di Gi Elle

Meglio di così non poteva andare, anche se tuttavia qualcosa dovrà pur essere rivisto affinché la macchina organizzativa possa girare alla perfezione dall’inizio alla fine. Infatti, dopo le prime tre edizioni ospitate a Savorgnano del Torre, “Vignalonga”, per la sua quarta esperienza, si è spostata un po’ più a nord, in quel di Nimis, dove ha trovato un’ambientazione perfetta sulle colline vocate a produrre il dolce Ramandolo – il primo vino premiato dalla Docg, massimo blasone di qualità, in tutto il Friuli Venezia Giulia – poste sulle pendici e ai piedi del monte Bernadia. Una zona bellissima e di rara suggestione che si è prestata ottimamente allo scopo, cioè alla creazione di tre percorsi di varie difficoltà da proporre ai marciatori. Che hanno risposto in numero veramente massiccio all’invito degli organizzatori: oltre 1.200 persone, che hanno fruito peraltro – finalmente, dopo tanta pioggia – di una splendida giornata di sole. Della quale ha beneficiato anche la concomitante edizione di “Cantine Aperte”, la grande festa degli enonauti proposta, come sempre, dal Movimento turismo del vino Fvg.

Ambientazione perfetta, dunque, tra i vigneti che si stavano pian piano “risvegliando” – in ritardo sulla consueta tabella di marcia e soprattutto rispetto all’anno scorso, peraltro molto anticipato, a causa appunto del perdurante maltempo -, con i nuovi grappoli che timidamente cominciavano a crescere preparandosi alla fioritura. Quelli che daranno il Ramandolo 2019, ma anche il celebre Refosco, leader dei vini rossi di questa zona, la più settentrionale dei Colli orientali del Friuli. Panorami a tratti mozzafiato si sono così presentati agli occhi degli sportivi che hanno accolto ben volentieri l’invito ad andare a  scoprire dove si produce il vino, non tanto nelle cantine – che poi, come noto, è proprio questo il messaggio di Mtv-Fvg: “Vieni e vedi cosa bevi” -, bensì direttamente all’origine, tra i vigneti dove nasce l’uva, facendo la conoscenza con un territorio difficile, dove la meccanizzazione è spesso impossibile, tanto che qualcuno parlò ancora tanti anni fa di “viticoltura eroica”. E sicuramente non esagerava…

Si è trattato dunque, venendo a qualche dettaglio tecnico, di una marcia ludico-motoria, quindi non competitiva, indetta sotto l’egida Fiasp e organizzata dalla società sportiva Ki Co Sys di Tricesimo coadiuvata dall’Asd Atletica Dolce Nordest.  Patrocinata dai Comuni di Nimis e Tarcento, la manifestazione era inserita all’interno delle attività di “Liberosport – Emozione e Natura”, la cui ambizione è quella di promuovere il territorio, e quindi anche i suoi ronchi, come destinazione turistica per gli sport “outdoor”. E nell’ottica di questo obiettivo la quarta “Vignalonga” ha sicuramente fatto centro dando un significativo contributo. Perché gli oltre 1.200 partecipanti hanno potuto scegliere proprio fra tre percorsi, rispettivamente di 5, 12 e 17 chilometri che si sono snocciolati per larga parte tra sentieri e strade rurali, tra boschi e vigneti, attraversando colline e pendii, mettendo in mostra le bellezze e le peculiarità di quest’area nota soprattutto per il Ramandolo, espressione di un “cru” d’eccellenza ritagliato sulle colline dei due Comuni contermini, Nimis e Tarcento appunto. Luogo di partenza e di ritorno il prato delle Pianelle, famoso per il fatto di  ospitare ogni anno, sul finire dell’estate, la “Sagre des Campanelis” che, incentrandosi sulla festività mariana dell’8 settembre, vanta più di cinque secoli di storia.

“Oltre 60 i volontari, provenienti anche da Tarcento – racconta l’assessore Serena Vizzutti, esprimendo loro il compiacimento della civica amministrazione, ma anche un grazie ‘grande così’ -, dislocati lungo il percorso e ai ristori che hanno prestato il loro servizio per la buona riuscita della manifestazione. La quale – conclude la collaboratrice del sindaco Gloria Bressani – sicuramente necessiterà di qualche aggiustamento e miglioria al fine di garantire servizi e ospitalità di eccellenza per i partecipanti”. Certamente, lavorando s’impara. E se in questa prima edizione “Made in Nimis” si è notata qualche carenza, certamente se ne terrà conto, affinché la seconda (ma quinta in generale, contando appunto anche le prime tre di Savorgnano) sia ineccepibile sotto ogni punto di vista. E allora tanti auguri, perché pure di questo beneficeranno la zona del Ramandolo Docg e il piccolo turismo di questo splendido angolo delle valli del Torre e del Cornappo.

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In copertina e nelle foto interne fasi della “Vignalonga” nella zona del Ramandolo Docg.

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