Riecco “Borderwine” che per la prima volta sarà a Udine. Grande notizia, dunque, per gli amanti del vino senza chimica: il Salone transfrontaliero del Vino naturale torna per la quinta edizione dopo lo stop forzato del 2020 dovuto all’emergenza Covid. L’edizione della ripartenza segna, infatti, un importante cambio di location e si sposta da Cividale al capoluogo friulano: così, domenica 25 e lunedì 26 luglio, dalle 18 alle 23.30, il giardino esterno del Cinema Visionario ospiterà 30 vignaioli tra Friuli Venezia Giulia, Italia, Austria e Slovenia, numerosi produttori locali, degustazioni, aperitivi, musica ed incontri.
Tra gli eventi, la masterclass verticale dedicata alla Vitovska, antico vitigno autoctono a bacca bianca del Carso, e la performance live a fumetti del duo friulano Francesco Scalettaris e Gio Di Qual, autori del libro illustrato “Conoscere il vino. Manuale a fumetti per bere con gusto” che insegna attraverso i loro disegni come si produce, come si assaggia e come si abbina il vino al cibo.  Ad accompagnare i vini rigorosamente naturali delle cantine ci saranno le creazioni della storica Osteria “Pieri Mortadele” di riva Bartolini, nel cuore di Udine, che per l’occasione diventa “Pierin Tarantolato”, grazie alla speciale collaborazione con la Libreria Tarantola, assieme alla quale gestirà il cartellone del giardino del Visionario per tutta l’estate.
«“Borderwine” vuole essere un viaggio enogastronomico tra diversi confini, proprio come è la nostra cultura regionale, a partire dalla tavola e dal bicchiere – spiegano gli ideatori, Valentina Nadin e Fabrizio Mansutti –, questa edizione rappresenta per noi e per tutti i produttori presenti un momento importante simbolico in cui ritrovarsi e confrontarsi dopo un periodo difficilissimo, davanti ad un buon bicchiere di vino. Essere a Udine, in più, ci rende più attrattivi e più facilmente raggiungibili anche in termini dell’indotto turistico che il salone può creare sul territorio, come testimoniano le collaborazioni con l’hotel Suite Inn e Là di Moret, in ottica di valorizzare la città di Udine come destinazione turistica».
I criteri per poter partecipare come produttori a “Borderwine” rimangono ferrei: scelta dei terreni, rispetto della loro biodiversità, esclusione di qualsiasi tipo pesticidi, additivi o di manipolazione chimica o fisica. Tanto che produrre vino naturale per questo Salone significa guardare al futuro non solo dell’enologia, ma dell’agricoltura in genere, opponendosi alla logica che vuole una produzione continua e massiccia ad ogni costo.

L’ultima edizione a Cividale.

L’ingresso a “Borderwine” costerà 20 euro, 35 per le due giornate. I biglietti sono acquistabili in prevendita sul sito gustait.com

 

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