Il Miglior Sommelier del Veneto 2023 è Federico Domeneghetti, professionista della delegazione di Padova che ha saputo conquistare il favore della Giuria grazie alla disinvoltura con cui ha affrontato le prove tecniche, vincendo così un viaggio studio in Portogallo, oltre all’ammissione di diritto alla Semifinale del Concorso Miglior Sommelier d’Italia 2023. Inoltre, in veste di ambasciatore del vino veneto a livello nazionale, Domeneghetti potrà essere coinvolto in eventi e attività di comunicazione legati ai vini della regione fino alla prossima edizione del Concorso. “Raggiungere questo traguardo è una grande emozione – afferma –. Faccio il sommelier di professione e misurarmi con altri professionisti mi aiuta a dare il massimo e a migliorare tutti i giorni. Ringrazio di cuore Ais Veneto e la delegazione di Padova per il supporto prezioso che mi hanno offerto lungo questo percorso, così come tutte le persone che mi sono state vicine”.
“Il Concorso di quest’anno – afferma Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto – è stato particolarmente importante perché abbiamo registrato un aumento significativo nel numero degli iscritti, a dimostrazione di quanto il settore della sommellerie sia in crescita e quanto sia forte l’interesse dei professionisti del vino in Veneto”. Il Concorso Miglior Sommelier del Veneto è l’appuntamento annuale organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Veneto in collaborazione con Ais nazionale, che ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere la figura professionale, nonché diffondere la cultura enologica.
Sono 19 i soci di Ais Veneto che hanno partecipato all’edizione 2023, andata in scena lunedì 2 ottobre a Longarone, per il secondo anno consecutivo, all’interno del programma di Dolomiti HoReCa, articolandosi in due fasi distinte. Durante la mattinata, nella sede dell’Istituto Professionale Alberghiero di Stato Dolomieu, si è tenuta la prova scritta consistente in una relazione dettagliata, finalizzata a valutare la preparazione tecnica e teorica dei partecipanti, e in un’analisi organolettica di due vini regionali. I tre migliori concorrenti, Federico Domeneghetti della delegazione di Padova, Enrico Panizzuti della delegazione di Venezia e Aldo Naddeo della delegazione di Verona, hanno avuto accesso alle finali svoltesi nel pomeriggio a Longarone Fiere, dove hanno affrontato la degustazione alla cieca di un vino della regione con domande di approfondimento, il riconoscimento di quattro distillati da tutto il mondo, un abbinamento formulato dalla Giuria e prove di accoglienza, servizio al tavolo con decantazione e comunicazione del vino.
La Giuria di esperti che ha eletto Federico Domeneghetti Miglior Sommelier del Veneto è stata composta da Sandro Camilli, presidente Ais Italia; Marco Aldegheri, vicepresidente Ais Italia; Carlos Santos, amministratore delegato Amorim Cork Italia Spa; Michele Manca, Miglior Sommelier del Veneto 2022; Andrea Maschio della distilleria Maschio Bonaventura; Maurizio Zanolla, responsabile area concorsi AIS Italia.

Intanto, il già citato Michele Manca è risultato vincitore del terzo Trofeo Nazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2023, organizzato da Ais Veneto in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg. Il concorso che ha visto il Sommelier di Rovigo conquistare il primo posto nella competizione si è tenuto nella sede del Consorzio, a Pieve Di Soligo (Treviso), dopo tre giorni dedicati all’alta formazione sul Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Dal 2004 ad oggi, Manca ha lavorato in Italia e all’estero all’interno di importanti realtà ristorative, scalando tutti i ruoli gerarchici del settore di sala, da Commis de Rang a Restaurant Manager. Nel 2012 ha conseguito la Laurea in Economia e Gestione di Impresa a Ferrara e nel 2014 si è diplomato Sommelier Ais. Direttore di Corso, referente panel per la propria Delegazione, degustatore Ufficiale e, appunto, Miglior Sommelier del Veneto 2022, si è recentemente classificato terzo al Master Chianti Classico 2023 e secondo al Gran Premio Sagrantino 2023. Attualmente lavora come Docente di Sala e Vendita presso l’Ipsaa “Bellini” di Trecenta (Rovigo) e come consulente presso alcune realtà ristorative.
“Sono orgoglioso – ha detto Michele Manca – di aver ottenuto questo riconoscimento e di rappresentare il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg nel corso del prossimo anno. Un risultato ottenuto grazie a un grande impegno e allo studio costante del territorio, delle sue peculiarità e delle aziende che ne fanno parte. Studiare, visitare la denominazione, assaggiare e ancora mettere alla prova le proprie conoscenze è il modo migliore di conoscere un vino e il territorio in cui nasce e di cui il calice si fa ambasciatore”. “Lavorare in sinergia con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – spiega il presidente Breda – ci permette di raccontare quanto il vino sia parte fondamentale del territorio e del suo paesaggio. Sono state tre giornate interamente dedicate all’alta formazione sull’areale produttivo riservate a comunicatori e operatori del settore che, partecipando a conferenze, seminari e visite al territorio, hanno avuto modo di aggiornarsi e di ammirare dal vivo tutta la bellezza di queste colline uniche al mondo dichiarate sito Patrimonio dell’Umanità Unesco”.
“Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg lavora da sempre nel segno dell’eccellenza – afferma la presidente Elvira Bortolomiol –. Lavorare sui primi comunicatori del nostro vino è un passo fondamentale per garantire che il nostro prodotto sia presentato correttamente al consumatore e sia valorizzato come merita. Conoscere a fondo il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg significa conoscere uno dei prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo, per questo abbiamo condotto i partecipanti in visita al territorio così che potessero cogliere l’intensità e la qualità del lavoro che ogni giorno ferve sulle nostre Rive come nelle nostre cantine. Il Trofeo Nazionale del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è un momento di approfondimento e promozione del nostro prodotto ormai imprescindibile”.

Infine, tra settembre e ottobre – appuntamenti sono previsti anche all’inizio della prossima settimana – sono andati in scena i nuovi percorsi formativi di Ais Veneto dedicati a chi vuole diventare sommelier: in tutto 35 corsi, suddivisi in tre livelli, distribuiti capillarmente in tutta la regione. “Da sempre – afferma il presidente Breda – il nostro scopo è formare i comunicatori del vino. Ogni anno i corsi si rinnovano seguendo l’evoluzione del panorama vitivinicolo per dare ai futuri sommelier gli strumenti più idonei per affrontare le sfide del futuro. I questionari sottoposti ai corsisti riguardanti il grado di soddisfazione del percorso formativo hanno sottolineato un sempre maggiore interesse per l’enoturismo: chiedendo quali contenuti potessero rendere più stimolante la vita associativa, l’83% ha risposto indicando un maggior numero di eventi e una maggiore conoscenza degli itinerari enogastronomici. Se da un lato tutto ciò rappresenta un segno inequivocabile dell’importanza che l’enoturismo sta acquisendo, dall’altro, per Ais, rappresenta un obiettivo su cui puntare offrendo ai soci e ai nuovi iscritti più opportunità per vivere e conoscere il territorio, anche attraverso i nuovi corsi di formazione”.
Nei corsi di primo livello è stato possibile studiare elementi di viticoltura, di enologia e del servizio che rappresentano le basi della professione del Sommelier, a partire dalla corretta temperatura di mescita del vino fino all’organizzazione e alla gestione della cantina. Durante le lezioni, oltre che di vino, si è parlato anche di birre e distillati, il tutto costantemente accompagnato da prove teoriche e pratiche sulla tecnica di degustazione. Il secondo livello ha preso in esame le più importanti zone vitivinicole italiane ed estere e consente di cogliere il legame indissolubile tra vino e territorio. Il perfezionamento costante della tecnica di degustazione diventa così elemento discriminante per apprezzare ogni singola sfumatura ed esprimere un giudizio professionale e oggettivo. Nel terzo livello si è affrontata, invece, la tecnica della degustazione del cibo e del suo abbinamento con il vino attraverso prove pratiche di assaggio con le diverse tipologie di alimenti e di preparazioni. Al termine dell’intero percorso formativo è previsto un esame di abilitazione, superato il quale si consegue il titolo di Sommelier Ais.

Gustus, Doc Colli Berici
festeggia oggi e domani
le sue 50 vendemmie

La Doc Colli Berici e Vicenza si appresta a celebrare i suoi primi 50 anni a Gustus – Vini e Sapori di Vicenza. La manifestazione, in programma oggi e domani al Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, sarà un appuntamento imperdibile per gli amanti del vino. Proprio in questi giorni si avvia al termine la vendemmia – in questi ultimi giorni si stanno raccogliendo le uve Garganega e si sta ultimando con Cabernet sauvignon e Carmenère – che conferma l’ottima annata, con dati analitici che confermano la qualità eccezionale delle uve e una quantità in linea con le aspettative. I soci viticoltori della Doc sono riusciti a superare le difficoltà provocate dall’alta pressione peronosporica e dai lievi fenomeni grandinigeni che si sono verificati tra metà luglio e agosto. Le uve portate in cantina sono sane e promettono grandi vini, soprattutto rossi. Per gestire in modo ottimale i diversi tempi di maturazione, i produttori hanno saputo pianificare in più passaggi la raccolta, che ha garantito la massima qualità della produzione. “L’annata 2023 riveste un significato speciale non solo perché è la nostra cinquantesima vendemmia – afferma Silvio Dani, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Berici e Vicenza –, ma anche e soprattutto perché la raccolta di quest’anno è stata un banco di prova impegnativo che ha prodotto risultati sorprendenti: un traguardo straordinario e simbolico che testimonia la continua dedizione e passione dei nostri viticoltori per la produzione di vini di alta qualità, come si potrà constatare a Gustus”.
Gustus – Vini e Sapori di Vicenza si prepara dunque a diventare il palcoscenico principale per celebrare la Doc Colli Berici. Il direttore dei Consorzio Giovanni Ponchia sottolinea l’eccezionale rilevanza di questa edizione: “Sarà un’occasione straordinaria per celebrare la longevità della Doc, e non potremmo essere più felici di farlo, anche grazie alla masterclass di sabato che proporrà vini di 50 anni fa”. Grande la rappresentatività enologica del territorio con ben 30 produttori dei Colli Berici e 7 aziende di Gambellara, per un totale di 120 etichette in degustazione. Oltre ai banchi d’assaggio, aperti al pubblico dalle 17 alle 22 di oggi e dalle 17 alle 21 di domenica, gli ospiti potranno deliziarsi con cibo di eccellenza. Grazie ai finger food della bottega gastronomica I Giovani Leoni di Lonigo e degli chef de Il Camaleonte di Alonte, Gustus offrirà un’esperienza gastronomica unica, arricchita dall’intrattenimento jazz eseguito dagli studenti del Conservatorio.
Gustus si avvale della collaborazione con i sommelier di Ais Veneto e dei partner di qualità Asiago Formaggio Dop, Monte Veronese Formaggio Dop e Salumificio Castelli. I biglietti per i banchi di assaggio saranno disponibili all’ingresso al costo di 20 euro, oppure si possono acquistare in prevendita sul sito di Gustus al prezzo di 15 euro. La riduzione sarà applicata anche a tutti i soci Ais, Onav, Fisar, Fis e Slow Food che sceglieranno di acquistare il biglietto all’ingresso dell’evento. Ogni biglietto includerà un calice, un coupon per degustazioni libere e un piatto di specialità gastronomiche. Già sold-out invece le masterclass di oggi e domani.

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In copertina, Federico Domeneghetti raggiante per la vittoria; all’interno, con i finalisti e il presidente di Ais Veneto Gianpaolo Breda. Quindi, Michele Manca, affermatosi al Trofeo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg 2023 e uno scorcio dei Colli Berici.

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