di Gi Elle
La mattinata si è presentata incerta e con piogge residue, ma le indicazioni meteo dell’Osmer sono incoraggianti per il pomeriggio, quando si prevede un diffuso miglioramento, e soprattutto per domani. Per cui dovrebbero essere buone anche le premesse per questa nuova edizione di “Cantine Aperte a San Martino”, la manifestazione enogastronomica d’autunno che s’incrocia con “Oro di Ramandolo” in programma soltanto nella giornata odierna a Nimis – ma è già sold out, vale a dire tutto esaurito –, mentre l’intera festa del Movimento turismo del vino si terrà ovviamente anche domani. Ma ecco alcuni dettagli.
CANTINE APERTE – Riecco, dunque, “Cantine Aperte a San Martino”. Sono 37 le aziende del Friuli Venezia Giulia che apriranno le loro porte per un weekend tutto da gustare. Due giorni ricchi di iniziative che invitano a scoprire e apprezzare eccellenti vini e delizie gastronomiche. Le porte della cantine Fvg sono già aperte da stamane e lo rimarranno fino alle 18 (così anche domani) per visite e degustazioni, libere o su prenotazione. Alcune aziende organizzano anche cene e pranzi “A Tavola con il Vignaiolo”, in cui l’enogastronomia viene declinata in menù caratteristici da degustare direttamente nelle cantine, negli agriturismi e nei ristoranti della regione. In molte aziende gli ospiti troveranno il “Piatto Cantine Aperte a San Martino”, ovvero interessanti proposte di abbinamento cibo/vino per arricchire ulteriormente le degustazioni. Inoltre, ovunque ci saranno gli sfiziosi panificati Il Maggese/Novalis ingrado di coniugare gusto e salute.
Oltre alle interessanti proposte di degustazione vini in abbinamento a prodotti tipici del territorio e di stagione, nelle cantine potranno essere apprezzate anche altre interessanti esperienze artistiche come la pittura con la feccia del vino, incontri con artisti locali e mostre fotografiche, naturalistiche alla scoperta delle terre del Chiarò, storiche con visite ad Abbazie e bunker della Guerra Fredda, tradizionali come la torchiatura dell’uva passita con il torchio di legno. I vignaioli sono pronti ad accogliere gli enoturisti offrendo loro da 1 a 3 degustazioni gratuite mentre le successive, a discrezione di ogni singola azienda, potranno essere a pagamento.
Autunno nei vigneti di Rosazzo.
ORO DI RAMANDOLO – “Un vino di color oro, leggermente tannico, di corpo, amabile, con profumo di acacia, di frutta matura, molto equilibrato e piacevole”. Così sta scritto nel decreto ministeriale che dal 2001 ha consacrato il Ramandolo primo vino a Docg del Friuli Venezia Giulia. Nasce quindi proprio dal disciplinare di produzione il titolo – “Oro di Ramandolo” – di un evento promozionale di grande richiamo, in programma appunto proprio oggi. Organizzato dai produttori del Ramandolo Docg, coordinati dal Consorzio tutela vini Colli orientali e Ramandolo, in collaborazione con il Comitato festeggiamenti Ramandolo ed il sostegno di CiviBank, si tratta di un tour enogastronomico che, fino al tramonto (ma anche dopo) , si snoderà tra colline e cantine ubicate a Nimis e nelle frazioni di Ramandolo e Cergneu. Quattro cantine (Andrea Comelli, I Comelli, Dario Coos e La Roncaia), la famosa Osteria di Ramandolo, una suggestiva country-house, il Ramandolo Club, ed il ritrovo agrituristico Là di Cjapen: in totale sono sette le tappe che ospiteranno sedici ristoratori, diciotto vignaioli e numerosi artigiani del gusto. Moltissime le adesioni finora registrate, tanto che uno dei produttori protagonisti, Lorenzo Comelli (Filippon), ha annunciato raggiante, già nella tarda serata di ieri, il “sold out”, appunto tutto esaurito.
Protagonisti, in abbinamento a gustosi assaggi (piatti di stagione e prodotti di territorio), il Ramandolo e gli altri pregiati vini bianchi e rossi prodotti in zona. In ogni location è prevista la colonna sonora con musica dal vivo. Per chi oltre ad assaggiare ha piacere di saperne di più, il programma prevede sei degustazioni guidate (a numero chiuso, su prenotazione) dedicate ai due vitigni “clou” del territorio: il Ramandolo Docg ed il Refosco. Gli spostamenti di tappa in tappa verranno assicurati da una vera e propria “flotta” di pulmini messi a disposizione dall’organizzazione; le autovetture dovranno essere parcheggiate in via Valle a Nimis (cantina “I Comelli”) dove funzionerà la reception e dove si potrà ritirare “pass”, bicchiere e programma-menu. Il tour si svolgerà a prescindere dalle condizioni meteo: tutte le degustazioni infatti, considerata la stagione, si svolgono in ambienti chiusi e riparati. L’aperitivo – bollicine del territorio e vini fermi di Nimis e di un gruppo di giovani produttori di Savorgnano del Torre – verrà abbinato alle eccellenze dell’agroalimentare friulano, a cominciare dai prosciutti di San Daniele e di Sauris. Non mancherà una selezione di formaggi abbinati a due rossi “ospiti”: il Refosco di Faedis e lo Schioppettino di Prepotto, special guest della manifestazione. Il gran finale sarà ospitato nella tappa di partenza (dai Comelli) con il buffet dei dolci, il “banco d’assaggio” con il Ramandolo Docg di tutti i produttori aderenti alla manifestazione, la celebre Grappa di Ramandolo della Distilleria Ceschia, la più antica del Friuli, e il Caffè Illy.
Etichette di Ramandolo Docg.
I VIGNAIOLI PROTAGONISTI
Alessandro Coos
Anna Berra di Monai Ivan
Bressani Giuseppe
Comelli Andrea
Claucigh Andrea
Cussigh Maria
Cussigh Pietro
Dario Coos
Dri Giovanni – Il Roncat
Dri Mario
Filippon di Comelli Lorenzo
I Comelli
La Roncaia
Micossi di Revelant Walter
Monai Gildo
Vigneti Pittaro
Vizzutti Sandro e Marco
Zaccomer Maurizio
Info sono disponibili in internet (www.orodiramandolo.it), sulla pagina Facebook Oro di Ramandolo oppure telefonando al numero 3384656394. I menù “A Tavola con il Vignaiolo”, l’elenco dei “Piatti Cantine Aperte a San Martino”, le esperienze proposte e tante altre informazioni per vivere al meglio l’evento sono disponibili su www.cantineaperte.info
Per altre informazioni:
Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia
Tel. 0432.289540 – cell. 348 0503700
info@mtvfriulivg.it
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In copertina, porte aperte nelle cantine Fvg per la tradizionale ricorrenza di San Martino.
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