di Gi Elle
Sapevate che nello Schioppettino di Prepotto c’è anche un singolare, e interessantissimo, sentore di pepe? Ebbene, a questa particolare caratteristica che rende ancora di più unico il prestigioso vino prodotto nella sottozona dei Colli orientali del Friuli, è stato dedicato anche un convegno per indagare sulla caratterizzazione aromatica del vino attribuita a una particolare molecola, il Rotundone, che si terrà proprio oggi, alle 18, a Villa Nachini Cabassi a Corno di Rosazzo nell’ambito del Programma di sviluppo rurale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Psr 2014 – 2020. La rete d’impresa per la valorizzazione del vitigno autoctono ha infatti organizzato un incontro dal titolo “Il ‘sentore di pepe’ nello Schioppettino di Prepotto, caratterizzazoone aromatica e studio del Rotundone”. Relatori Nicola Macrì e Carlo Petrussi. Moderatore il giornalista Paolo Ianna.
“Ma da dove arriva l’aroma di pepe nel vino? Ci arriva – scrive al riguardo Ianna – attraverso una molecola che si chiama Rotundone, oggetto di una ricerca guidata dallo studioso Mango Parker dell’Australian Wine Research Institute (AWRI) di Adelaide, pubblicata su Web il 20 giugno 2007. Detta molecola è stata protagonista di più recenti approfondimenti operati dal team del professor Fulvio Mattivi, presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, portati a termine e resi pubblici nel 2011. Nel 2017, si aggiunge a questi con un progetto richiesto e realizzato dalla rete d’impresa nata per questo preciso scopo, composta da sei aziende produttrici di Schioppettino di Prepotto ed una prestigiosa realtà che si occupa di servizi e di ricerca, nel settore vitivinicolo”.
“Lo Schioppettino – aggiunge – è un vino rosso, nativo dei Colli Orientali del Friuli, dotato di forte identità è conosciuto per l’eleganza e le fragranze pepate. Queste caratteristiche sono molto apprezzate e lo accomunano ad alcuni dei grandi vini rossi (Pinot nero, Syrah, Nebbiolo), come confermato in una recente manifestazione di promozione dei vini rossi autoctoni, sostenuta dalla Regione Fvg. In quella occasione, una giuria di 30 esperti internazionali guidati da Ian D’Agata, considerato uno dei più importanti wine writer al mondo, hanno riconosciuto le potenzialità dello Schioppettino, eleggendolo al rango di rosso autoctono di riferimento del Friuli Venezia Giulia”.
“Lo studio – riferisce ancora Paolo Ianna – inizia nel 2017 e risponde a precise esigenze dei produttori che mirano a valorizzare il vino, studiando come la correlazione tra condizioni pedo climatiche, gestione agronomica del vigneto e le tecniche di vinificazione possano contribuire ad esaltare e preservare naturalmente la speziatura tipica affinando la gestione di campagna e di cantina attraverso la definizione di ‘protocolli’ condivisi, volti anche a migliorare la sostenibilità ambientale della coltura. Dal progetto ci si attende di confermare e quantificare analiticamente la correlazione, ‘sentore di pepe, concentrazione della molecola nei vini’, ma soprattutto ci si attende di capire quali siano le condizioni pedoclimatiche, le tecniche agronomiche e gli accorgimenti in cantina che possono esaltarne e preservarne la presenza. Durante il progetto sono state realizzate degustazioni guidate di uve, mosti e vini, alla ricerca dell’aroma specifico e sulla base delle azioni e dei dati raccolti.Per ogni tipo di degustazione è stata elaborata e compilata una specifica scheda di valutazione, da cui trarre una descrizione per ogni campione assaggiato”.
Tutti i dati raccolti, i risultati degli studi ed i “protocolli di gestione agronomica e gestione della vinificazione” output del progetto verranno resi disponibili attraverso il web appoggiandosi al sito internet dell’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto.
Rete d’Impresa per la valorizzazione dello Schioppettino di Prepotto
Info: rotundone.schioppettino@gmail.com
Per maggiori informazioni: www.schioppettinodiprepotto.it
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In copertina, un grappolo di Schioppettino di Prepotto.
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