Dopo l’approvazione in plenaria della riforma delle indicazioni geografiche – con 520 voti favorevoli –, il Consorzio di tutela Doc Delle Venezie (che riunisce le produzioni di Pinot grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento) accoglie con favore e soddisfazione il nuovo sistema delineato dal regolamento europeo che disciplina, in un’unica base normativa, il settore vitivinicolo, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli. Un nuovo quadro legislativo che, pur mantenendo le specificità del settore vitivinicolo, rafforza le misure di protezione delle Indicazioni Geografiche, anche online, semplifica il processo di registrazione e consolida il ruolo centrale dei Consorzi di tutela fornendo strumenti più efficaci e utili per rispondere alle variabili dettate dal mercato e dal cambiamento climatico.

Albino Armani

Stefano Sequino

«Si tratta di un passo avanti rispetto alla capacità di valorizzazione e di tutela delle Ig – ha affermato Albino Armani, presidente del Consorzio Doc Delle Venezie – ottenuto grazie all’impegno dell’onorevole Paolo De Castro che, in qualità di relatore, ha guidato, con il supporto e la collaborazione del ministro Francesco Lollobrigida, il percorso ed i negoziati fino all’approvazione in sede di Parlamento europeo del regolamento. Una sfida importante per i Consorzi che dovranno cogliere le opportunità fornite dal nuovo sistema regolamentare».
«La posizione del Consorzio Doc Delle Venezie non può che essere favorevole di fronte a un sistema che rafforza la tutela delle specificità e delle nostre eccellenze agroalimentari», commenta Stefano Sequino, direttore del Consorzio Doc Delle Venezie, che poi aggiunge: «La riforma risponde positivamente alla necessità di sviluppare spazi di lavoro fondamentali per il futuro del settore vitivinicolo, come la sostenibilità, l’enoturismo, la capacità di vigilanza e di tutela, estesa anche ai domini online che utilizzano impropriamente i nomi protetti Dop e Igp. Rimane di fondamentale importanza il ruolo dei Consorzi nella gestione dell’offerta e delle produzioni».
Sarà ora importante – sottolinea infine l’ente di tuutela del Pinot grigio – proseguire con il lavoro di attuazione della riforma europea, per cogliere le opportunità fornite dal regolamento e consolidare il ruolo centrale dei Consorzi nel sistema delle Indicazioni geografiche.

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In copertina, il Pinot grigio nelle due tipologie: ramato e in bianco.

 

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