oltre 250 soci.

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In copertina il presidente sezionale Rodolfo Rizzi e all’interno il presidente nazionale Riccardo Cotarella con Pietro Pittaro durante il Congresso nazionale Assoenologi 2018  di Trieste.

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