È positivo l’esito delle audizioni sulla Proposta di legge numero 131 “Norme per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti”, presentata dai consiglieri regionali Mara Piccin e Giuseppe Nicoli e nata dal confronto con l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna, Stefano Zannier, nonché con la direzione centrale competente. Zannier ha infatti preso parte alla prima seduta della II Commissione consiliare durante la quale si è tenuta l’audizione dei portatori di interesse rispetto al testo di legge proposto.

Stefano Zannier

«Quanti sono intervenuti hanno dato un riscontro positivo al testo proposto – ha riferito Zannier a margine della seduta – offrendo alcuni spunti utili e confermando non solo la necessità di una legiferazione in materia, ma soprattutto la condivisione degli obiettivi normativi. I castagneti sono infatti una risorsa importante sia ai fini della coltivazione castanicola sia per il materiale ligneo che se ne ricava». Zannier ha inoltre spiegato che il testo sarà sottoposto ad alcune modifiche – in parte già illustrate nel corso della seduta della Commissione – il cui esame proseguirà in una prossima seduta.
Il castagno è presente sia nella zona collinare orientale che occidentale del territorio regionale e la sua coltura è considerata di particolare rilevanza nelle Valli del Natisone. In regione ne sono state identificate 16 varietà locali, di cui 9 segnalate al ministero per l’iscrizione nel registro della biodiversità.
La proposta di legge, che si compone di otto articoli, prevede l’incentivazione dei boschi di castagno da frutta, con l’aumento delle superfici coltivate anche con il ricorso a nuove tecniche di coltivazione, l’attribuzione di contributi e il supporto di attività di ricerca e formazione, anche in collaborazione con le Università regionali. Tra gli attori principali della norma un ruolo centrale è dato all’Ersa chiamata a predisporre il piano regionale di coltura e a coordinare un tavolo di lavoro.

Nella citata audizione sono stati chiamati Agenzia regionale per lo sviluppo rurale del Friuli Venezia Giulia (Ersa), Comunità di montagna Natisone e Torre, Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, Confederazione italiana agricoltori (Cia), Federazione regionale coltivatori diretti, Confagricoltura Friuli Venezia Giulia, Kmecka zveza – Associazione regionale agricoltori, Aiab Fvg (Associazione italiana agricoltura biologica) – Aprobio Fvg (Associazione produttori biologici e biodinamici), Parco agroalimentare Fvg – Agrifood & bioeconomy cluster agency, Coordinamento regionale proprietà collettiva Friuli Venezia Giulia, Comunanza agraria “Agrarna skupnost” delle Srenje vicinie provincia Trieste, Nostragricoltura, Copagri Fvg – Confederazione produttori agricoli regionale Fvg, Consorzio agrario del Friuli Venezia Giulia, Circolo agrario Fvg, Associazione fondiaria della Valle dell’Erbezzo – Asfo Erbezzo, Associazione sapori nelle valli, Università degli studi di Trieste e di Udine.

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In copertina e qui sopra la produzione delle castagne che sarà tutelata.

 

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