La recente assemblea degli oltre 160 soci della OP Cooperativa Pescatori “San Vito”, di Marano Lagunare, ha portato molte novità nel gruppo dirigente e nella progettualità dell’impresa di pesca nata nel 1951 e punto di riferimento della blu economy della Riviera friulana. Per la prima volta, infatti, per dare nuova linfa e slancio alla cooperativa, alla presidenza è stato eletto un tecnico: Sandro Caporale, vicepresidente regionale di Manageritalia, che commenta: «Su indicazione dell’assemblea sociale e di Confcooperative Fvg, Associazione di categoria alla quale la cooperativa di pescatori aderisce, mi sono messo a disposizione, con un incarico biennale, per affrontare con determinazione e impegno i tanti passaggi che ci aspettano, nel futuro prossimo, e realizzare le progettualità che il vecchio consiglio di amministrazione, in buona parte, aveva già disegnato».

Sandro Caporale


«Di questo progetto – spiega l’ex presidente e attuale consigliere d’amministrazione, Riccardo Milocco – fa parte il trasferimento della gestione diretta del Mercato Comunale la cui convenzione scadrà a fine mese di luglio, l’esternalizzazione di alcuni servizi amministrativi, e il riconoscimento europeo, avvenuto nei primi mesi del 2023, del passaggio da cooperativa a Organizzazione di produttori».
Nonostante alcuni anni di difficoltà, derivate pure dai cambiamenti biologici e ambientali avvenuti in laguna, l’OP “San Vito” mantiene un fatturato annuo di circa 7 milioni di euro e si avvia a realizzare un nuovo progetto assai ambizioso anche grazie al sostegno di Confcooperative Fvg e di FondoSviluppo Fvg che, complessivamente, hanno messo in campo 380 mila euro da aggiungere ai 500 mila euro che i soci hanno versato come capitalizzazione.
«Entro un anno, la nuova casa della Op “San Vito”, in quello che oggi è il Centro Spedizione Molluschi, sarà completata – aggiunge Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg -. Oltre ai molluschi, verranno lavorati tutti i pesci della flotta maranese che prenderanno la via del dettaglio con la realizzazione di impianti di lavaggio e preparazione del pescato. Ci sarà pure lo spazio per una pescheria vera e propria dove i consumatori potranno acquistare direttamente il frutto del lavoro quotidiano dei soci della OP. Dunque – conclude Galluà – il progetto sarà più in linea con la razionalizzazione della gestione, con l’aumento dei servizi forniti ai soci e con la valorizzazione della risorsa locale pesce con un occhio di riguardo per ciò che, in questi anni, chiedono i consumatori (turisti compresi): possibilità di acquisto di prodotti tipici, al giusto prezzo e con il minor numero di intermediari possibili accorciando la filiera “dalla barca del pescatore al piatto”».

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In copertina, alcuni pescherecci all’ormeggio e pronti a salpare a Marano Lagunare.

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