di Gi Elle
Innovazione e cooperazione, allo Stringher di Udine, sono vere e proprie compagne di banco. Questo, purtroppo, è tempo di scuole chiuse a causa del Coronavirus, ma all’Istituto alberghiero, fino a quando l’attività era in corso, funzionava anche un importante servizio che riprenderà ovviamente quando ripartiranno le lezioni al momento del tanto auspicato rientro dell’emergenza sanitaria. Al Bonaldo Stringher aveva infatti riaperto i battenti il “bar didattico” gestito dagli studenti “cooperatori”, un’originale e appunto innovativa esperienza scolastica che prosegue in collaborazione con Confcooperative Fvg e il sostegno di PrimaCassa. Un via avvenuto con molti di più dei soliti “quattro amici”.
Tutta l’organizzazione e la logistica restano interamente in mano all’impresa cooperativa scolastica “La compagnia del caffè” che prosegue il lavoro di “We are – il bar che non c’era”, iniziativa avviata lo scorso anno in collaborazione con Confcooperative Fvg. Una “cooperativa scolastica simulata”, creata, organizzata e strutturata completamente dai ragazzi delle classi Quarte e Terze dell’indirizzo Sala-Bar e la classe a indirizzo dolciario, che preparerà dolci e stuzzichini. Per la prima volta, all’interno di una scuola, i soci della cooperativa scolastica hanno curato tutte le fasi propedeutiche all’avvio di un’attività d’impresa: un’esperienza che ha funzionato, coinvolgendo direttamente oltre 100 studenti e che pone l’istituto udinese all’avanguardia in regione per quanto riguarda le “simulazioni d’impresa”, attraverso le quali gli allievi si avvicinano al mondo vero e proprio delle aziende, preparandosi a diventare, un giorno, imprenditori essi stessi.
«Sono orgogliosa che il “bar didattico” abbia la sua continuità – dice la dirigente scolastica, Maddalena Venzo -. È stata una bella esperienza per i ragazzi dello scorso anno scolastico che ora continuerà in affiancamento ai nuovi soci provenienti dalle Terze di questo ciclo di studi. In tale modo, i ragazzi che hanno già maturato esperienza, diventano “peer educators” per i nuovi soci i quali, a loro volta, il prossimo anno, saranno i “peer educators” dei soci che entreranno. Inoltre, i soci “grandi” della cooperativa scolastica saranno tutor di studenti delle classi Seconde che svolgeranno lo stage proprio presso il “loro” caffè». «In più – aggiunge Giuseppe Graffi Brunoro, presidente di Confcooperative Fvg – il “bar didattico” diventerà a tutti gli effetti un ambiente innovativo di apprendimento dell’Istituto poiché, migliorando l’esperienza della passata gestione, i soci hanno voluto organizzare gli approvvigionamenti attraverso l’utilizzo di un’apposita App che rende molto semplice ordinare e ricevere le forniture che vengono saldate tramite una carta prepagata. E non è un caso che, questa innovativa operatività, venga svolta dagli studenti in forma cooperativa».
Dalla ripresa delle lezioni, una volta passata l’attuale emergenza, la “cooperativa scolastica” si occuperà, fino a tutto il mese di giugno, in completa autonomia, di selezionare la tipologia di servizi e prodotti da offrire, di organizzazione i turni di lavoro, valutarne la sostenibilità economica, l’impatto ambientale (attraverso l’utilizzo di materiali “plastic free” e un’attenzione particolare al riciclo e alla raccolta differenziata degli scarti) e impostare un programma di promozione e marketing, dopo aver partecipato a un laboratorio formativo sui temi della cooperazione tenuto da Confcooperative Fvg.
Quello dello “Stringher” è un progetto che punta a promuovere l’impresa cooperativa come modello di sostenibilità favorito da PrimaCassa Fvg e promosso dall’Ufficio educazione cooperativa di Confcooperative Fvg che lavora con vari Istituti scolastici della regione con l’obiettivo di promuovere il modello cooperativo e la cultura d’impresa fra i giovani.
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In copertina e all’interno immagini del “bar didattico” all’Istituto alberghiero Bonaldo Stringher.
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