«La grande partecipazione di pubblico registrata fin dalla mattinata di oggi testimonia non solo il successo di questa iniziativa, ma anche la qualità delle imprese vitivinicole coinvolte e dei loro prodotti. Una bella giornata di festa dedicata a una delle tre Docg del Friuli Venezia Giulia, il Ramandolo, che diventa così strumento di promozione del territorio di Nimis e del Tarcentino». È il commento dell’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, in visita ieri alla cantina “I Comelli” in occasione dell’evento “Oro di Ramandolo”, iniziativa promozionale organizzata dall’Associazione produttori di Ramandolo Docg, in collaborazione con la Pro Torlano, che beneficia anche del marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”.
«Questa festa itinerante – ha continuato l’esponente della Giunta Fedriga – ha il pregio di coinvolgere 17 cantine e oltre trenta imprese del settore agroalimentare provenienti da tutta la regione. La scelta di mettere a fattor comune tante eccellenze regionali, dalla Pitina alle specialità della Carnia, è sicuramente vincente e sposa perfettamente l’idea alla base del marchio “Io Sono Friuli Venezia Giulia”, che ha come obiettivo quello di invitare tutti i cittadini e gli imprenditori del settore agroalimentare, della distribuzione e della ristorazione della nostra regione a fare squadra e a essere protagonisti di un sistema che punta a migliorare la qualità dei prodotti e il valore della filiera».
Facendo visita agli stand allestiti per l’occasione assieme al sindaco di Nimis, Giorgio Bertolla, a Paolo Comelli, che ha fatto gli onori di casa, e al consigliere regionale Edy Morandini, l’assessore Bini ha ricordato come «l’enogastronomia sia uno dei principali canali di promozione del Friuli Venezia Giulia a livello nazionale e internazionale. Basti pensare che le produzioni agroalimentari e la tradizione culinaria si posizionano al primo posto tra i fattori di attrazione per i turisti stranieri, mentre il comparto enogastronomico vale da solo 1,4 miliardi di export e ha ancora ampi margini di crescita».
Bini ha quindi ricordato che la Docg del Ramandolo è stata creata nel 2001 a partire da una tipologia della Doc Colli orientali del Friuli. Attualmente la zona della Docg copre le aree comunali più vocate di Nimis, Città del vino, e Tarcento, e Ramandolo è il nome della piccola frazione di Nimis che ha dato il nome al “cru” di questo pregiato vino. «In questo anfiteatro collinare naturale che circonda Nimis – ha sottolineato infine l’assessore regionale – la pendenza dei vigneti rende impossibile la vendemmia e la potatura meccanizzata delle viti; quindi, tutto il lavoro viene ancora fatto a mano. Un motivo in più per conoscere e valorizzare questa eccellenza locale e i suoi produttori».
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In copertina, la visita dell’assessore Sergio Emidio Bini, accolto da Paolo Comelli e dal sindaco Giorgio Bertolla, presente il consigliere regionale Edy Morandini; all’interno, immagini della riuscitissima manifestazione dedicata al Ramandolo Docg ieri a Nimis.
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