(g.l.) Grazie alle sempre più diffuse ed efficaci tecniche di forzatura (con gli ormai famosi teli neri), è già tempo di asparagi, i gustosi turioni che allieteranno anche le tavole pasquali. Tanti i modi per prepararli, dalle ricette più semplici a quelle più elaborate. Ma oggi, nell’ambito della quindicinale rubrica “La ricetta del sabato”, ve ne proponiamo una che appartiene proprio al primo gruppo e che è alla portata di ognuno di noi: gli asparagi gratinati. Un piatto appagante e appunto di facile preparazione che abbiamo tratto dall’ormai “storico” libro La cucina triestina di Maria Stelvio (Edizioni Italo Svevo Trieste 1990). E alla fine della ricetta vi proponiamo un siparietto culturale, con i versi dedicati al “re degli ortaggi” da Rosinella Celeste Lucas.

“Asparagi gratinati”

Ingredienti
750 g asparagi
parmigiano
sale
40 g burro
40 g pangrattato
per la salsa:
20 g burro
25 g farina
1/4 di litro di latte
sale
noce moscata
(45 minuti)

Preparazione
Preparare gli asparagi e lessarli. Quando saranno raffreddati, imburrare una pirofila e stendere sul fondo uno strato di salsa béchamel. Cospargere abbondantemente di parmigiano, sistermarvi gli asparagi, condirli nuovamente con il formaggio e uno strato di salsa; completare con pane grattugiato, parmigiano e pezzetti di burro. Gratinare in forno ben caldo finché sulla superficie si formerà una leggera crosticina dorata. Servire nella pirofila di cottura.

Vino
Un fresco Friulano (ex Tocai) del Vigneto Fvg.

***

IL PARADOSSO DELL’ASPARAGO

Questa luce che precipita in abissi
Seziona il tuo corpo terrigno
-il sole non dimentica-
e stai cucito nel sacco di juta della terra,
misterioso asparago
acuto verticale nobile eppur discreto
elementare, nudo!

Sprofondi nel seno buio
In un distacco dormiente.
E nudo tronco sparato verso il cielo
Sprizzi fuori in primavera, atteso
Come per lavarti gli occhi
-vinte le ore lunghe e fredde-
emergi con colori d’alba
in un grido:”Sono la luce”

Carpiti ai teli neri, i raggi
Tingono di lieve madrepora
L’apice del turione.
Un sogno d’oltremare, d’aria marina
Scioglie in bocca la tua rigidità
In un sapore fluviale
Di umida erba antica come la memoria.

Ma sei anche profumo di neve bianca
Bagnata di luna.

Rosinella Celeste Lucas

—^—

In copertina, un mazzo di asparagi bianchi del Friuli Venezia Giulia.

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