Cresce l’agricoltura sociale con lavorazioni in vigna sempre più inclusive grazie alla cooperativa Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia che, da quattro anni, sta portando avanti un progetto con il coinvolgimento di alcune aziende vitivinicole locali, arrivando ora ad una trentina di realtà agricole coinvolte. Un incremento che sta dando risultati positivi in particolare per il numero di lavoratori impiegati, molti dei quali in situazioni di fragilità che hanno trovato benefici dal poter lavorare con continuità. Alcuni di loro sono stati anche assunti dalle aziende vitivinicole. Partner del progetto, avviato in primis con i Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa e ora allargatosi al Veneto, sono anche l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, i Servizi Sociali del Territorio Uti Tagliamento, il Comune di San Vito al Tagliamento, e la rete informale Rasa (Rete Agricoltori Solidali Attivi).

“Nel 2017, quando siamo partiti con questo progetto – ha spiegato Tobia Anese, responsabile degli inserimenti lavorativi de Il Piccolo Principe – non credevamo di poter crescere così tanto e raggiungere questi numeri: ad oggi sono raddoppiate le persone assunte e le aziende agricole partner del progetto. Siamo, infatti, arrivati a 16 persone assunte per mansioni legate alla viticoltura di cui 10 con svantaggio (fragilità mentali, disabilità, dipendenze, difficoltà di inserimento sociale). Ciò ha avuto delle ricadute positive: maggiore benessere psicofisico, maggiore consapevolezza e stima di sé, acquisizione di nuove competenze, minori bisogno di assumere farmaci e di interventi medico sanitari, con quindi un risparmio di investimento pubblico da parte dello Stato”.
Numeri davvero significativi: decisivo l’aumento della superficie lavorata, ad oggi si è arrivati a 500 ettari lavorati e delle persone assunte (si è passati dalle 5 persone assunte nel 2017 alle 16 del 2020), con contratti sempre più lunghi arrivando a coprire per alcune persone anche 10 mesi in un anno.
“Nel 2020 abbiamo anche avviato una nuova collaborazione – ha spiegato Anese – con l’azienda “Tenute Santa Margherita” e per la prima volta ci siamo allargati con i nostri servizi al vicino Veneto, Il nostro ringraziamento va a loro e a tutte le aziende agricole, piccole e grandi, che hanno creduto fin da subito nel nostro progetto di agricoltura sociale, in primis ai Viticoltori Friulani La Delizia di Casarsa che fin dagli esordi ci hanno dato fiducia, ci hanno permesso di crescere e continuano ad affidarsi a noi con entusiasmo”.
La cooperativa sociale Il Piccolo Principe è così passata dal collaborare nel 2018 con una quindicina di aziende sul territorio, ad oggi, che conta oltre una trentina di partner nel progetto. Aumentati anche i servizi: oltre alla stralciatura delle vite, vi è l’applicazione dei diffusori per la lotta sessuale in agricoltura, la potatura, lavori di giardinaggio, con un’attenzione costante alla sostenibilità ambientale.
“Questa crescita ci ha permesso di garantire – ha specificato Anese – a ben 8 persone di trovare stabilità e continuità lavorativa all’interno della nostra cooperativa e a 7 persone con fragilità di essere assunte fuori, da altre aziende. Ci piace poi sottolineare come questo sia un progetto che crea valore condiviso per tutto il territorio. Da una parte creiamo stabilizzazione lavorativa per quelle persone che spesso sono a carico dei Servizi Pubblici. Ma a trarne benefici sono anche le aziende agricole che possono affidarsi a persone del territorio, preparate, pronte a intervenire tempestivamente e tutto nella legalità e trasparenza. Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti a creare questa rete sul territorio: si tratta di una risposta reale di inclusione sociale e lavorativa, che può fare da volano per altre realtà in tutta Italia”.

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In copertina e all’interno stralciatori all’opera nei vigneti con il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia.

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