«L’antico mondo delle latterie turnarie, massima espressione dello spirito comunitario e solidaristico delle nostre Alpi e con esse della nostra montagna, testimonia di una realtà che non si è mai davvero completamente perduta perché affonda le radici non solo nelle tradizioni, ma nello spirito e nell’animo stesso di un popolo». È il commento che l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha rilasciato a margine dell’inaugurazione della mostra fotografica “Lat cence confins – Il modello turnario nell’arco alpino”, aperta da ieri a Palazzo Elti di Gemona.
«Le fotografie compongono un progetto del gemonese Graziano Soravito che restituisce con la sua opera quel senso mutualustico che, seppure cambiato nelle forme esterne e nella modalità pratica quotidiana, è rimasto intatto anche tra i cittadini di Gemona, dei paesi pedemontani, delle valli del Collinare e nelle Comunità montane. Ne è un esempio l’antica latteria turnaria di Gemona che tuttora opera e testimonia l’opportunità economico-commerciale ancora viva in questo modello», ha evidenziato ancora Barbara Zilli aggiungendo il suo personale ringraziamento all’Ecomuseo delle Acque del Gemonese che ha promosso questa esposizione, realizzata anche con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia.
L’esposizione fotografica è un’anteprima tra gli eventi che animeranno la 21ma edizione della Festa del formaggio che si aprirà venerdì prossimo a Gemona.

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