di Giuseppe Longo

Quando parliamo soprattutto di vino, siamo ancora abituati a distinguere quello di qualità da quello da tavola con la sigla Doc, quella cioè che risale alla legge del lontano 1963 istitutiva delle denominazioni di origine controllata (e garantita), prima che ancora se ne occupasse la Comunità europea che poi le fece rientrare sotto l’ombrello dei Vqprd. E proprio a quella storica normativa si attinse per istituire dapprima la Doc Collio e quindi tutte le altre che hanno via via ricoperto il territorio del Vigneto Fvg, fino a giungere alle Docg Ramandolo, Picolit e Rosazzo.
Ma con l’evoluzione delle norme comunitarie, anche i vini sono stati trasferiti sotto la sigla Dop, denominazione di origine protetta, anche se tutti – compreso chi scrive – continuiamo ostinatamente chiamarli Doc. E fra i Dop rientrano anche i prodotti agroalimentari di pregio, come il prosciutto di San Daniele e il formaggio Montasio, mentre il prosciutto di Sauris è fra gli Igp. L’Unione Europea ritiene, però, che la normativa sia superata, tanto che intende ripensare appunto la disciplina che sovrintende alle Dop, fruendo a tale riguardo di un sondaggio d’opinione che ha appena avviato sulla rete. “L’attuale modello è datato rispetto agli attuali stili di consumo e all’evoluzione del mercato”, conferma anche Claudio Filipuzzi, presidente di Agrifood Fvg.

Il presidente Claudio Filipuzzi.

La Commissione europea ha pertanto lanciato a inizio mese una consultazione pubblica sulle indicazioni geografiche (IG) e le specialità tradizionali garantite (STG), entrambi elementi chiave della politica europea sulla qualità dei prodotti agroalimentari. Sta raccogliendo cioè spunti su una revisione di tutta la disciplina che circa 3.000 prodotti agroalimentari, dagli alimenti Dop alle Igt, e appunto ai vini. Un patrimonio che rappresenta anche per il Friuli-Venezia Giulia una importante componente storica ed economica della propria produzione agroalimentare.
Questa consultazione, nello specifico, si rivolge al pubblico e agli stakeholder (produttori, trasformatori di prodotti agroalimentari, autorità nazionali e mondo della ricerca). L’obiettivo della consultazione consiste nel raccogliere feedback da parte degli interessati sulla comprensione delle politiche messe in campo dall’UE per la tutela degli operatori e sulla percezione da parte di questi ultimi dei sistemi di qualità in vigore. Alla consultazione on line possono rispondere tutte le parti interessate: Regioni, produttori, trasformatori, centri di ricerca, università ed esperti di IG, ma anche privati cittadini. Avranno tempo di farlo fino al 27 gennaio prossimo.

“L’attuale modello si sta dimostrando datato rispetto agli stili di consumo alimentare, all’evoluzione dei mercati internazionali, alle tecniche produttive  oltre che ai moderni sistemi di tracciabilità che si stanno affermando – commenta appunto il presidente  Filipuzzi –, non a caso in molti casi di Dop e Igp, anche nella nostra regione, i disciplinari oggi appaiono più come zavorre che come vantaggi competitivi per l’adeguata remunerazione del produttore e per la garanzia di qualità del consumatore. Qualche innovazione recentemente c’è stata, come l’unificazione dell’attività ispettiva nelle aziende da parte delle autorità sanitarie e di controllo delle indicazioni geografiche… finora si lavorava a comparti stagni e un produttore riceveva tante visite quante sono le autorità. Questo non è certo sufficiente e anche l’Unione Europea evidentemente si è accorta che è giunto il momento storico per una rivisitazione complessiva del sistema”.
Per cui è arrivata l’ora, secondo appunto l’Ue, anche in questo settore di una profonda revisione per adeguare la normativa alle nuove realtà e alle evoluzioni che il comparto agroalimentare – cominciando proprio dai vini – ha registrato anche in Italia e pure in Friuli Venezia Giulia. E le indicazioni che saranno fornite soprattutto dal mondo produttivo, che più di altri conoscono i problemi dell’importante comparto economico, saranno utili per giungere a una normativa più adatta ai tempi. E soprattutto che sia effettivamente di sostegno alla produzione e alla sua valorizzazione.

Prosciutto di San Daniele e formaggio Montasio, prodotti Dop.

 

Indirizzo web della consultazione:
https://ec.europa.eu/info/news/european-commission-seeks-feedback-geographical-indications-and-traditional-quality-scheme-2019-nov-04_en

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In copertina, vini bianchi Fvg: anche per questi cambierà la normativa.

 

 

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