di Giuseppe Longo

Aveva appena riposto fra i ricordi più cari il riconoscimento ricevuto al Gran Premio Noè di Gradisca, che per Claudio Fabbro è arrivato un nuovo, graditissimo “grazie”, questa volta da parte del Ducato del vini friulani. Nel corso della tradizionale Dieta, l’agronomo, enologo e giornalista – indiscussa e impareggiabile memoria storica del Vigneto Fvg – è stato insignito infatti della terza edizione del Premio Isi Benini,  dedicato al fondatore del benemerito sodalizio nell’ormai lontano 1972.

La motivazione è detta in due parole: “Difensore della cultura enoica della nostra terra”. Ma ben più ampia e circostanziata è la dedica contenuta nel diploma che accompagna il prestigioso riconoscimento e che pubblichiamo, ma dal quale ricaviamo il simpatico passo iniziale che recita: “Poeta e scienziato della vite e del vino, nato in riva all’Isonzo, in quel Friuli orientale da sempre stroardinariamente vocato a produrre eccellenti vini, fin da piccolo ha avuto la passione per i campi, la natura, le piante e in particolare le viti. Dalla natia Sagrado ha studiato e si è laureato a Bologna sede anche allora di una delle più prestigiose Facoltà di Agraria. Si è laureato con una tesi dedicata  alla ‘Vitivinicoltura del Friuli Venezia Giulia’ lasciando ammirati gli illustri docenti”.

Una tesi monumentale, approfondita e ben documentata su tutto quanto ruota attorno all’affascinante mondo della vite e del vino della nostra piccola, grande regione che proprio Isi Benini volle pubblicare tramite il Ducato che ancora muoveva i primi passi. E fu una scelta più che azzeccata – d’altra parte era infallibile il fiuto del giornalista che proprio in quegli anni dirigeva una rivista mensile, “Il vino”, rimasta nella storia della informazione specializzata in Friuli Venezia Giulia: un vero peccato che non si trovi più nelle edicole! – perché il libro che fu ricavato, dal titolo “Viti e vini del Friuli”, rappresentò una pietra miliare nella conoscenza del settore vitivinicolo e di tutto quanto gli ruota attorno. Anche per questo, ma soprattutto per quanto fatto nei decenni successivi a favore del comparto, il Ducato dei vini friulani, guidato da Loris Basso e dal segretario generale Alessandro Salvin, ha voluto gratificare Claudio Fabbro con il suo più prestigioso riconoscimento dedicato proprio al grande e indimenticabile Isi Benini.

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In copertina, Claudio Fabbro con il premio del Ducato tra Loris I e Salvin.

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