Aumentare la tutela degli operatori forestali e la loro efficienza nei cantieri. Sono questi gli obiettivi principali del progetto “Boschi Sicuri”, avviato con successo dalla cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo e al quale hanno già aderito oltre una decina di aziende. L’idea progettuale è nata a seguito di un’analisi puntuale delle necessità del settore boschivo regionale svolta con l’Associazione Imprese Boschive (Aibo Fvg) e le altre associazioni di categoria di riferimento del comparto, Confartigianato Udine e LegaCoop Fvg, per accompagnare le imprese forestali del Friuli Venezia Giulia verso nuovi modelli di sicurezza da implementare nelle proprie aziende e nei cantieri di lavoro.
«Il progetto, in pratica, prevede lo sviluppo di documenti e modulistica condivisi tra tutti i partecipanti, agevolando così anche l’aggiornamento normativo, il dialogo e il confronto sull’importante tematica della sicurezza – spiega Mirco Cigliani, vicepresidente di Legno Servizi e referente per “Boschi Sicuri” -. A tal fine la cooperativa, utilizzando proprio personale dedicato, seguirà passo dopo passo le imprese boschive aderenti al progetto affiancando al personale interno degli esperti in sicurezza nei cantieri forestali, i quali costituiranno un Comitato tecnico sulla sicurezza (Cts) che potrà valutare e validare i diversi documenti e procedimenti legati proprio alla sicurezza nei cantieri d’opera».
«Per noi – aggiunge Agostino Michelin, presidente di Aibo Fvg – questo progetto rappresenta una tappa intermedia di un percorso iniziato col Dlgs 81/2008. La crescita delle imprese boschive passa attraverso l’innovazione tecnologica delle utilizzazioni ma, soprattutto, attraverso la valorizzazione delle risorse umane in termini di formazione il cui fulcro è la tutela della salute e la prevenzione nei cantieri forestali. Serviva uno strumento semplice e snello per ridurre il carico burocratico che le aziende devono rispettare per lavorare in sicurezza. Il supporto collaborativo di tanti soggetti interni ed esterni alle utilizzazioni consente un approccio sistemico alla qualificazione degli operatori e delle imprese e aiuta la proprietà forestale, in quanto committente, a contrarre con partner affidabili».
«Le piccole imprese boschive, quali sono la gran parte di quelle che operano nel comparto regionale – sottolinea l’avvocato Alessandro Franco – hanno particolare necessità di un affiancamento, anche giuridico, per incrementare i loro standard di sicurezza concreta e rispettare compiutamente le normative. “Boschi Sicuri”, in questo senso, valorizza la multidisciplinarietà e il dialogo costruttivo tra i vari esperti tecnici e attori della prima e più critica fase della filiera di utilizzo del legno (abbattimento ed esbosco), strutture di controllo comprese; senza dimenticare la migliore gestione ambientale di un patrimonio collettivo».
“Boschi Sicuri”, dunque, rappresenta un nuovo progetto di sistema per il comparto bosco-legno, in grado di portare una crescita dell’intero settore con l’obiettivo di renderlo sempre più efficiente e competitivo, sia all’interno che all’esterno del territorio regionale.

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In copertina, una macchina forestale al lavoro nei boschi del Friuli Venezia Giulia.

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