di Giuseppe Longo

Ultima settimana di maggio: scocca l’ora di Cantine Aperte 2019, la massima espressione dell’enoturismo di casa nostra. Una edizione, questa, che si apre con una novità che spero venga bene accolta da quanti, e sono moltissimi sia in forma diretta che indiretta, operano nel mondo della vite e del vino: la nascita di Vigneto.FriuliVG.com. Un sito, nuovo di zecca,  che esordisce proprio oggi, interamente dedicato alla vitivinicoltura del Friuli Venezia Giulia.
Era infatti un bel po’ che ci pensavo. L’apprezzamento suscitato da Friulivg.com, il sito – che io continuo a chiamare blog ma che forse sarebbe più giusto definire magazine – dedicato all’agroalimentare, all’enogastronomia e al turismo, soprattutto se collegato ai primi due settori, mi aveva suggerito da tempo – come scrivevo anche domenica scorsa nel saluto ai Lettori che ho ritenuto opportuno ripubblicare facendolo precedere questo articolo – che sarebbe stato appropriato ritagliare uno spazio specifico per il Vigneto Fvg, divenuto famoso in tutto il mondo specialmente con i vini bianchi. Superlativi, inimitabili, come ha dimostrato anche il recente Concorso mondiale del Sauvignon tenutosi a Udine.

E’ chiaro che pure il prodotto della vite rientra in quel grande “paniere” rappresentato dall’agroalimentare e quindi dall’enogastronomia, ma ormai rischiava di “confondersi” tra le proposte turistiche e culturali che sono sempre più frequenti, e quindi dominanti, tanto da far passare in secondo piano il settore-vino che tanto rilievo riveste invece nel creare l’immagine complessiva della regione che produce, divenendo altresì un traino eccezionale e quindi irrinunciabile per lo stesso turismo. Ecco allora la decisione, supportata subito con entusiasmo dall’Editore – il dottor Giorgio Alt che ancora una volta ringrazio per la sua disponibilità e attenzione  -, di riservare uno spazio speciale al settore della vite e del vino, chiamato appunto Vigneto.FriuliVG.com, perché è proprio nella vigna che comincia quell’affascinante avventura produttiva che si traduce in preziose bottiglie richieste sulle tavole che contano di tutto il pianeta: dalla Vecchia Europa all’America, fino ad arrivare in Cina. Parola accompagnata da FriuliVG (le due sigle sono, però, dettate soltanto da questioni di brevità e incisività), perché Friuli reca in sè qualcosa di magico, è sinonimo immediato di qualità, è facilmente memorizzabile. Tant’è vero che, con opportune modifiche ai disciplinari di produzione dei vini a denominazione di origine controllata, è stata aggiunta ai nomi di quasi tutte le Doc che ne erano prive. Se ne parlava da decenni – e ne sono buon testimone -, ma soltanto pochi anni fa si è giunti a questa faticosa ma premiante scelta. La testata è completata dalle sottospecificazioni: viticoltura, enologia, enogastronomia. E quest’ultima – che continuerà a far parte anche di Friulivg.com – sottende anche l’enoturismo, come quello che si “celebra” oggi e domani da noi come in tutt’Italia. E che qui si è alleato anche con la storia della grande Aquileia. 

Sono veramente contento di avere scelto Cantine Aperte 2019 per dare avvio a questa nuova e importante esperienza editoriale, proprio per il suo significato e per l’immagine che concorre a creare grazie all’attenta regia del Movimento turismo del vino Fvg, ma anche alla vigilia della Fiera regionale dei vini di Buttrio – la più antica d’Italia – che sta al Friuli Venezia Giulia come il Vinitaly di Verona sta al Belpaese, che ha la sua progenitrice nell’antica Enotria. Ma anche in coincidenza con i Borderwine che si potranno degustare domani e lunedì a Cividale e con l’ormai affermato appuntamento con lo Schioppettino di Prepotto del 1° giugno. Tutti momenti che hanno un grande significato per la valorizzazione  del Vigneto Fvg, la cui immagine è stata purtroppo nuovamente offuscata da talune operazioni che sarebbero avvenute a danno dei vini Doc (o Dop come si chiamano oggi in ossequio alle norme europee) sulle quali indaga la magistratura. Iniziative giudiziarie che, inevitabilmente, turbano il lavoro, la serietà e il “volto” della stragrande maggioranza dei produttori onesti e scrupolosi che hanno fatto della qualità la loro bandiera. Impegnati a difenderla tenacemente, combattendo contro tanti problemi non ultimi quelli causati dalle stravaganze climatiche di questa primavera atipica. E a loro fianco d’ora in avanti avranno un alleato in più: Vigneto. FriuliVG.com. Che senza alcuna presunzione – perché pur sempre si tratta di un blog, animato però dalla volontà di essere attento e aggiornato su quanto avviene nel settore vitivinicolo – si schiera a fianco dei nostri vignaioli (per usare un termine caro all’indimenticato Luigi Veronelli) cercando di dare loro, modestamente, una mano. Per questo, proprio al futuro dei bravissimi produttori del Friuli Venezia Giulia e all’affermazione di questo progetto, alziamo i calici di Cantine Aperte 2019!

24 maggio: ecco lo stato vegetativo 2019 (Aquileia) e 2018 (Collio).

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In copertina, simbolica immagine di cantina che apre le proprie porte. 

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