di Gi Elle

“La fava di Sauris, un legume nobile in una comunità di alta montagna”: questo il tema di un incontro che si terrà oggi a cura di Centro Etnografico e dell’azienda agricola NaturPreiths, proponendo un’immersione nella storia di Sauris/Zahre, tra miti e usanze secolari.  Al Centro Etnografico prende infatti avvio il racconto sull’antica fava di Sauris, riconosciuta come Prodotto agroalimentare tradizionale; a seguire visita alle coltivazioni di fave, prodotti orticoli ed erbe aromatiche e officinali della citata Naturpreiths in località Preitschpoudn, raggiungibile in auto: il tutto dalle 18 alle 20.
Ma cos’è la fava di Sauris? E’ un legume diffuso soltanto nel territorio del Comune dell’alta valle del Lumiei. Si tratta dell’unica specie che sia stata coltivata in queste terre fin dall’antichità. Ogni famiglia aveva le fave nel proprio orto e spesso queste rappresentavano una fonte di nutrimento fondamentale durante i lunghi inverni. Nel corso degli anni Sessanta, però, l’arrivo di molte novità anche nel settore agricolo ha ridotto drasticamente la coltivazione di questa leguminosa, tanto che rischiò di andare perduta. Negli ultimi anni tuttavia la fava di Sauris è stata riscoperta, quindi salvata e posta al centro di un interessante progetto di recupero delle tradizioni gastronomiche locali.
Così, oggi la fava di Sauris, protagonista di un importante progetto di recupero, è stata inserita in modo nuovo e inconsueto nelle ricette più raffinate della gastronomia del paese dell’alta Carnia. Spicca tra le altre la ricetta della birra Zahre alle fave: una bevanda scura realizzata con questo antico legume, che è possibile degustare durante le visite al birrificio della valle.

Info e prenotazioni: Ufficio Turistico IAT tel. 0433.86076
info@albergodiffusosauris.com

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In copertina e qui sopra ecco le rinomate fave di Sauris.

 

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