La Regione Fvg ha imboccato la strada per costituire un nuovo autonomo Organismo pagatore degli aiuti comunitari per il Friuli Venezia Giulia che sarà operativo per effettuare i pagamenti dal 2024 e consentirà all’Amministrazione regionale di affrancarsi dalla gestione dell’organismo pagatore nazionale Agea. Lo ha riferito alla II Commissione consiliare l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, il quale ha illustrato, come informa Arc, le motivazioni che hanno portato a questa scelta e le modalità da adottare per avviare l’iter di costituzione del nuovo organismo.

L’assessore Stefano Zannier.


«Il ritardo nei pagamenti da parte di Agea è ormai strutturale», ha affermato Zannier annunciando che ci sarebbe stato un incontro tra il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, tutti gli assessori regionali competenti e i vertici di Agea per fare il punto su alcune criticità. «Nel frattempo – ha aggiunto l’assessore -, altre Regioni tra cui Marche, Abruzzo e Campania, stanno uscendo dal sistema Agea che ad oggi gestisce solo 13 Regioni su venti e domani potrebbe gestirne nove».
Come ha spiegato l’esponente della Giunta Fedriga, la prima ipotesi, ovvero l’adesione del Friuli Venezia Giulia all’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa) risultava preferibile, ma è stata poi abbandonata a fronte di alcuni approfondimenti tecnico-amministrativi. «Hanno pesato sia valutazioni relative agli oneri delle risorse umane per la Regione Veneto, sia la procedura di riconoscimento, che secondo il Mipaaf non si sarebbe potuta limitare a un aggiornamento del riconoscimento di Avepa per l’estensione delle funzioni, ma avrebbe dovuto ripercorrere integralmente l’iter come nel caso di un’istituzione ex novo», ha spiegato l’assessore.
«Abbiamo quindi deciso di costituire un organismo pagatore interamente interno al Friuli Venezia Giulia con una dotazione organica propria», ha dichiarato Zannier. Ulteriori valutazioni tecniche hanno portato alla decisione di costituire una componente interna all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia (Ersa), con una direzione a sé stante distinta da quella di Ersa che ne garantisca l’autonomia e una struttura amministrativa simile a quella del Veneto, ma proporzionalmente adeguata alle procedure di cui l’organismo pagatore si dovrà fare carico. «Attualmente stiamo ancora valutando se portare in carico al nuovo organismo sia la gestione del primo che del secondo pilastro della Programmazione comunitaria o se affidargli inizialmente solo una gestione parziale. Di certo, il passaggio avverrà gradualmente e valuteremo in corso d’opera se sia più opportuno abbandonare del tutto Agea o lasciare in capo ad essa alcune gestioni, almeno provvisoriamente», ha aggiunto il titolare dell’Agricoltura Fvg. Per rendere operativa la struttura verranno avviati percorsi assunzionali specifici per dotarsi di una pianta organica attualmente stimata in 53 addetti, con un costo medio nei prossimi anni attorno ai 3 milioni di euro l’anno. «È una scelta ambiziosa e complessa – ha rimarcato Zannier -, ma divenuta necessaria se si considera che l’attuale capacità di pagamento è di alcuni mesi, mentre il Veneto con Avepa impiega 45 giorni a liquidare i beneficiari». L’attuale Programmazione agricola comunitaria (Pac), prorogata a causa del Covid fino al 2023, conta su una dotazione finanziaria del solo Psr di 398 milioni di euro; la prossima programmazione, che abbraccerà l’arco temporale 2023-2027, dovrebbe assegnare al Friuli Venezia Giulia una dotazione ancora incerta, ma comunque del medesimo ordine di grandezza rapportata alle sole cinque annualità.

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In copertina, si provvede all’aratura dei terreni in vista delle semine.

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