Spreco alimentare: quanto gettiamo nelle nostre case vale fra il 75 e l’80% della filiera complessiva che parte dal residuo e dalle perdite nei campi e attraverso gli sprechi nella produzione e distribuzione arriva nella spazzatura domestica, auspicabilmente ben differenziato. Oltre 2.200.000 tonnellate di cibo si sprecano ogni anno nelle case, per una stima pro capite di 36,54 chilogrammi e un valore di quasi 12 miliardi di euro (fonte: Diari di Famiglia progetto Reduce che hanno pesato lo spreco nella case di un campione statistico di famiglie italiane). Dati che, sommati ai 3miliardi 293 milioni di spreco della filiera ci portano ad oltre 15 miliardi di euro complessivi.

Questa la fotografia, in Italia, scattata in vista della 7a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare promossa dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute, quest’anno nel segno della prevenzione degli sprechi per la salute dell’ambiente e dell’uomo. L’appuntamento è proprio per oggi 5 febbraio a Roma, nella sede della Fondazione Enpam (piazza Vittorio 78): Stop food waste, feed the planet il tema 2020 su cui si confronteranno il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e molte istituzioni internazionali, dalla Fao al World Food Programme, anche in vista della 1a Giornata mondiale per la consapevolezza sullo spreco e le perdite alimentari proclamata dalle Nazioni Unite (29 settembre 2020).

Il professor Andrea Segrè.

Molti gli interventi istituzionali programmati e introdotti stamane dal fondatore Spreco Zero – Last Minute Market, il triestino Andrea Segrè: oltre al ministro Costa, che da anni sostiene le iniziative della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, sono previste relazioni di Roberto Morassut, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, del sottosegretario al Ministero della Salute Sandra Zampa e di Chiara Gadda, promotrice della legge nazionale sullo spreco alimentare. Molti i rappresentanti di istituzioni internazionali: per la Fao Rosa Rolle, a capo del Team tecnico sulle perdite e gli sprechi alimentari, di Vincenza Lomonaco, ambasciatore presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite a Roma. Per il World Food Programme interverrà Vincenzo Sanasi d’Arpe, presidente del Comitato Italiano.
Dal 2014 ad oggi la Giornata nazionale di pevenzione dello spreco alimentare è l’occasione per sensibilizzare su una questione centrale del nostro tempo anche attraverso la presentazione del nuovo Rapporto dell’Osservatorio Waste Watcher: e l’indagine 2020 sarà infatti illustrata nel corso dell’incontro. «L’impegno per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi – spiega Andrea Segrè -– passa attraverso il monitoraggio dei comportamenti e quindi attraverso i dati. Sei anni fa (2014) 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente. Molto resta da fare, tuttavia: lo spreco del cibo resta saldamente in testa alla nefasta ‘hit’ degli sprechi per il 74% degli italiani. Seguono lo spreco idrico (52%), gli sprechi nella mobilità (25%), di energia elettrica (24%) e in generale legati ai propri soldi (16%)».
Sarà l’attrice Veronica Pivetti il volto del Premio Vivere a #sprecozero 2020, l’evento promosso dalla campagna Spreco Zero che si presenterà proprio oggi in occasione della Giornata di Prevenzione dello spreco alimentare. Va infatti all’artista milanese – autrice, regista, doppiatrice e conduttrice – la 7a edizione del Premio (i piccoli “Oscar” della sostenibilità assegnati a cittadini, scuole, enti pubblici e imprese) nella categoria Testimonial – Ambassador Buone Pratiche, quale riconoscimento “al passo sostenibile” che ha scandito la carriera e l’impegno personale di Veronica Pivetti, in prima linea per la sensibilizzazione intorno alla violenza di genere, al bullismo, al pregiudizio. In programma, anche una vetrina dedicata alle Best Practices di enti pubblici, imprese, scuole e cittadini e l’Aperitivo #sprecozero con degustazione dei piatti cucinati e serviti dagli studenti dell’Istituto Alberghiero Vincenzo Gioberti di Roma su ricetta d’autore dello chef Filippo La Mantia dedicata ai “pesti” ottenuti con ingredienti stagionali e per l’occasione con cibo di recupero dalle eccedenze della grande distribuzione.

Veronica Pivetti

Perché sprechiamo? Perché il cibo è scaduto nel 63% dei casi o ammuffito nel 51%, si è acquistato troppo nel 58% dei casi o cucinato troppo nel 43%. Si gestisce male il cibo che ammuffisce (51%) o va a male (49%). Come ridurre o prevenire lo spreco alimentare domestico? La risposta gli italiani se la danno così – e funzionerebbe, se messa in atto: secondo il 64% è necessaria una lista della spesa prima di entrare al supermercato, ma anche congelare i cibi che non si mangeranno a breve (63%). Quindi fare attenzione a non cucinare più del necessario (51%), riutilizzare gli avanzi e gli scarti dei pasti (49%), verificare se i cibi sono davvero andati a male prima di buttarli (49%), ordinare meglio il cibo nel frigo con attenzione alle scadenze (43&%). Dati Rapporto Waste Watcher 2019. Nelle scuole l’indagine Reduce sulla refezione scolastica ha calcolato un avanzo medio di 90 grammi nel piatto di ogni studente: eppure 7 italiani su 10 (68%) danno un mandato proprio alla sensibilizzazione scolastica per promuovere l’attenzione e la prevenzione negli sprechi alimentari (Waste Watcher).

Info www.sprecozero.it

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