di Silvio Bini

RONCHIS – La polenta in Friuli è la madre di tutte le pietanze. Povera di sostanza, ma sontuosa quando si unisce ai piatti forti della cucina nostrana. A Ronchis le hanno dedicato perfino una festa. Sei giorni (venerdì, sabato, domenica, dal 4 al 13 ottobre) per recuperare i profumi della tradizione contadina, lo spirito della vita semplice, in definitiva, per farsi cullare dai pensieri lenti e dalla nostalgia.
La Festa della polenta è stata il primo pensiero della neonata Pro Loco, nel 2008. A chissà chi è venuto in mente di accostarle la carne di bisonte, che, in quegli anni, forse si cercava di introdurre nell’allevamento italiano. Non pare essere andata poi così bene, fino ad oggi, 2019, anno della rinascita del bisonte italiano e, forse, dei consumi. Finora il consumo, comunque limitato, era di carne di bisonte americano.

I bisonti e…

La carne di bisonte ha tante belle qualità. Magra e leggermente dolce, è poverissima di grassi saturi (meno di manzo, pollo, maiale o salmone) e quindi colesterolo , oltre che ricca di omega3 e di ferro, ed è particolarmente dotata di fosforo, rame, zinco e vitamine B6 e B12 , essenziali per il sistema immunitario (www.mondodel gusto.it). La festa di Ronchis è rimasta fedele alla scelta originale e quest’anno il bisonte è ancora lì, accanto alla polenta, a farle da compagno di piatti succulenti e, per diversi aspetti, ancora alternativi. Attorno al piatto principe, girano poi altre specialità, come il frico, tipico friulano per eccellenza, ma anche gli immancabili calamari e le emergenti Wienerschnitzel. Ci sono poi anche i menu per i bambini, perché la festa della polenta e del bisonte di Ronchis, può non sembrare dal titolo, è una kermesse dove i bimbi sono protagonisti.

… e la loro pregiata carne.

Domenica prossima, ci sarà infatti Eco-Arte con laboratori creativi sul riciclo, dove l’Anthea Art Studio intratterrà i bambini, che saranno di scena anche sabato sera (ore 20.30) con “Un molto speciale Porta a Porta” del Laboratorio di letture e teatro del Progetto Scuola Integrata. Seguirà la rappresentazione teatrale “3 etti d’ amore. Tagliato fino, grazie“, un leggero viaggio sul male di sempre, con Giulia Bornacin e Michele Albini, insegnanti di recitazione della scuola Accademia Balletto di Ronchis.
Il “bon odôr di polente” sarà il suggello anche al gemellaggio di Ronchis con Montboucher-sur-Jabron, un Comune francese della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi (cena con gli ospiti, venerdì 4, alle 21.30 e sabato 5, alle 20). Nelle due domeniche, saranno presenti le bancarelle degli hobbisti e in quella finale ci saranno “Ronchis in vetrina” e “L’ orto in piazza”. Il Centro di aggregazione giovanile darà vita a giochi da tavolo. La musica, naturalmente, accompagnerà tutte le serate con i Los Sbafos (musica e cabaret), gli Hanky Panky, il Sand of gospel di Lignano, il Gruppo pop-rock Miroirs, mentre la chiusura sarà con la musica e il ballo dell’ Accademia Balletto.

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In copertina, la polenta grande protagonista della bella festa di Ronchis a due passi da Latisana.

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