Rincari energetici, controllo della fauna selvatica e organismo pagatore sono stati i principali temi affrontati dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier, nella riunione con il Consiglio direttivo di Coldiretti Fvg, a Udine, nella sede della Cciaa Pordenone-Udine. «L’aumento dei costi energetici sta mettendo in difficoltà tutte le imprese anche quelle del comparto agroalimentare – ha ricordato Zannier -; il contraccolpo più rilevante lo avverte il settore primario che non ha una linea diretta sulla commercializzazione, ma vende il prodotto alla trasformazione. Non ci sono ricette regionali specifiche per intervenire anche per questioni di competenza. C’è una forte sollecitazione rivolta al Governo centrale affinché si trovino soluzioni a favore delle imprese per l’abbattimento dei costi energetici».

Zannier alla riunione Coldiretti Fvg.

«La Regione non ha strumenti propri per intervenire se non misure di tipo finanziario – ha specificato l’esponente della Giunta Fedriga come si legge in una nota Arc -: abbiamo la possibilità di concedere prestiti di conduzione piuttosto che anticipi di magazzino, ma le misure di intervento dedicato devono essere nazionali». Zannier ha voluto fare un distinguo su alcune situazioni sleali nei confronti dei produttori primari: «Non si può remunerare il latte al di sotto del costo di produzione, ovvero al di sotto dei 46 centesimi; su questo bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione. E’ una pratica sleale come indicato chiaramente nei decreti ministeriali emanati a dicembre e va segnalata per tutelare le aziende del settore. Vanno dati segnali al sistema anche in virtù dell’accordo dello scorso novembre siglato tra le organizzazioni agricole, l’industria alimentare e la grande distribuzione».
«Accanto alla necessità di individuare delle linee di intervento immediato per compensare i costi energetici – ha aggiunto Zannier – serve una visione per il futuro utilizzando, ad esempio, le risorse del Pnrr per favorire sistemi alternativi all’energia elettrica: dal fotovoltaico installato sulle coperture dei fabbricati, ai sistemi a biogas o biometano».
Sull’agrovoltaico l’assessore ha annunciato l’intenzione di effettuare delle simulazioni in campi sperimentali, in collaborazione con l’Università e i centri di ricerca, per raccogliere i dati e capire se installando queste tipologie di impianti impattanti sia possibile fare produzione agricola. Durante la riunione Zannier ha spiegato anche la già annunciata scelta di uscire dall’ambito di Agea come organismo pagatore. La prima ipotesi, ovvero l’adesione del Friuli Venezia Giulia all’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa) risultava preferibile, ma è stata poi abbandonata a fronte di alcuni approfondimenti tecnico-amministrativi; è stato quindi deciso di costituire un organismo pagatore interamente interno al Friuli Venezia Giulia con una dotazione organica propria.
Quanto al controllo della fauna selvatica l’esponente regionale ha dato conto delle scarse forze da poter mettere in campo per rendere efficace il controllo, ma ha ricordato, grazie alla nuova legge regionale, l’apertura il 1° aprile della stagione della caccia e la possibilità di utilizzare i cacciatori, e non solo i forestali, sul territorio per il contenimento dei cinghiali. L’assessore regionale ha concluso evidenziando la proficua reciproca collaborazione con le categorie che ha permesso di ottenere un confronto franco e di dare risposte a diverse questioni.

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In copertina, terreni arati in  vista delle imminenti semine primaverili.

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