di Gi Elle
Proprio in questi giorni è fissato il via alla vendemmia in Friuli Venezia Giulia: una raccolta concentrata, per ora, soprattutto nella Destra Tagliamento, dove è molto attiva la cooperazione. Ma come si presenta quest’annata tutta particolare – di luci (ottima qualità, anche se quantitativi leggermente contenuti) e ombre (problemi di mercato) -, essendo anche il settore vitivinicolo rimasto pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria? Un quadro preciso e dettagliato emergerà oggi durante l’annunciato incontro che Assoenologi del Friuli Venezia Giulia ha indetto come ogni anno in questo periodo. La Prevendemmiale 2020 si terrà pertanto alle 18.30, a villa Nachini Cabassi, a Corno di Rosazzo. I lavori, moderati da Claudio Fabbro, saranno aperti da Rodolfo Rizzi, presidente della sezione Fvg dei tecnici della vite e del vino. Quindi sarà la volta dei relatori: il meteorologo Marco Virgilio (Andamento meteoorologico Primavera-Estate), l’agronomo Giovanni Bigot (Sanità e potenziale qualitativo delle uve) e il docente dell’Università di Udine Emilio Celotti (Vendemmia, vinificare nel rispetto della qualità). L’incontro dovrà ovviamente rispettare le ormai consuete prescrizioni anti-Covid e per la prenotazione gli interessati dovranno inviare una mail a segreteria.assoenologifvg@outlook.com
Quello di oggi sarà dunque il quadro che emergerà sul Vigneto Fvg, mentre a livello nazionale i dati ufficiali della vendemmia saranno resi noti appena giovedì 3 settembre, alle 11, nel corso di una conferenza stampa online alla quale parteciperà anche il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, e che, come sempre, è stata organizzata da Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini. Nell’attesa, sono state fornite le prime indicazioni, osservando che “si annuncia una vendemmia buona sotto il profilo qualiquantitativo un po’ in tutto il Paese, ma rimane la preoccupazione dei produttori sul fronte prezzi e tenuta dei mercati”. Si conferma, infatti, “un contesto congiunturale difficile dove è necessario lavorare per recuperare gli spazi di crescita che si profilano all’orizzonte. Il settore vino vive un momento decisivo di una stagione complessa: se infatti sul piano climatico e vegetativo al momento si prevede una vendemmia interessante, con uve sane e un ciclo vegetativo che prospetta, a livello nazionale, una raccolta leggermente anticipata, tra i produttori permane un sentiment di incertezza, a pesare la visione nel breve periodo relativa agli ordini provenienti sia dalla domanda interna che estera, mentre sono migliori le attese di un ritorno ai livelli economici pre-Covid nel giro dei prossimi anni”.
Riccardo Cotarella
“Una situazione generale – si sottolinea in un comunicato diffuso dall’Associazione degli enologi italiani, guidata da Riccardo Cotarella – che deve stimolare un rinnovato confronto tra Ministero e filiera per definire strumenti in grado di rilanciare la domanda, con nuove strategie di promozione concertate insieme alle aziende e alle organizzazioni rappresentative per riposizionare presenza e prestigio del vino italiano nel mondo. Servono azioni di rilancio che vadano oltre l’aiuto alla distillazione, il cui impatto sul calo delle giacenze – alla luce dell’esito del bando – sarà molto limitato, e le misure sulla riduzione delle rese, i cui effetti reali non si vedranno prima della conclusione delle operazioni vendemmiali e della presentazione delle dichiarazioni di produzione”.
“Sul fronte dell’andamento climatico – osserva infine la nota -, aprile e maggio hanno riportato temperature miti e piovosità scarsa, diversamente da giugno e in buona parte luglio in cui le condizioni termiche rilevate sono state lievemente inferiori alla norma, con piovosità abbondante e ondate di calore limitate agli
ultimi giorni del mese. Sul piano fitosanitario, i vigneti si presentano sani, con pochi focolai di infezioni a macchia di leopardo lungo la Penisola. Solo in alcune zone del Trentino e del Friuli la peronospora ha causato danni, anche se la situazione è sotto controllo, mentre l’oidio è stato rilevato con maggior presenza in Romagna, Toscana e Abruzzo”.
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In copertina, scatta l’ora della vendemmia anche in Fvg e, all’interno, uve bianche mature.
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