“Top Wines Fvg”, via alle degustazioniCon l’arrivo del nuovo anno, si rimettono in moto anche tante attività, tra cui quelle che riguardano la degustazione dei vini per la loro ammissione a guide o concorsi. Assoenologi, Ais e Onav e quanti amano l’arte di degustare sono, infatti, pronti a tornare in campo. E lo faranno già da questa seconda settimana di gennaio con le degustazioni per la guida “Top Wines Fvg” che si terranno anche quest’anno nella cornice di Villa Nachini Cabassi, in piazza XVII Maggio a Corno di Rosazzo. Per partecipare alle commissioni d’assaggio, le adesioni andavano date entro il 5 gennaio, direttamente al responsabile Assoenologi di settore Paolo Valdesolo. Vediamo allora il calendario. Prima settimana da martedì 10 a venerdì 13; seconda settimana da martedì 17 a venerdì 20. Orari per ogni sessione: dalle 9 alle 10, dalle 10.30 alle 11.30, dalle 12 alle 13. E poi, nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 15.30, dalle 16 alle 17, dalle 17.30 alle 18.30. Sono previste, dunque, sei sessioni giornaliere per otto giorni. Per ogni sessione sarà ammesso un massimo di 6/8 degustatori ai quali verrà inviato il relativo programma nel giorno che precede la propria presenza a Corno di Rosazzo.

Trota fario per i pescasportivi La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha incaricato l’Ente tutela patrimonio ittico di richiedere al Ministero dell’Ambiente la deroga per introdurre la specie di Salmo trutta (trota fario) in alcune acque regionali ai fini della pesca sportiva. Lo ha comunicato l’assessore alle Risorse ittiche, Stefano Zannier. La motivazione della richiesta è legata alla necessità di ridurre l’impatto della pesca sulle specie ittiche oggetto di conservazione e all’opportunità di riprendere lo svolgimento delle competizioni federali che venivano organizzate in regione. “Per regolamentare l’attività della pesca sportiva – ha spiegato Zannier – l’Etpi, ovvero l’ente funzionale della Regione preposto alla gestione delle risorse ittiche delle acque interne, aveva istituito su parte del reticolo idrografico regionale alcuni tratti in cui la pesca è ammessa per un periodo più lungo di quello ordinario e destinati a essere gestiti attraverso l’immissione di trote allo stadio di adulto. L’impiego di tali specie è stato però sospeso nel rispetto della normativa nazionale (Dpr 357/1997) che vieta l’immissione in natura di specie e di popolazioni non autoctone salvo per motivate ragioni di interesse pubblico, con la conseguente sospensione delle gare di pesca e l’incremento dell’impatto sulle popolazioni autoctone. Introdurre il Salmo trutta nelle aree individuate (fiume Piave presso Sappada, torrenti Cellina e Cimoliana) può consentire una miglior salvaguardia delle specie autoctone e la ripresa delle competizioni, che portavano in Friuli Venezia Giulia un elevato numero di partecipanti e un importante indotto economico per le aree montane in cui si svolgevano le manifestazioni”. La relazione che l’Etpi presenterà al Ministero evidenzia da un lato la natura turistica della pesca sportiva in Friuli Venezia Giulia, motivata anche dall’elevata frequentazione da parte di singoli pescatori, dall’altro che le immissioni di Salmo trutta richieste non determinerebbero impatti negativi significativi a carico di specie autoctone e habitat naturali e non interferirebbero con la loro conservazione.

Le Cantine di VeronaLuigi Turco è stato riconfermato presidente di Cantine di Verona. Eletto per la prima volta nel 2009, rimane a capo del gruppo vitivinicolo scaligero nato nel 2021 dalla fusione di Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici. L’assemblea dei soci, riunitasi anche per il rinnovo delle cariche, ha approvato l’esercizio di bilancio della cooperativa per l’anno 2021-2022, chiuso il 31 agosto: il fatturato consolidato è pari a 65.737.000 euro, in linea con quello dell’anno precedente. Il patrimonio netto del gruppo veronese ammonta a 29.991.442 euro, confermando una progressiva crescita rispetto agli scorsi esercizi. Nonostante il conferimento delle uve sia diminuito del 32% e nonostante l’aumento incontrollato dei costi riguardanti le spese energetiche e delle materie prime, la cooperativa è riuscita a liquidare i soci circa il 10% in più rispetto al precedente bilancio.“È st ato un esercizio caratterizzato da importanti investimenti – spiega Luigi Turco –, in primis il nuovo impianto di imbottigliamento nello stabilimento di Custoza, per un controvalore di circa 5 milioni di euro, a cui si aggiungeranno a breve l’acquisto di una batteria di autoclavi per la spumantizzazione dei vini e un importante investimento per due nuovi impianti fotovoltaici per le sedi di Quinto e di Custoza. Queste azioni ci permetteranno di fare un ulteriore salto di qualità nell’innovazione tecnologica del gruppo e nel campo del risparmio energetico. Rimane prioritario il forte impegno nella valorizzazione delle nostre denominazioni principali, che comprendono il Valpolicella, il Custoza e il Garda, con l’obiettivo di riconoscere ai nostri soci conferenti una maggiore soddisfazione reddituale per il loro costante e faticoso impegno e ai quali siamo riconoscenti per il loro ruolo nella tutela dei nostri meravigliosi territori”. Cantine di Verona oggi conta sulla collaborazione di 115 dipendenti, di cui 100 a tempo indeterminato, distribuiti nelle tre sedi di Quinto, Custoza e Ponti sul Mincio e nei nove punti vendita gestiti dalla società. Il fatturato dei negozi è pari a 7.356.000 euro, leggermente più alto rispetto al 2021, elemento di ulteriore soddisfazione in un momento in cui si registra un importante calo dei consumi.

Il Morellino di Scansano Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo bilancio di sostenibilità. Il documento, pubblicato in dicembre, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di riferimento del Global Reporting Initiative e nell’ottica dei Sustainable Development Goals e presenta il bilancio delle attività relativo agli anni 2021, 2020 e 2019. Il bilancio è stato presentato all’assemblea dei soci della cooperativa maremmana. Lo scopo era quello di informare tutti i soggetti coinvolti nell’attività della cantina sull’andamento finanziario, sugli impatti economici, sociali e ambientali, e sugli aspetti di governance aziendale più rilevanti. “Il bilancio di sostenibilità – spiega Benedetto Grechi, presidente della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – rappresenta quello spirito di chiarezza e di trasparenza che da sempre ci caratterizza. Si tratta di un documento prezioso, che ci permette di fare il punto della situazione, per crescere ancora l’anno prossimo e negli anni a venire”. Per quel che riguarda la sostenibilità ambientale, tra i risultati più importanti va sottolineata l’ottima performance registrata nella gestione dei rifiuti, dove il 60% di quelli prodotti (195 su 322 tonnellate) viene recuperato con lo scopo di favorire una gestione circolare dei processi produttivi. A questa si aggiunge l’eccellente esito nella riduzione delle emissioni, dimostrato anche dal calcolo della Pef (Product Environmental Footprint, valore che misura l’impronta ambientale del prodotto lungo tutta la filiera, dal vigneto allo smaltimento del packaging), che ha portato negli anni a sensibili miglioramenti, a seguito di azioni e piani attivati per monitorare i parametri di rilievo dell’impronta ambientale. Nell’ambito della sostenibilità sociale ed economica, la redistribuzione del valore aggiunto, ovvero la quota che l’organizzazione produce con la propria attività e che distribuisce ai soggetti a cui riconosce la qualità di portatori di interessi, è pari al 98% del valore economico generato, dato che evidenzia il ruolo di primo piano rivestito dalla cooperativa nel tessuto economico del territorio. “Sono onorato – conclude Grechi – di presiedere da oltre trent’anni questa realtà, nata mezzo secolo fa con lo scopo di valorizzare la Maremma e il Morellino di Scansano, e che si dimostra sempre più capace di dare una possibilità anche alle nuove generazioni di vignaioli, chiamate a coltivare e a prendersi cura di queste meravigliose colline”.

La Doc Bolgheri Tenuta Sette Cieli, l’azienda vitivinicola di proprietà di Ambrogio Cremona Ratti e guidata dall’enologa e Ad Elena Pozzolini, amplia il suo vigneto nella Doc Bolgheri con due nuovi ettari vitati a Cabernet franc (65%) e Merlot (35%), un passo importante per rafforzare la propria presenza e identità nella rinomata zona di produzione vitivinicola.I nuovi te rreni si collocano a 130 metri slm, un’altitudine più elevata rispetto ai 60 dei cinque ettari già esistenti all’interno della Doc. Ma il piano di ampliamento non si esaurisce qui: in primavera si prevede l’avvio di un ulteriore impianto bolgherese di 1,4 ettari coltivato a cabernet franc e destinato alla produzione Igt. “A fine 2023 la nostra azienda conterà un totale di 18,5 ettari vitati – spiega Elena Pozzolini –. Abbiamo deciso di mettere a dimora nuovi vigneti incoraggiati anche dalla crescita verticale del +99% nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso semestre nel 2021, un primo risultato del lavoro che stiamo conducendo finalizzato a rafforzare la nostra distribuzione a livello nazionale e internazionale. Confermiamo il ruolo da protagonista del Cabernet franc, varietà che non ci stanchiamo mai di esplorare e che desideriamo affermare come cru della nostra produzione”. Nello specifico, analizzando il periodo pre-Covid e successivo, si evidenzia che se il 2019 si era concluso con un +11% rispetto al 2018, il 2020 con un -9% e il 2021 con un +52%, il 2022 si avvia verso una crescita economica complessiva del +22% rispetto al 2021. Un trend confermato dalle vendite, con un 2022 che ad oggi registra un totale di 115.464 bottiglie vendute contro le 91.722 dell’anno precedente, considerando un aumento del prezzo medio in Italia del 15%, indice del valore riconosciuto ai vini di Tenuta Sette Cieli. Anche in termini di produzione vi sono stati importanti risultati: se nel 2020 le bottiglie prodotte si attestavano attorno alle 90 mila, quest’anno la produzione ha toccato le 120 mila unità, dato coerente con le performance più che positive dell’azienda. Spostando il focus sui mercati di interesse, le vendite si distribuiscono per il 20% in Italia e per l’80% all’estero. La presenza più forte e consolidata si registra negli Stati Uniti, seguiti da Svizzera e Inghilterra, quest’ultima particolarmente interessata ai vini top di gamma Indaco e Scipio. Per quanto riguarda l’apertura di nuovi mercati, il 2022 ha registrato un fatturato considerevole relativo alla Serbia.

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