di Giuseppe Longo

Vini dolci, ottenuti dopo un lungo appassimento, che ha visto pure l’azione della muffa nobile, in scena oggi a “Ein Prosit” che, dopo l’anteprima di Tarvisio, gira ormai a pieno regime nella sua nuova location nel centro storico di Udine, dove si susseguiranno fino a lunedì prossimo, con punte di altissimo interesse soprattutto nel fine settimana, innumerevoli proposte che fanno perno sull’eccellenza enogastronomica del Friuli Venezia Giulia, ma non solo, con protagonisti i più bei nomi della ristorazione di questo particolare momento che vede la cucina trionfare in tutti i mezzi di comunicazione, oltre che sui social.
E fra i tanti appuntamenti in calendario per la giornata odierna, fermiamo l’attenzione proprio su uno molto particolare che non mancherà di suscitare interesse. All’Osteria Da Michele, in via Paolo Sarpi, ci sarà infatti in Gran Tour europeo dei nobili… vini: dagli itinerari aristocratici del ‘700 le tappe di un viaggio fra vini da muffa nobile e formaggi erborinati.

L’enologo Lorenzo Comelli e sotto alcuni formaggi erborinati.

Ma di che cosa si tratta? E’ previsto l’assaggio di ben cinque vini (con altrettanti formaggi) ottenuti con una sovramaturazione sulla vite e con una esposizione dei grappoli alle azioni appunto della muffa nobile: Ramandolo ’16 dell’azienda Filippon (Udine), Comtess ’17 San Michele Appiano (Bolzano), Scacco matto ’15 Fattoria Zerbina (Ravenna), Rieslingtrieren Auslese ’14 Zum eulentrum (Germania), Chateau doisy daene ’09 (Francia). Ma dal Paese d’Oltralpe si potrà degustare anche il famosissimo Chateau d’Yquem con il foie grass.

Per quanto riguarda in particolare il Vigneto Fvg, sarà appunto in scena il Ramandolo Docg dell’azienda Filippon di Lorenzo Comelli, il quale nelle sue vigne di Nimis sottopone i preziosi grappoli di Verduzzo a una lunghissima maturazione sulle piante, dove i grappoli, oltre a subire un appassimento naturale che porta a una concentrazione degli zuccheri, consente anche un attacco di muffe nobili – da non confondere con la muffa grigia (Botrytis cinerea) , dannosissima, perché insedia i germi della fermentazione acetica –, le quali attribuiscono al nuovo vino aromi e profumi tutti speciali, che ricordano quelli che si colgono tra i grandi bianchi del Reno. Comelli, enologo con studi nel prestigioso Istituto di San Michele all’Adige, a Trento, visto anche l’ottimo stato sanitario, lascerà anche quest’anno le uve sulle viti molto a lungo, come avvenne proprio per il vino oggi in degustazione a Udine, derivato dalla vendemmia 2016. Caso vuole che, proprio di quella stagione, possiamo corredare queste brevi note con alcune fotografie molto significative scattate il 15 novembre proprio di tre anni fa e che “spiegano” chiaramente il procedimento usato da Comelli – Filippon, appunto, dallo storico soprannome della sua famiglia – per ottenere questo autentico nettare, emblematico di quell’Oro di Ramandolo che tornerà in scena il 9 novembre. Ma che oggi chi lo desidera lo potrà degustare proprio all’Osteria Da Michele, nell’ambito di Ein Prosit nuovo formato, assieme ad altri splendidi vini ottenuti con la tecnica “sposata” anche da Lorenzo Comelli per il suo Ramandolo Docg.

Nimis, i grappoli di Verduzzo in appassimento il 15 novembre 2016.

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In copertina, i grappoli di Verduzzo sottoposti da Lorenzo Comelli a sovramaturazione sulla vite.

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